Diga del Fiastrone – Lame Rosse
Caratteristiche
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 290 m circa
Dislivello in discesa: 80 m circa
Tempo: 0.45 – 1 ora
Ultima ricognizione: Aprile 2022
Escursione breve e molto frequentata, che porta ad uno dei siti più curiosi e spettacolari del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Non ci sono difficoltà, tuttavia la risalita del ripido ghiaione che porta alle Lame Rosse richiede un minimo di attenzione.
Accesso
a) Si esce dall’autostrada a Civitanova Marche-Macerata, quindi si segue la superstrada SS77var in direzione dell’Umbria. Si prende lo svincolo di Macerata Ovest e si imbocca la SP78 che porta a Santa Maria di Pieca. Si gira a destra risalendo la selvaggia gola del Fiume Fiastrone, quindi si raggiunge la Diga del Fiastrone.
b) Proveniendo dall’Umbria, si raggiunge Foligno e si prende la superstrada SS77var in direzione di Macerata. Si esce allo svincolo di Muccia, quindi si gira a sinistra e si arriva a Polverina. Qui si svolta a destra per Colle Santo, poi si scende sul Lago di Fiastra. Si gira due volte a sinistra, imboccando la SP91 che costeggia il lago e porta alla Diga del Fiastrone (640 m).
Si tratta di una diga ad arco-gravità, alta 81 m, costruita negli anni ’50 per scopi idroelettrici. La diga sbarra il corso del Fiume Fiastrone nel punto in cui entra nella gola posta tra il Monte Fiegni e la dorsale di Sassotetto. Il Lago di Fiastra così realizzato ha un’estensione di 750000 mq ed un volume di 20,4 milioni di mc.
Itinerario
Si percorre a piedi la diga e, giunti sul versante opposto, si gira a sinistra imboccando una breve galleria. Costeggiato lo scarico di superficie del lago artificiale, si prende un ampio sentiero che sale con un tornante e porta ad un bivio presso alcuni pannelli esplicativi (quota 680 circa). Si prosegue a destra (segnavia CAI 335) su una pista che doppia un contrafforte e inizia a scendere, a tratti scavata nella roccia. Procedendo nella fitta lecceta, si attraversa un valloncello e si giunge ad un bivio (615 m). Si va a sinistra in salita in una zona con vegetazione più rada, poi si continua in diagonale nel fitto bosco. Una breve discesa porta sul fondo di un altro valloncello (Fosso della Regina); qui si trascura il sentiero che prosegue verso Monastero e si gira a sinistra, risalendo il vallone. La ripida salita su fondo ghiaioso porta in pochi minuti alle spettacolari Lame Rosse (quota 850 circa), che si innalzano sulla destra idrografica del vallone.
Le Lame Rosse sono uno dei geositi più significativi del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Si trovano sul versante sud-est del Monte Fiegni, e coprono un dislivello di quasi 200 metri, appoggiandosi sul fondo del vallone del Fosso della Regina. Si tratta di spettacolari forme prodotte dal dilavamento: l’erosione operata dalle acque di ruscellamento e dalla gravità ha modellato un deposito di ghiaie rossastre cementate, formando arditi pinnacoli, sottili creste e vertiginosi canaloni.
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