Daglio – Monte Legnà

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 750 m circa
Tempo: 2.20 – 2.45 ore
Ultima ricognizione: Maggio 2024

Itinerario logico e lineare che sale al Monte Legnà per la cresta ovest. Partendo dal paese di Daglio, in alta Val Borbera, si segue una vecchia mulattiera tra boschi di faggio. L’ultima parte di cresta, erbosa, offre vasti panorami.

Accesso

Usciti dall’autostrada a Vignole-Arquata, si gira a destra e si risale la Val Borbera, superando Cantalupo, Rocchetta, Albera e Cabella. Più avanti si gira a destra per Carrega Ligure; poco dopo, subito prima del ponte sul Borbera, si imbocca a sinistra la diramazione che sale a Daglio (935 m).

Itinerario

Dal parcheggio si torna brevemente indietro lungo la strada asfaltata, passando accanto ad una fontana con lavatoi, quindi, seguendo le indicazioni CAI (segnavia 230), si imbocca a destra una viuzza che attraversa il paese. Procedendo più o meno dritti in salita diagonale, si passa a fianco della chiesa e si sbuca su una stradina asfaltata a monte del paese, presso una cappelletta (località Bivio della Cappelletta; 957 m).
Si attraversa l’asfalto e si prosegue sul percorso segnalato per il Monte Legnà. La bella mulattiera si innalza in diagonale tra lembi di bosco, radure arbustive e piccoli ghiaioni. Addentrandosi in una vallecola, si attraversa il Rio Robè e, poco dopo, si incontra una strada sterrata proveniente da Daglio (quota 1174). Si segue la sterrata verso destra per alcune decine di metri, quindi si trova un altro bivio con paline dove si presentano due possibilità.

a) Il percorso più diretto consiste nel deviare a destra seguendo il segnavia 230. Si imbocca una vecchia mulattiera che sale in obliquo tra arbusti e alberi, fino alla Fontana dell’Arbia (1250 m circa). Da qui si entra nella faggeta, lungo la traccia assai rovinata dall’erosione. Più in alto la mulattiera piega a sinistra e si innalza ancora in diagonale fino ad un costone erboso (1403 m) da cui la vista si apre sul vallone di Cósola e sul Monte Ebro.

b) Si continua dritti lungo la stradina sterrata, che sale con due tornanti passando alla base di alcune pareti rocciose stratificate. Giunti su un costone (quota 1276) si abbandona la sterrata, diretta a Montaldo di Cósola, e si piega a destra lungo le tracce che rimontano il filo di cresta. Si procede al limite tra la faggeta ed un boschetto di larici, quindi si giunge su uno spallone erboso pianeggiante (1403 m); qui si riceve da destra il percorso segnalato della variante “a”.

Il sentiero segnalato prosegue in salita lungo il costone, rientrando nel bosco. In breve ci si innesta sullo spartiacque tra il vallone di Cósola e il vallone di Cartasegna, e lo si rimonta: il versante nord è prevalentemente boscoso, mentre il versante sud è arbustivo, e consente al panorama di spaziare sul Monte Ántola, sull’Appennino Ligure occidentale e sul mare. Tagliando in piano, il sentiero aggira a sud il Monte Porreio, poi contorna un altro dosso più piccolo. Ritornati in cresta, si sale dolcemente fino ad una gobba, quindi si raggiunge una selletta (1550 m) ai piedi della conica anticima ovest del Monte Legnà.
Fiancheggiando una recinzione, si sale ripidamente per prati. Si passa a fianco di alcune rocce affioranti e si guadagna l’anticima ovest del Monte Legnà (1659 m). Da qui compare alla vista la cima principale. Si scende in breve ad una selletta, quindi si percorre il panoramico crinale ondulato che collega le due cime. Una breve ma ripida salita porta infine alla cima principale del Monte Legnà (1669 m).

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