Difficoltà: EE
Dislivello in salita: 700 m circa
Dislivello in discesa: 40 m circa
Tempo: 2 – 2.20 ore
Ultima ricognizione: Giugno 2024

Si tratta della via più breve per raggiungere la Tour d’Aï senza utilizzare gli impianti di risalita. Fino alle baite di Mayen si seguono buoni sentieri, tra prati, arbusti e rocce calcaree, poi si attacca la via normale alla vetta. Lungo la via normale si incontrano le difficoltà: una balza rocciosa, attrezzata con staffe e cavi metallici, e poi una lunga cengia un po’ esposta. I più allenati possono concatenare la salita della Tour d’Aï alle altre due torri: Tour de Mayen e Tour de Famelon.

Si esce dall’autostrada ad Aigle, quindi si imbocca la strada per il Col des Mosses e les Diablerets, che aggira la cittadina e si addentra nel vallone della Grande Eau. Superato le Sépey, si lascia a destra la diramazione per les Diablerets e si effettua un tornante a sinistra. Al tornante successivo si prende a sinistra una diramazione (Chemin de Matélon) che sale tra baite sparse. Dopo 1,7 km si va a sinistra a mezza costa, poi, dopo altri 700 metri si va ancora a sinistra. La stretta rotabile attraversa un vallone, poi sale con alcuni tornanti. Dopo altri 3 km, si devia ancora a sinistra, salendo con gli ultimi tornanti alla Crête du Fer, dove si trova il ristorante “les Fers”. Si può parcheggiare nello spiazzo poco sotto al ristorante (1675 m).

Dal parcheggio, si segue l’ultimo tratto di strada asfaltata, raggiungendo le ben visibili paline a fianco del ristorante. Seguendo le indicazioni per Mayen, si imbocca a sinistra una carrareccia che sale in una zona di pascolo. Si passa sotto ad una seggiovia, quindi si giunge ad un bivio dove si va a sinistra. La pista passa a fianco di un capannone (area picnic) e diventa sentiero, che taglia in dolce discesa tra erba e radi alberi. Doppiato un costone, si entra in una bella conca dominata da una balza di rocce.

Qui si può vedere chiaramente cosa implica il contatto tra due rocce con diverso grado di permeabilità. La balza di rocce e formata da calcari, che sono molto permeabili, e in cui l’acqua tende a circolare per vie sotterranee. Al di sotto della balza affiorano rocce marnoso-argillose, praticamente impermeabili. Per questo, proprio ai piedi della balza, l’acqua viene a giorno in una copiosa sorgente.

Il sentiero scende brevemente per attraversare il fondo della conca, poi risale in diagonale sul lato opposto. Si supera una balza rocciosa per mezzo di un ripido canalino (catene), quindi si sbuca su un versante ondulato, dove bianche rocce calcaree si alternano a erba e radi abeti. Salendo dolcemente in diagonale, si sbuca sull’orlo della conca che ospita il Lac de Mayen (1824 m). Si lascia a destra il sentiero che sale alla Tour de Mayen e si prosegue dritti per salire in breve agli edifici di Mayen (1841 m).

In questa località si trova il Refuge de Mayen, che offre servizio di bar-ristorante. In genere è aperto durante la stagione estiva, mentre in inverno segue l’apertura degli impianti. La zona è purtroppo deturpata da innumerevoli infrastrutture della stazione sciistica.
Il piccolo Lac de Mayen giace in una conca di origine glaciale, situata sul fondo del vallone che separa la Tour d’Aï dalla Tour de Mayen. Si estende per circa 10000 mq ed è privo di immissario ed emissario; per questo il livello dell’acqua subisce variazioni stagionali.

Si continua dritti lungo una ripida sterrata sassosa, che sale lambendo le pendici meridionali della Tour d’Aï. Dopo alcune centinaia di metri, si devia a destra lungo un sentierino che raggiunge la base della parete sovrastante; il sentiero è marcato da segnavia bianco-blu, che ne indicano la maggiore difficoltà. Dapprima si risale un largo canale, poi si piega a sinistra per gradini e cenge (cavi e staffe). Si piega a destra e si taglia in piano per qualche metro, quindi si sale una paretina quasi verticale alta 4 metri, ottimamente attrezzata con altri gradini e cavi metallici.
Si riprende il sentiero e si taglia in salita verso sinistra, sul ciglio delle balze rocciose. In breve si sbuca sull’ampio pendio erboso inclinato (quota 2000 circa) che fa capo alla cresta sud della Tour d’Aï. Il sentiero sale lungo la massima pendenza per prati, quindi raggiunge la balza rocciosa che dà inizio alla cresta vera e propria. Si sale la balza per mezzo di una scala a pioli, quindi si imbocca a destra una comoda cengia ascendente che permette di aggirare alcuni torrioni.
Il sentiero si affaccia di nuovo sulla cresta presso un aereo intaglio (ringhiera protettiva). Si riprende poi a destra la cengia ascendente, mai particolarmente ripida o esposta; da qui si ha una bellissima vista sulla dirimpettaia Tour de Mayen. Si rimontano alcune elementari roccette e si giunge al termine della cengia, sullo spigolo nord della montagna. Qui si piega a sinistra e, in pochi metri privi di difficoltà, si guadagna la vetta della Tour d’Aï (2331 m).

La bella conca all'inizio del percorso
La bella conca all’inizio del percorso (29 giugno 2024)
Il Lac de Mayen
Il Lac de Mayen (29 giugno 2024)
Sui passaggi attrezzati verso la Tour d'Aï
Sui passaggi attrezzati verso la Tour d’Aï (29 giugno 2024)
Un aereo intaglio lungo la cresta della Tour d'Aï
Un aereo intaglio lungo la cresta della Tour d’Aï (29 giugno 2024)
La Tour de Mayen vista dalla cengia della Tour d'Aï
La Tour de Mayen vista dalla cengia della Tour d’Aï (29 giugno 2024)
Il Lago di Ginevra immerso nella foschia
Il Lago di Ginevra immerso nella foschia (29 giugno 2024)

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