Fòrcola di Livigno – Passo del Fieno – Lago del Monte
Caratteristiche
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 600 m circa
Dislivello in discesa: 220 m circa
Tempo: 2.15 – 2.30 ore
Ultima ricognizione: Agosto 2014
Percorso alternativo per raggiungere il Lago del Monte, presenta dislivelli minori ma è un po’ più impegnativo e contorto. Si attraversano ambienti di grande pregio dove, accanto a mucche al pascolo, si possono osservare marmotte e stambecchi.
Accesso
a) Dall’Engadina ci si porta a Pontresina e si scavalca il Passo del Bernina; dopo pochi minuti di discesa, si trova sulla sinistra la diramazione per Livigno, che sale in breve alla Fòrcola.
b) Da Sondrio si sale a Poschiavo e si risale la valle in territorio svizzero verso il Passo del Bernina. Si devia poi a destra salendo alla Fòrcola di Livigno (2314 m).
È una sella stretta e molto marcata posta sullo spartiacque principale della catena alpina, tra i grandi massicci del Piz dals Lejs e del Monte Vago. Il valico è attraversato dal confine italo-svizzero e ospita il posto di dogana italiano. Sul lato italiano, dove prende origine il Torrente Spöl, si trova il Rifugio Tridentina, aperto durante la stagione estiva (per informazioni tel. 0342 997422).
Itinerario
Il percorso, contrassegnato dal segnavia 151, ha inizio dalla piazzola subito a valle del rifugio. Si imbocca il sentiero, che si innalza subito con alcuni tornanti sul ripido versante erboso sovrastante, ricco di piccoli ruscelli e rigagnoli. Passati sotto una paretina da cui una cascatella gocciola come pioggia, si piega a destra e si taglia lungamente il versante alternando tratti in piano a brevi salite. Attraversato un rio che più in alto forma una spettacolare cascata, il sentiero supera alcuni piccoli ghiaioni e poi sorpassa senza difficoltà una più recente frana di rocce rossastre.
Nel tratto successivo il versante si fa più ripido e dirupato (le catene presenti servono solo a chi soffre molto di vertigini o ai bambini) ma il sentiero rimane largo e comodo, e sale fino a sbucare su un ampio ripiano dove si trovano alcuni minuscoli laghetti (quota 2520). Qui si trascura il sentiero per i Laghi della Fòrcola per continuare dritti lungo la traccia con segnavia 151. Si scende dolcemente tra dossi levigati dai ghiacciai, costeggiando alcuni piccoli laghetti e attraversando alcuni ruscelli, poi si passa accanto ad un edificio in pietra e si raggiunge il Passo del Fieno (o la Colma; la Stretta in svizzero; 2466 m).
È un importante valico, posto al termine dell’ampio vallone quasi pianeggiante che divide il Piz dals Lejs dal più alto Monte Breva. È sempre stato un passaggio importante in quanto è l’unico collegamento diretto tra la valle di Livigno e la valle del Bernina.
Si incrocia il sentiero che collega il Baitel del Grasso degli Agnelli al Bernina Suot e si prosegue dritti seguendo il segnavia 151. Il sentiero prende quota con numerosi tornanti lungo un ripido versante erboso; superato un breve canalino roccioso si sbuca su un ripianetto e si taglia a destra, attraversando quasi in piano una conca detritica. Un’ulteriore serie di ripidi tornanti tra erba e detriti porta ad un altro ripianetto dove si trova un bivio (quota 2789). Trascurando il sentiero per il Monte Breva (indicato come Somp i Crap Neir), si va a destra e si scende in diagonale tra rocce rotte; in questo tratto i nevai possono sopravvivere fino ad agosto, ma attraversarli non comporta troppi problemi. Si giunge così alla selletta che separa il massiccio Monte Breva dal dorso allungato del Monte Ganda (quota 2714).
Il Monte Ganda (2793 m) può essere raggiunto in circa 20 minuti dalla selletta, rimontando l’ampio costone ondulato verso est. La vetta offre un bel panorama sui monti circostanti.
Il sentiero segnalato scende ripidamente su un versante detritico, traversando verso destra, e si porta velocemente al sottostante Lago del Monte (2604 m), che si raggiunge nei pressi dell’emissario.
Il Lago del Monte, posto in una conca selvaggia di erba e rocce, è il lago naturale più ampio del livignasco (circa 45000 mq). È alimentato da alcuni piccoli ruscelli che scendono dai ghiaioni sovrastanti, e anche da molte sorgenti sublacustri: per questo non subisce variazioni di livello durante l’anno. Le acque si raccolgono in un torrentello che va ad alimentare il sottostante Rin del Monte. In dialetto locale il Lago del Monte è chiamato semplicemente “al Lach”.
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