Passo d’Èira – Rifugio M’eating Point – Monte della Neve – Monte delle Mine – Costa delle Mine

Caratteristiche

Difficoltà: E fino al Monte delle Mine, poi E/EE
Dislivello in salita:
571 m per il Monte della Neve
780 m
 circa per il Monte delle Mine
950 m circa per la Costa delle Mine
Dislivello in discesa:
110 m circa per il Monte delle Mine
​220 m circa per la Costa delle Mine

Tempo
1.45 – 2 ore per il Monte della Neve
2.15 – 2.45 ore per il Monte delle Mine
3 – 4 ore per la Costa delle Mine
Ultima ricognizione: Agosto 2021

Salendo per piste sterrate su un’ampia dorsale erbosa si raggiunge la vetta del Monte della Neve, che sovrasta la valle di Livigno. L’ambiente è rovinato dalla presenza di numerose piste da sci e impianti di risalita, ma l’escursione è di grande interesse panoramico. I più allenati possono continuare per la panoramicissima dorsale fino alle vette del Monte delle Mine e della Costa delle Mine; pur non essendoci sentiero, non vi sono particolari difficoltà. In caso di nebbia, il tratto dal Monte della Neve alla Costa delle Mine è sconsigliabile.

Accesso

Da Sondrio si sale a Poschiavo, da cui si raggiunge Livigno attraverso il valico della Fòrcola. Giunti al paese si gira a destra in direzione di Trepalle e si sale al Passo d’Èira (2210 m).

È un ampio valico erboso, unico facile collegamento tra la valle di Livigno e la valle di Trepalle. È molto frequentato dai ciclisti, spesso accoppiato alla salita del vicino Passo di Foscagno.

Itinerario

Si imbocca uno stradello bitumato che sale verso sud lungo l’ampia dorsale erbosa, passando dalla stazione di partenza di una seggiovia e poi affiancandone i piloni. La strada diventa sterrata, piega a destra ed effettua un ampio tornante per montare sullo spallone erboso del Mottolino. Se ne evita la sommità sul versante occidentale, passando accanto al relitto di un cacciabombardiere e raggiungendo una selletta (quota 2340 circa). L’ampia pista si sposta nuovamente a destra ed effettua un altro largo tornante; si passa due volte sotto la telecabina del Mottolino e si giunge al Rifugio “M’eating point” (2398 m).

La telecabina del Mottolino, che collega il centro di Livigno con il Rifugio M’eating Point, permette di abbreviare notevolmente l’escursione. Intorno al rifugio e su tutto il versante che scende verso Livigno si trovano le numerose piste del “Bike park Mottolino”.

La sterrata contorna il rifugio, poi sale sul versante sinistro dei dossoni successivi, con alcune rampe abbastanza ripide. Si lascia a destra la cupola sommitale del Monte Sponda, su cui si trova l’arrivo di una seggiovia, e si taglia in lieve salita fino alla sella ai piedi del Monte della Neve (quota 2570 circa). La sterrata sale decisamente e, con una svolta, si porta alla stazione d’arrivo della seggiovia più alta; qui si imbocca una pista molto ripida che, tra erba e detriti, raggiunge l’ampia vetta del Monte della Neve (2781 m; 1.45 – 2 ore dal Passo d’Èira), dove si trova un ripetitore.

Continuando lungo il crinale opposto senza sentiero ma su terreno privo di difficoltà, si supera un’anticima poco marcata, poi si scende un breve tratto più ripido. Si percorre quindi il crinale ondulato che conduce alla sella che separa il Monte della Neve dal Monte delle Mine (quota 2693). Si attacca ora la cresta settentrionale del Monte delle Mine, che all’inizio si presenta poco ripida e agevole. Giunti sotto il pendio terminale di rocce rotte si ritrovano gli ometti di pietre, che guidano lungo un ripidissimo sentierino. La salita si fa poi lievemente più dolce e, improvvisamente, si sbuca sul lungo dorso sommitale del Monte delle Mine (2884 m; 2.15 – 2.45 ore dal Passo d’Èira), la cui vetta è segnalata da una piramide di pietre.

Si percorre il dorso sommitale della montagna fino all’anticima settentrionale. Una ripida discesa per magre erbe e detriti porta velocemente alla sella successiva (2795 m); qui la dorsale si fa amplissima e in gran parte erbosa. Si aggira un primo dosso sul versante di destra (ovest), tagliando in piano alla meglio per il pendio di erba e ghiaie. Ritornati sulla dorsale, si scavalca il secondo dosso, molto ampio e detritico; una breve discesa porta alla sella (2824 m) ai piedi della vetta culminante della Costa delle Mine.
Tenendosi sulla destra, si sale una ripida china erbosa, che porta all’inizio della cresta est della montagna. Qui si piega a sinistra e si risale il crestone detritico, privo di difficoltà. Man mano che si sale, la cresta si fa più sottile ed aerea; si aggira un dosso roccioso sulla destra e, per tracce, si guadagna la vetta della Costa delle Mine (2957 m; 3 – 4 ore dal Passo d’Èira).

Salendo verso il Mottolino
Salendo verso il Mottolino (3 agosto 2021)
Il massiccio della Cassa del Ferro visto dai pressi del Monte Sponda
Il massiccio della Cassa del Ferro visto dai pressi del Monte Sponda (14 agosto 2014)
Panorama su Livigno dal Monte delle Mine
Panorama su Livigno dal Monte delle Mine (10 agosto 2016)
Percorrendo la Costa delle Mine: panorama verso la Corna di Capra
Percorrendo la Costa delle Mine: panorama verso la Corna di Capra (3 agosto 2021)
Verso la vetta della Costa delle Mine
Verso la vetta della Costa delle Mine (3 agosto 2021)

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