Cumbida Prantas – su Arcu ‘e sa Túora – Punta su Nuraghe

Caratteristiche

Difficoltà: T
Dislivello in salita: 510 m circa
Tempo: 2.15 – 2.30 ore
Ultima ricognizione: Settembre 2016

Tranquilla camminata su stradette sterrate nel vallone superiore della Códula Fuili, attraverso la foresta secolare di Ghivine e gli altopiani calcarei di su Arcu ‘e sa Túora. Meta dell’escursione è la panoramica vetta di Punta su Nuraghe, dove si trovano uno spettacolare arco di roccia naturale e i resti di un’antichissima postazione fortificata.

Accesso

a) A piedi da Cala Fuili.
b) Da Dorgali si imbocca la SS125 per Baunei, poi si svolta a sinistra per Cala Gonone. Attraversata la Galleria Nuova, si scende con alcuni tornanti, poi si gira a destra sulla stradetta col fondo in cemento che porta al Nuraghe Mannu; lasciato a sinistra il nuraghe si continua sulla strada principale fino ad un bivio dove diventa sterrata (località Cumbida Prantas; 369 m).

Itinerario

Si trascura la diramazione di sinistra, che ritorna presto cementata e guida ai Cuili di Buchi Arta, e si continua dritti in salita, alternando tratti nella lecceta a tratti più aperti. Sorpassato un rudere (quota 443), si attraversa l’alveo sassoso della Códula ‘e su Sermentu, principale affluente della Códula Fuili. La salita si fa quindi più ripida, e, sempre lungo la sterrata principale, guida attraverso la parte più bella della Foresta di Ghivine, con esemplari di leccio plurisecolari. Si transita nei pressi di una costruzione isolata, poi si costeggiano due vasche utilizzate come abbeveratoi; attraversando il bosco di sa Linn’Urrutta in dolce salita, si giunge infine al valico di su Arcu ‘e sa Túora (799 m).

Ampio valico in gran parte boscoso, posto tra la Punta su Nuraghe e il massiccio del Monte Porcargiu, mette in comunicazione i valloni della Códula Fuili e della Códula di Luna. “Arcu” è un termine dialettale che indica un valico, mentre “tuora” è l’erica.

Qui si trova un crocevia; si svolta a destra e, con una breve salita, si passa nelle vicinanze del Cuile su Arcu ‘e sa Túora (820 m), seminascosto a sinistra nella boscaglia.

Il cuile era stato distrutto da un incendio nel 1997, ma nello stesso anno è stato ristrutturato, ed ora si trova in perfetto stato di conservazione.

Procedendo in lieve salita lungo la carrareccia, tra pietraie e radi alberi, si lascia a sinistra la diramazione che scende ai Cuiles Suttaterra (tra i pochi ancora utilizzati nel Supramonte) e in breve si giunge al valico di Suttaterra (850 m). Si abbandona la carrareccia, che scende sul versante opposto, per imboccare a sinistra un sentierino che passa attraverso il vicino e spettacolare arco di roccia, poi sale in breve tra alberi e rocce alla piccola vetta della Punta su Nuraghe (879 m).

Il Cuile su Arcu 'e sa Tùora
Il Cuile su Arcu ‘e sa Túora (1° settembre 2016)
Le leccete di sa Linn' Urrutta viste da Suttaterra
Le leccete di sa Linn’ Urrutta viste da Suttaterra (1° settembre 2016)
L'arco di Suttaterra
L’arco di Suttaterra (1° settembre 2016)
La valle del Flumineddu vista da Punta su Nuraghe
La valle del Flumineddu vista da Punta su Nuraghe (1° settembre 2016)

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