Firenze – Maiano – Monte Céceri – Fiésole
Caratteristiche
Difficoltà: T
Dislivello in salita: 370 m circa
Dislivello in discesa: 140 m circa
Tempo: 1.50 – 2.20 ore
Ultima ricognizione: Luglio 2019
Camminata facile e piuttosto breve, tuttavia molto interessante: visitando l’area protetta del Monte Céceri si attraversa un bel bosco misto di lecci e cipressi, si visitano numerose cave abbandonate di arenaria e si hanno bellissime viste panoramiche su Firenze. L’escursione si conclude a Fiésole: vale certamente la pena aggiungere una visita all’area archeologica etrusco-romana e al Convento di San Francesco, posto su un colle poco sopra. Il percorso da Firenze alla vetta del Monte Céceri è in comune con l’ultimo tratto della Via degli Dei, il celebre trekking che collega Bologna a Firenze attraversando l’Appennino.
Accesso
In treno fino alla stazione ferroviaria di Firenze Santa Maria Novella. Da qui si prende l’autobus n. 7 per Fiésole e si scende alla fermata di Piazza Edison (quota 67).
Itinerario
Si continua a piedi in direzione est lungo viale Augusto Righi, tenendosi sul lato sinistro della strada. Dopo circa 800 metri si giunge in una piazza, da cui si dipartono a sinistra due strade secondarie (quota 64). Si imbocca via lungo l’Affrico (palina escursionistica; segnavia CAI 7), che costeggia quasi in piano l’omonimo torrentello, passando accanto ad alcune case. Ad un bivio si va a sinistra, sempre lungo il rio, e si giunge al cancello di una villa con filari di cipressi. Qui la stradina piega a destra in salita, compresa tra muri a secco, procedendo tra boschetti e villette isolate. Si giunge quindi alle case in località Palmerino (118 m), dove la strada diventa sterrata ed entra in un cancello.
Qui la si abbandona per girare a destra, lungo un’altra sterrata, che costeggia in piano le case sul lato monte. Più avanti, dopo una breve discesa, la stradina diventa sentiero e attraversa un rio su un ponticello. Poco oltre ci si congiunge con un’altra sterrata, che va seguita in salita verso sinistra. Giunti presso un’altra casa isolata (la Fornace; 138 m), la stradina diventa per un breve tratto cementata. Dopo una breve salita ci si congiunge con una sterrata pianeggiante, che si segue verso destra fino a confluire in una strada asfaltata presso una cappelletta. Si continua dritti in lieve discesa e, poco più avanti, si trova un crocevia; andando a sinistra si costeggia il borgo di Maiano (172 m).
Il borgo ha per secoli vissuto grazie alla presenza delle cave sul sovrastante Monte Céceri. Fino all’800 vi si trovava una rinomata scuola di scalpellini. Accanto alla strada si nota la bella Chiesa di San Martino, risalente al secolo XI e poi restaurata alla fine del secolo XIX. Al suo interno si trovano opere e monumenti cinquecenteschi.
Si continua lungo la rotabile, lasciando poi a destra la diramazione per un parco avventura. Salendo dolcemente, si giunge in località Cave di Maiano (199 m).
La zona è oggi occupata da numerose trattorie ed agriturismi. Sulla sinistra si nota l’imponente fronte di una grande cava abbandonata, alto varie decine di metri.
La stradina prosegue ora sterrata, in dolce salita. Ad un bivio presso un’altra grande cava si va a destra, sempre lungo la stradina, ora in lievissima discesa. Più avanti si trova invece un crocevia con paline escursionistiche; sempre seguendo il segnavia 7 si sale a sinistra, lungo un ampio sentiero sassoso nel bosco. Si passa accanto a numerose cave abbandonate, quindi si giunge ad un bivio dove si curva bruscamente a destra. Dopo un tratto in diagonale si trova un altro bivio, dove si piega a sinistra, traversando fino al piazzale della Cava Fratelli Sarti.
Situata proprio sotto alla vetta del Monte Céceri, è ornata da numerosi pannelli esplicativi e da alcune piccole “opere d’arte” scolpite dagli scalpellini.
Senza entrare nello spiazzo davanti alla cava, si gira a destra su un ripido sentiero scalinato. In breve si sbuca sul Piazzale Leonardo, posto all’estremità meridionale della vetta del Monte Céceri (414 m; 1.30 – 2 ore da Firenze).
Sulla destra si diparte una sterrata (segnavia 1), che aggira l’area cintata sulla cima del Monte Céceri, poi si congiunge con la strada che collega Fiésole a Vetta le Croci. Seguendola verso destra si giunge ad un bivio; se si va a destra, e poi ancora a destra su sterrata, si ritorna alle Cave di Maiano effettuando un breve anello.
Si attraversa il piazzale, passando accanto al monumento dedicato a Leonardo, e si imbocca il sentiero con segnavia 1, che scende decisamente nel bosco. In breve ci si congiunge con la sterrata proveniente dalla Cava Fratelli Sarti e la si segue verso destra. Più avanti si trova un bivio.
La diramazione di sinistra conduce in pochi minuti alla Cava Braschi, una “cava fitta” (cioè parzialmente in sotterraneo) tra le più suggestive della zona.
Si continua a destra, ora quasi in piano, fino ad un bivio di stradine asfaltate (quota 338); si prende la rotabile di sinistra (via di Montececeri), che aggira un colle sul versante meridionale con un breve saliscendi, offrendo una splendida vista panoramica su Firenze. Con un ultima discesa tra le case, si giunge nella bella piazza centrale di Fiésole (295 m).
Condensare in poche righe la storia di Fiésole è impossibile. Basti sapere che, per completare il percorso come si deve, bisogna assolutamente dare un’occhiata alla cattedrale di San Romolo, all’adiacente area archeologica con le rovine etrusco-romane, e al caratteristico Convento di San Francesco, che sorge su un piccolo colle ad occidente della piazza. Da qui si può ritornare a Firenze a piedi (seguendo l’itinerario dell’andata o effettuando un anello, ci sono varie possibilità) o in autobus (linea n. 7).
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