Ferpècle – Bricola – Glacier du Mont Miné – Ferpècle
Caratteristiche
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 650 m circa
Tempo: 3.50 – 4.30 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Giugno 2024
La testata del vallone di Ferpècle è divisa in due rami, che ospitano altrettanti ghiacciai: a est il Glacier de Ferpècle, dominato dalla Dent Blanche, e a ovest il Glacier du Mont Miné. Si tratta di uno degli ambienti glaciali più suggestivi ed interessanti del Vallese. Partendo dal termine della strada asfaltata, si può effettuare un giro in parte ad anello, salendo fino al punto panoramico di Bricola, e poi visitando l’ampia piana alluvionale dove si uniscono gli emissari dei due ghiacciai.
Accesso
Si esce dall’autostrada a Sion Est e si seguono le indicazioni per Val d’Hérens. In breve si entra nella valle, e la si rimonta seguendo la strada principale. Superato il paese di Evolène, si giunge a les Haudères, dove la strada svolta a sinistra. Poco dopo, ad un bivio, si gira a destra e si sale a la Forclaz; da qui si continua lungo la strada che risale il vallone di Ferpècle, e la si segue fino ad un bivio (1827 m) dopo di cui è chiusa al traffico.
Itinerario
Al bivio si va a sinistra, lungo la stradina asfaltata che sale con un tornante nel bosco. Passato un intaglio roccioso, si lascia a destra il bar-ristorante “Petit Paradis“, quindi, un po’ più avanti, si attraversa il letto sassoso e sconvolto del Torrent du Perroc. Dopo un altro centinaio di metri (quota 1885), si abbandona la stradina per piegare a sinistra lungo il sentiero segnalato per Bricola. Il sentiero si innalza tra radi larici, arbusti e massi, mentre la vista inizia ad aprirsi sulla testata del vallone di Ferpècle, dominata dall’aguzzo Mont Miné.
Effettuata un’ampia curva verso sinistra, ci si innalza lungo la massima pendenza in direzione dei versanti sovrastanti. Presto gli ultimi larici lasciano spazio ai prati e ai cespugli. Giunti ad un crocevia. Si piega a destra lungo una traccia che taglia a mezza costa fino ad un importante bivio (quota 1990 circa). Seguendo i segnavia, si gira a sinistra, e si prende quota con una lunga serie di regolari tornanti, su versante man mano più ripido, in direzione delle balze rocciose sovrastanti.
Attraversata una macchia di rigogliosi cespugli, si giunge nei pressi di un ghiaione caratterizzato da un enorme masso. Qui il sentiero gira a destra e, alternando traversi a brevi svolte, si fa strada per cenge e rampe erbose tra le bastionate rocciose. Il panorama si fa sempre più ampio, ad abbracciare i due valloni dei ghiacciai di Mont Miné e di Ferpècle.
Quando il versante diventa più dolce, il sentiero traversa in obliquo, fino ad un canalone percorso da un torrente. Con qualche passaggio scomodo su massi si attraversa il rio (sono presenti cavo e staffe metalliche per agevolare il guado), quindi si salgono alcuni gradini e si giunge ad un bivio. Entrambi i sentieri conducono a Bricola, i cui edifici sono ormai visibili. I segnavia si tengono su quello a destra, che scende brevemente, poi taglia in dolce salita. In breve si raggiunge il grosso edificio di Bricola (2416 m; 2-2.20 ore dal punto di partenza), situato su un ripiano ai piedi della Dent Blanche.
Si tratta di uno dei migliori punti panoramici dell’alto vallone di Ferpècle: da qui si abbraccia la grandiosa cerchia di montagne che circonda la valle, e si ha una bellissima vista aerea sul ghiacciaio omonimo. Il grande edificio di Bricola fu costruito a metà XIX secolo per ospitare gli operai che lavoravano al sistema idroelettrico della Grande Dixence. Poco sopra a Bricola sono visibili alcune briglie in cemento, che captano l’acqua del Grand Torrent de la Bricolla per convogliarla attraverso lunghi acquedotti fino al Lac des Dix. L’edificio è ancora in buone condizioni, ma è chiuso. Poco lontano si trovano alcune stalle.
Da qui il sentiero prosegue, non più segnalato, alla volta della Cabane de la Dent Blanche, situata a più di 3500 metri di quota ai piedi dell’omonima montagna. Per arrivarci, tuttavia, bisogna superare un tratto su ghiacciaio che richiede attrezzatura idonea.
Si ritorna indietro per lo stesso percorso fino al bivio di quota 1990 circa. Lasciando a destra il sentiero segnalato, si prosegue dritti in discesa tra radi larici, lungo una traccia spesso percorsa da acque ruscellanti. Giunti sul fondovalle nei pressi di una capanna, si svolta a sinistra, e poco più avanti si attraversa l’impetuosa Borgne de Ferpècle su un ponte in legno (1947 m). Subito oltre si incontra una strada sterrata e la si segue verso sinistra, costeggiando il torrente. Passati accanto ad un minuscolo laghetto, ci si affaccia sulla grande piana proglaciale di Ferpècle (1961 m), situata alla confluenza tra i torrenti che scendono dai ghiacciai di Ferpècle e di Mont Miné (1.20-1.30 ore da Bricola).
Da qui è ben visibile il Glacier du Mont Miné, situato nel vallone che si apre sulla destra. Ad oggi, il ghiacciaio è nettamente diviso in due parti: la parte superiore, annidata al di sopra di una balza di rocce verticali da cui scendono grandi cascate; e la parte inferiore, ormai completamente scollegata dalla superiore, e in gran parte alimentata dal crollo dei seracchi situati in cima alla bastionata sovrastante. Volendo è possibile costeggiare la piana sulla destra, e portarsi fino al torrente che scende dal ghiacciaio. Proseguire oltre verso la lingua glaciale è sconsigliabile, a causa dell’estrema instabilità dei versanti.
Il Glacier de Ferpècle da qui non è visibile, nascosto ben più a monte nel vallone che si apre sulla sinistra. Fino agli anni ’50 i due ghiacciai si univano all’interno della piana in cui ci troviamo, il che rende l’idea del grande ritiro da essi subito negli ultimi decenni.
Si ritorna indietro lungo la sterrata e la si segue a sinistra, lasciando a destra il ponte di legno che attraversa la Borgne de Ferpècle. La stradina scende con alcune curve nel bosco di larici, poi passa poco sopra al Barrage de Ferpècle (1891 m), raggiungibile con una breve deviazione sulla destra.
La diga di Ferpècle fa parte del sistema della Grande Dixence. L’acqua raccolta nel piccolo bacino viene pompata all’interno di una conduttura e portata al Lac des Dix, che, rispetto a Ferpècle, si trova circa 400 metri di quota più in alto. Subito a monte del laghetto artificiale si trova una grande stazione di filtraggio, che serve per rimuovere i sedimenti dall’acqua del torrente prima che essa entri nella conduttura.
Si lascia a destra la diga e, con una breve discesa, ci si congiunge con la stradina asfaltata. La si segue verso destra, attraversando un ponte sul letto secco della Borgne de Ferpècle, poco a valle della diga. Scendendo su asfalto, si ritorna al punto di partenza (30-40 minuti dalla piana proglaciale).
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