Exilles – San Colombano – Rifugio Levi-Molinari

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 952 m
Tempo: 3.15 – 3.30 ore
Ultima ricognizione: Luglio 2016

Possibili ascensioni e traversate dal Rifugio Levi-Molinari: Bivacco Sigot

Lunga salita dal fondovalle della Val di Susa al Rifugio Levi-Molinari, posto in un bellissimo vallone laterale. La prima parte del percorso si svolge lungo un’antica mulattiera, purtroppo un po’ infrascata a causa della mancanza di manutenzione, mentre la seconda si svolge su una comoda carrareccia che sale gradualmente con numerosi tornanti.

Accesso

Usciti al casello autostradale di Susa Est si imbocca la strada per Oulx e Bardonecchia, che sale lungo la valle principale fino al paese di Exilles (892 m).

Il paesino di Exilles è sovrastato dalla gigantesca mole del suo complesso fortificato, di cui si ha notizia già dal 1155, sotto il comando dei Conti d’Albon. Il luogo, di importanza strategica all’imbocco della parte alta della Val di Susa, era però abitato probabilmente fin dall’epoca preromana.

Itinerario

Dalla fermata dell’autobus subito a monte di Exilles ha inizio il sentiero segnalato per San Colombano (un po’ di confusione con i segnavia: sul cartello a valle è numerato 814, sull’indicazione che si ritroverà a San Colombano e sulle carte è numerato 546): si imbocca un’ampia mulattiera che sale con ampi tornanti, in parte invasa da sterpi e rovi. Procedendo tra boscaglia e placche rocciose si superano alcuni punti panoramici sul Forte di Exilles, poi si entra definitivamente nel bosco. Salendo a tornanti tra muretti a secco si guada un rio, poi si effettua un lungo diagonale verso ovest passando accanto ad una casa isolata e ad una cappelletta diroccata.
Più in alto si effettuano ancora alcune svolte tra boscaglia, radure e fasce abbandonate, e si va ad attraversare una carrareccia inerbita in corrispondenza di un’altra cappella diroccata (quota 1222). La vecchia mulattiera, molto rovinata e invasa dalle piante, sale ancora decisamente con alcune svolte, poi attraversa una strada asfaltata ed entra nel paese di San Colombano. Passati sotto ad un archivolto si incontra la stradina percorsa dalla GTA, che si segue verso destra giungendo in breve alla chiesetta del paese (1302 m).

Il paese di San Colombano è noto nei documenti già dal ‘400, ma venne totalmente distrutto completamente durante una battaglia tra francesi e piemontesi il 5 maggio 1593. Venne poi ricostruito lievemente più a est rispetto alla sua ubicazione originaria.

Salendo brevemente a sinistra della chiesa ci si congiunge ad una stradetta asfaltata. La si attraversa e si imbocca una diramazione che presto si fa sterrata e taglia in dolce salita. Ad un bivio si abbandona la GTA e si va a sinistra, iniziando una graduale salita ad ampi tornanti. Si sorpassano rapidamente le Grange Catubè (1440 m) e le Grange della Route (1484 m), poi si attraversa un rio e si prende quota con numerose strette svolte.

Un vecchio sentiero segnalato taglia i tornanti della sterrata, ma è ad oggi molto rovinato a causa dell’invasione di erba e sterpi.

Con un lungo traverso verso ovest e gli ultimi tornanti tra i larici si raggiungono le Grange della Valle (1772 m), oltre le quali in breve ci si immette nella strada sterrata principale proveniente da Salbertrand. Si prosegue in dolce salita, passando accanto alla Colonia Alpina Viberti (1793 m).

Ricavata dalla ristrutturazione di una caserma militare, la colonia è costituita da tre edifici. Uno contenente i dormitori per un totale di 72 posti letto, un altro dove ci sono refettorio e sala giochi e un terzo adibito a residenza del custode.

Procedendo accanto allo spumeggiante Torrente Galambra, si entra in un’ampia conca sospesa coperta dai larici, ai piedi delle pareti del Monte Niblè e del Colle d’Ambin. Si lasciano a destra le diramazioni per il Passo Clopaca ed il Colle d’Ambin, poi si prosegue su una comoda mulattiera (percorso per ipovedenti). Si gira poi a destra su un sentiero che sale più direttamente e va a congiungersi con una stradetta sterrata. Piegando a sinistra e attraversando il torrente su un ponticello, si arriva al Rifugio Levi-Molinari (1844 m).

Il rifugio sorge nascosto tra i larici in una bellissima conca sospesa percorsa dal Torrente Galambra. Conta di 46 posti letto, e svolge servizio di alberghetto da maggio a ottobre, nei week-end del resto dell’anno e in settimana su prenotazione per scuole e gruppi. È stato fondato nel 1927, ed è intitolato a Mariannina Levi e Magda Molinari, giovani alpiniste morte in Val di Susa durante gli anni del fascismo.

Panorama sul forte di Exilles
Panorama sul forte di Exilles (22 luglio 2016)
La chiesetta di San Colombano
La chiesetta di San Colombano (22 luglio 2016)
Le Grange della Valle
Le Grange della Valle (22 luglio 2016)

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