Colla di Casotto – Monte Berlino – Monte Grosso
Caratteristiche
Difficoltà: E
Difficoltà invernale: WT2
Dislivello in salita: 660 m circa
Dislivello in discesa: 30 m circa
Tempo: 2 – 2.30 ore
Ultima ricognizione: Gennaio 2019
Il percorso che sale al Monte Grosso partendo dalla Colla di Casotto si svolge in parte tra le piste e gli impianti (alcuni in funzione, altri abbandonati) della stazione sciistica di Garessio 2000. Per questo, è un percorso che in estate viene di solito trascurato, mentre diventa più affascinante durante la stagione invernale, con la neve. Se la giornata è limpida è consigliabile anche la deviazione al Monte Mussiglione, ottimo balcone panoramico affacciato sulla pianura e sull’arco alpino occidentale.
Accesso
a) Si esce al casello autostradale di Ceva e, seguendo le indicazioni per Colle di Nava e Imperia, si entra in Val Tánaro. La si rimonta fino a Garessio, dove si imbocca a destra la diramazione per Pamparato; si sale quindi ripidamente fino alla Colla di Casotto.
b) Si esce al casello autostradale di Mondovì e si seguono le indicazioni per Savona fino a San Michele Mondovì, quindi si gira a destra per Torre Mondovì. Subito prima di quest’ultimo si va a sinistra e si entra in Val Casotto, rimontandone il fondo e superando Valcasotto e Pamparato. La strada sale quindi fino alla Colla di Casotto (1379 m).
Profondo valico sullo spartiacque tra Val Tánaro e Val Casotto, la Colla di Casotto divide il Bric Mindino dal Monte Mussiglione e ospita le vecchie strutture del centro turistico invernale di Garessio 2000. La stazione sciistica, fondata negli anni ’80, è andata in declino nei decenni successivi; dopo anni di abbandono, sono però stati riaperti uno skilift e alcune piste.
Itinerario
Dal punto di valico si imbocca in direzione sud il sentiero CAI A38, che nel primo tratto rimonta una pista da sci. Salite due ripide rampe intervallate da un tratto semipianeggiante, si giunge alla base del cupolone del Monte Berlino; qui un cartello CAI indica di abbandonare la pista per girare a sinistra. Si presentano dunque due possibilità:
a) Si seguono i segnavia, lasciando a destra la pista e attraversando in piano il Colletto del Praietto (1530 m). Con una breve discesa si incontra una pista sterrata, proveniente dalla Stalla Prà Rosso, e la si segue verso destra salendo ripidamente in diagonale tra i faggi. Si trascura una diramazione a sinistra che guida verso il Rifugio Silvietto e si prosegue lungo la pista che, uscita all’aperto, diventa molto più dolce. Si guadagna così un ampio costone quasi pianeggiante (quota 1660 circa) da cui la vista si apre sul Monte Antoroto e sul Monte Grosso.
Da qui, proseguendo dritti, si può scendere in una decina di minuti al vicino Rifugio Savona, non gestito.
Si piega a destra lungo un’ampia traccia che risale l’uniforme versante sovrastante. Con percorso panoramico, si guadagna l’ampia vetta del Monte Berlino (1789 m), sormontata dal rudere della stazione d’arrivo di una seggiova; si piega a sinistra e si scende alla selletta a monte, dove si incontra una strada sterrata.
b) Si trascurano i segnavia e si prosegue a destra lungo una stradina che passa sotto ad uno skilift e prosegue quasi in piano; si attraversa un bosco a prevalenza di faggi, interrotto qua e là dalle piste da sci. Giunti poco a monte rispetto al Gias del Roccassone si incontra una strada sterrata più importante, che si segue in salita verso sinistra. Prendendo quota con ampi tornanti, si passa poco sotto alla vetta del Monte Berlino, quindi si raggiunge la selletta subito a monte (quota 1774).
Si prosegue lungo la stradina, che sale con alcune svolte nei pressi del crinale, tra erba, arbusti e rocce affioranti. Dopo un tratto parallelo ad una pista da sci e ad uno skilift abbandonato, si giunge su un ampio ripiano, dove la sterrata piega a destra (quota 1926).
Da qui si può effettuare una breve deviazione (circa 20 minuti) per raggiungere le vette gemelle del Monte Mussiglione. Si segue la sterrata verso destra scendendo in breve alla selletta della Bassa di Perabruna (1919 m); qui la si abbandona e si continua dritti lungo l’ampio crinale di erba e rocce. Si scavalca prima la Cima Praietto (1943 m), quindi si scende ad una selletta e si risale in breve al Bric del Mezzodì (1945 m), cima più alta del crinale del Mussiglione e ottimo punto panoramico.
Abbandonata la strada, si prosegue in piano dirigendosi verso l’anticima del Monte Grosso, che da qui ha l’aspetto di una cupoletta coperta da radi alberelli. Aggirato un roccione, il sentierino risale il ripido costone e porta sull’anticima (2006 m), caratterizzata dalla presenza di numerosissimi ometti di pietre. Si scende in breve alla selletta che separa le due cime, quindi si gira a destra e, con una ripida ma brevissima salita, si giunge sulla cima principale del Monte Grosso (2007 m).
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