Fonte dei Seppi – Sella delle Colline – Poggio Casaccia – Poggio all’Aia
Caratteristiche
Difficoltà: T/E
Dislivello in salita: 420 m circa
Dislivello in discesa: 80 m circa
Tempo: 1.30 – 1.45 ore
Ultima ricognizione: Novembre 2018
Si tratta della via più breve e frequentata per salire sulle cime del Monte Morello. Nella prima parte si cammina in dolce salita, lungo una comoda sterrata (o lungo un sentiero che passa subito a fianco), poi si affronta la ripida salita che porta all’area sommitale del massiccio.
Accesso
a) A piedi da Sesto Fiorentino (vedi deviazione).
b) Si esce al casello autostradale di Calenzano-Sesto Fiorentino, quindi ci si dirige a destra verso Sesto. Giunti all’interno della cittadina, si trova a sinistra la deviazione che sale a Colonnata, a Collina e al Rifugio di Gualdo. Proseguendo per ancora poco più di 3 km, si giunge ad un ampio parcheggio in località Fonte dei Seppi (590 m).
Questo luogo fu teatro di un episodio della Resistenza fiorentina, noto appunto come “Battaglia della Fonte dei Seppi”. Il 14 luglio 1944, un distaccamento di quattordici uomini della brigata “Bruno Fanciullacci” (allora attiva sul Monte Morello) tentò di difendere alcuni contadini da una razzia operata dai tedeschi. Ad un certo punto il distaccamento si ritrovò sotto fuoco incrociato; ci fu un solo sopravvissuto, Silio Fiorelli (Saltamacchie), che riuscì a portarsi in salvo strisciando, aiutato dalla nuvola di polvere causata dalla sparatoria.
Itinerario
Dal parcheggio si imbocca l’ampia sterrata che si dirige verso nord (segnavia 2), passando accanto alla Fonte dei Seppi di Sopra, recentemente restaurata. Si sale dolcemente tra le conifere e, in breve, si giunge all’ampia sella detta gli Scollini (637 m).
Questa ampia sella separa nettamente le due porzioni del Monte Morello: a nord-ovest quella più elevata, che culmina con Poggio Casaccia e Poggio all’Aia, a sud quella meno elevata che culmina con Poggio al Giro.
Si continua dritti lungo l’ampia sterrata principale (segnavia 00), ora quasi in piano, tenendosi sul lato destro del crinale; è anche possibile seguire un sentiero che si tiene fedelmente sul crinale, passando dal Cippo ai Caduti Partigiani e poi ricongiungendosi con la sterrata poco più avanti. In ogni modo, aggirato l’ampio gobbone del Monte Rotondo, si arriva alla Sella delle Colline (o Tedesco Morto; 667 m). Qui si abbandona la sterrata per salire dritti lungo il sentiero 00, che segue fedelmente il crinale principale del massiccio montuoso. Poco più avanti, lasciato a sinistra il segnavia 11, il crinale si impenna, e si inizia a salire ripidamente con alcune svolte tra radi alberi. Si oltrepassa un punto panoramico sulla piana di Sesto Fiorentino e si prosegue nella salita, ora tra radi pini. Un ultimo tratto all’aperto conduce all’ampia cima del Poggio Casaccia (921 m), sormontata da un’enorme croce metallica.
Si prosegue in dolce discesa lungo il crinale principale del massiccio montuoso, ricoperto da un bosco misto dall’aspetto fiabesco. Con un breve saliscendi si scavalca la cima poco pronunciata del Poggio Cornacchiaccia (896 m), quindi si scende in breve fino alla Selletta (865 m).
Si tratta di un piatto valico coperto da un bosco misto dall’aspetto fiabesco; separa il Poggio all’Aia dalle due cime, quasi attaccate, di Poggio Cornacchiaccia e Poggio Casaccia.
Qui si incontra un sentiero e lo si segue verso sinistra per qualche metro, trovando poi subito a destra la ripresa del sentiero 00; esso si inerpica tra boschetti, radure e bianche rocce calcareo-marnose. La salita, ripida ma breve, porta alla piatta cima del Poggio all’Aia (935 m), sormontata da una croce in legno.
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