Difficoltà: EE
Dislivello in salita: 400 m circa
Tempo: 2.15 – 2.40 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Luglio 2024

Partendo dall’alto valico della Croix de Coeur, si può effettuare un breve anello molto suggestivo, che porta alla cima della Pierre Avoi. Le difficoltà sono concentrate nella breve deviazione che porta alla vetta, dove bisogna superare alcuni muretti rocciosi attrezzati con scale metalliche e catene. I passaggi non sono complicati, ma bisogna fare un po’ attenzione a non scivolare, perchè la roccia è lisciata dai numerosi passaggi. Per il resto, è una comoda camminata tra dolci pendii erbosi e curiosi torrioni calcarei.

a) Si esce dall’autostrada a Riddes e si segue la strada che, con molti tornanti e gallerie, sale a la Tzoumaz. Si prosegue lungo la strada principale, che si restringe e prosegue con altri tornanti fino alla Croix de Coeur.
b) Proveniendo dall’Italia, si supera il valico del Gran San Bernardo e si scende in territorio svizzero fino a Sembrancher. Qui si svolta a destra per salire a Verbier. Giunti in paese, alla prima rotonda si va a sinistra, alla seconda a destra, e si prosegue a tornanti fino alla Croix de Coeur.
c) Da Martigny, è anche possibile seguire lo svincolo autostradale verso il Gran San Bernardo e proseguire lungo la superstrada fino a Sembrancher. Qui si gira a sinistra per Verbier e si prosegue come per la possibilità “b” fino alla Croix de Coeur (2174 m).

Si tratta di un ampio valico erboso, situato lungo lo spartiacque tra la Val de Bagnes e la valle del Rodano, tra la Tête de Savoleyres e la Tête des Etablons. È attraversato dalla stradina che collega Verbier a la Tzoumaz, che fino a pochi anni fa era sterrata, mentre adesso è completamente asfaltata. Vi si trova un bar-ristorante. I versanti del valico sono percorsi da numerosi impianti di risalita, che permettono ugualmente il collegamento tra i due paesi succitati. Immediatamente a nord del passo si trova addirittura un altiporto.

Dal valico, si segue la stradina in direzione di Verbier per una cinquantina di metri, quindi si imbocca a destra una sterrata pianeggiante, che taglia a mezza costa tra i prati. Passati sotto ad un elettrodotto, si transita poco più in alto di un ristorante, quindi si giunge ad un crocevia (quota 2163). Si prosegue dritti in piano, oltrepassando un secondo elettrodotto, quindi si attraversa l’impluvio detto Combe de la Tournelle, dove si incrociano due impianti di risalita.
Si lascia a sinistra una diramazione che scende verso la stazione di uno dei due impianti, poi, poco più avanti, si imbocca a destra un sentiero segnalato. La traccia sale per un pendio erboso in direzione del costone sovrastante, quindi guadagna una selletta (2200 m circa) situata tra due dossi di erba e rocce.

Il dosso sulla sinistra, raggiungibile con una breve deviazione, è chiamato la Tournelle (2219 m). Offre un bel panorama sulla Val de Bagnes e sul Grand Combin.

Si attraversa la selletta, poi si gira a destra per contornare un groppo roccioso tondeggiante. Raggiunto il ripiano erboso a monte, il sentiero curva a sinistra e valica un altro costone. Ad un bivio si sale a destra e, tagliando un ripido pendio erboso, si guadagna il Col de la Marlène (2315 m), dove si trova un crocevia.
Si trascura il sentiero che sale direttamente alla Pierre Avoi, da cui si arriverà al ritorno, e si imbocca a sinistra un sentierino che scende alla base di un ripido pendio con paravalanghe. Qualche centinaio di metri più avanti si contornano alla base alcuni curiosi torrioni dolomitici. Si lascia a sinistra una diramazione che scende, quindi si inizia a salire in diagonale attraverso alcune pietraie. Ci si congiunge con un sentiero più largo e lo si segue verso destra in salita. Con qualche tornante si guadagna un crinale erboso con altre strutture paravalanghe, poi si aggira una bella conca erbosa e si giunge in località Comba Plâne (2336 m), sullo spartiacque tra Val de Bagnes e valle del Rodano.
Si piega a destra lungo il sentiero di crinale, che sale in un ambiente assai suggestivo tra torrioni rocciosi, vallecole ingombre di massi e rampe erbose. Il sentiero giunge quindi ai piedi del dente sommitale della Pierre Avoi, dove si trova un bivio (quota 2400 circa).
Si imbocca a sinistra la diramazione per la vetta, marcata con segnavia bianco-blu. La traccia sale a zigzag tra enormi massi fino alla base della prima balza rocciosa, che viene superata grazie ad una comoda scala di legno. Dopo un breve tratto di sentiero, una scala a pioli permette di salire la seconda balza rocciosa, quasi verticale. Infine, bisogna rimontare le ultime rocce inclinate, in cui sono stati artificialmente scavati alcuni gradini (catene come corrimano); bisogna fare un minimo di attenzione perchè le rocce sono lisciate dai numerosi passaggi. Si sbuca quindi sul testone sommitale della Pierre Avoi (2474 m; 1.15-1.30 ore dalla Croix de Coeur).

Si ritorna indietro fino a riprendere il sentiero con segnavia bianco-rosso, e lo si segue verso sinistra in direzione del Col de la Marlène. Aggirati alcuni torrioni, si taglia in piano un ripido pendio erboso con paravalanghe. Lasciata a destra una diramazione, il sentiero ritorna sullo spartiacque e scende con ripidi tornanti fino al crocevia del Col de la Marlène (2315 m), già incontrato all’andata. Si prosegue a sinistra lungo un sentiero che sale in obliquo per un dolce versante erboso sul lato del Rodano. Dopo alcune centinaia di metri, si attraversa una selletta (2345 m) e si ritorna sul lato di Verbier.

Andando a sinistra lungo il crinale, si può raggiungere in pochi minuti la vetta della Tête de Savoleyres (2372 m), dove si trova la stazione di arrivo di una seggiovia.

Il sentiero segnalato taglia il versante sud-est della Tête de Savoleyres, poi torna sul crinale. Seguendo la cresta in parte rocciosa, oppure la comoda pista sterrata che passa sul versante sud, si passa sotto ad un traliccio di un elettrodotto e si raggiunge la spalla di Savoleyres (2344 m). Qui si trova la grande stazione di arrivo delle cabinovie che salgono da Verbier e la Tzoumaz.

Utilizzando le cabinovie, si può anche intraprendere il percorso da qui, accorciandolo decisamente rispetto alla partenza dalla Croix de Coeur. A sud-est della stazione della cabinovia, si trova un ristorante.

Si aggira la stazione della cabinovia, indifferentemente a destra o a sinistra, seguendo stradine sterrate. Le due stradine poi si riuniscono in un’unica carraia che scende verso nord-est lungo il crinale. Si aggira un dosso sul versante meridionale, poi si ritorna sullo spartiacque erboso e lo si segue in discesa fino alla Croix de Coeur (1-1.10 ore dalla Pierre Avoi).

Il rilievo della Tournelle toccato dalla nebbia
Il rilievo della Tournelle toccato dalla nebbia (7 luglio 2024)
Paline al crocevia di Comba Plâne
Paline al crocevia di Comba Plâne (7 luglio 2024)
La Pierre Avoi vista dai pressi di Comba Plâne
La Pierre Avoi vista dai pressi di Comba Plâne (7 luglio 2024)
La vetta della Pierre Avoi e la valle del Rodano
La vetta della Pierre Avoi e la valle del Rodano (7 luglio 2024)
Torrioni rocciosi ai piedi della Pierre Avoi
Torrioni rocciosi ai piedi della Pierre Avoi (7 luglio 2024)
Il sentiero verso la Tête de Savoleyres
Il sentiero verso la Tête de Savoleyres (7 luglio 2024)

Torna a: Alpi del Cervino