Fabiano Basso – Madonna dell’Olmo – Monte Santa Croce – Fabiano Basso
Caratteristiche
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 550 m circa
Tempo: 3 – 3.30 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Febbraio 2022
Salendo prima per viottoli scalinati tra case sparse e coltivi, poi tra folte boscaglie dove si nascondono numerose cave abbandonate, si raggiunge il panoramico Monte Santa Croce. In discesa è possibile seguire un percorso differente, che segue la strada di accesso alle antiche cave.
Accesso
a) In treno fino a La Spezia Centrale, quindi con l’autobus (autolinee ATC, linee per Portovenere, Riomaggiore, Fabiano e Coregna) fino al trivio per Portovenere, le Cinque Terre e Fabiano Basso.
b) In automobile, si esce dall’autostrada a Santo Stefano Magra e si segue il raccordo per La Spezia. Si attraversa la città seguendo le indicazioni per Portovenere, fino alla rotonda che precede la biforcazione per le Cinque Terre. Seguendo l’indicazione per Fabiano Basso, si imbocca a destra via delle Cave e si parcheggia a bordo strada.
Itinerario
Si percorre via delle Cave fino a che non si trovano le paline del sentiero CAI 525 (11 m). Si gira a destra in un viottolo che sale tra le case di Fabiano Basso, incrociando due stradine. Sbucati sulla terza stradina, si va brevemente a sinistra, poi si attraversa via Paverano e si imbocca una mulattiera scalinata (via della Scresa). Incrociata un’altra strada e percorso un sottopasso, si giunge davanti ad una scuola. Si prosegue dritti per pochi metri su asfalto, quindi si riprende la scalinata: camminando tra alti muri, in mezzo a terrazze con ulivi, si giunge ad un incrocio sotto la chiesa di Fabiano Alto (138 m).
Girando a destra, si giunge in un piazzale, dove si ignora il segnavia 525V per Pegazzano. Si gira a sinistra, attraversando il piazzale, poi si prende un’altra mulattiera scalinata. Si incontrano due bivi dove si va a sinistra e a destra, quindi si sbuca sulla strada provinciale per le Cinque Terre (quota 198). Si segue la provinciale verso destra per circa 100 metri, quindi si prende a sinistra una scalinata che si raccorda con una mulattiera proveniente da un sottopasso. Si gira a sinistra, e ci si innalza tra ulivi e macchie di bosco fino alla Madonna dell’Olmo (281 m).
L’origine del culto della Madonna dell’Olmo risale a metà del Seicento, quando l’effigie omonima era posta a lato della mulattiera. Tra il 1659 e il 1667 venne realizzato un oratorio, che però si rivelò troppo piccolo per il numero crescente di pellegrini. Nel 1844 venne ultimata la chiesa attuale. A fianco della chiesa si trova un traliccio su cui è stata montata una campana (detta di Sant’Andrea).
Si passa a sinistra della chiesa, quindi si incrocia una stradina asfaltata. Il sentiero sale con alcune svolte tra gli arbusti, poi sbuca in una pista inerbita. La si segue verso sinistra per poche decine di metri, poi si svolta a destra su un sentiero sconnesso. Si sale lungamente in diagonale nel bosco, poi si gira a sinistra in piano tra terrazze abbandonate. Al termine del tratto pianeggiante, si scende a sinistra lungo una ripida scalinata, che si immette in una larga mulattiera. La si rimonta verso destra, incontrando l’ingresso di una cava in sotterraneo. Ad un bivio si va a sinistra, costeggiando le recinzioni delle circostanti cave dismesse. La mulattiera termina presso il grande rudere della Casa Pilloa (470 m).
La casa, che conserva ancora tutta la sua imponenza, sorse nel XIII secolo come hospitale per viandanti e pellegrini; fu attiva fino al XVII secolo, quando perse importanza in favore della Madonna dell’Olmo. È ancora riconoscibile una piccola cappella accorpata all’edificio principale.
Sul retro della casa si piega a destra: una scalinata porta ad una sella (502 m) sull’orlo della dolina dei Bozi di Pilloa. Qui si trova un crocevia.
Il sentiero 525 continua dritto, attraversando la dolina e tagliando fino alla Sella Gesuela (o Guerisola, 496 m), dove si raccorda all’Alta Via del Golfo: seguendo l’AVG a destra si va a Biassa, mentre a sinistra si va a Campiglia.
Si piega a destra lungo un sentiero indicato da segni bianco-rossi, che sale dolcemente tra fitti lecci e rocce affioranti. Superati i primi ruderi di opere militari, una scalinata porta in cima al Monte Santa Croce (541 m, 1.40-2 ore da Fabiano Basso).
Discesa
Seguendo i segnavia bianco-rossi, si imbocca un sentiero che scende a tornanti sul versante sud-est della montagna, incontrando altri ruderi e punti panoramici. Si contorna il ciglio di una cava (passaggio esposto), quindi ci si immette nella pista di arroccamento e la si segue in discesa. Si effettua un tornante e si sbuca in un piazzale di cava molto panoramico su La Spezia (quota 458). La pista prosegue dritta, poi effettua altri tornanti nel bosco; al termine della discesa, si confluisce in una stradina asfaltata (quota 310). Percorrendola verso destra con brevi saliscendi, si attraversa un cancello e si giunge poco sopra alla Madonna dell’Olmo. Qui si ritrova il percorso dell’andata, che riporta a Fabiano Basso (1.20-1.30 ore dal Monte Santa Croce).





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