Colla di Casotto – Rifugio Savona – Colla Bassa – Monte Antoroto

Caratteristiche

Difficoltà: Variante “a”: E. Variante “b”: E/EE
Dislivello in salita: 900 m circa
Dislivello in discesa: 110 m circa
Tempo: 3 – 3.30 ore
Ultima ricognizione: Settembre 2019

Per raggiungere il Monte Antoroto a partire dalla Colla di Casotto, bisogna aggirare il massiccio blocco dei monti Berlino e Grosso, e questo richiede un percorso non troppo lineare, con parecchi saliscendi. Raggiunto il Rifugio Savona, si presentano due possibilità: o ci si tiene sul fondo del vallone, congiungendosi con la “via normale” che sale da Valdinferno, o ci si tiene più alti, scavalcando l’impervio passaggio del Passo delle Caprette.

Accesso

a) Si esce al casello autostradale di Ceva e, seguendo le indicazioni per Colle di Nava e Imperia, si entra in Val Tánaro. La si rimonta fino a Garessio, dove si imbocca a destra la diramazione per Pamparato; si sale quindi ripidamente fino alla Colla di Casotto.
b) Si esce al casello autostradale di Mondovì e si seguono le indicazioni per Savona fino a San Michele Mondovì, quindi si gira a destra per Torre Mondovì. Subito prima di quest’ultimo si va a sinistra e si entra in Val Casotto, rimontandone il fondo e superando Valcasotto e Pamparato. La strada sale quindi fino alla Colla di Casotto (1379 m).

Profondo valico sullo spartiacque tra Val Tánaro e Val Casotto, la Colla di Casotto divide il Bric Mindino dal Monte Mussiglione e ospita le vecchie strutture del centro turistico invernale di Garessio 2000. La stazione sciistica, fondata negli anni ’80, è andata in declino nei decenni successivi; dopo anni di abbandono, sono però stati riaperti uno skilift e alcune piste.

Itinerario

Dal punto di valico si imbocca in direzione sud il sentiero CAI A38, che nel primo tratto rimonta una pista da sci. Salite due ripide rampe intervallate da un tratto semipianeggiante, si giunge alla base del cupolone del Monte Berlino; qui un cartello CAI indica di abbandonare la pista per girare a sinistra. Si seguono i segnavia, attraversando in piano il Colletto del Praietto (1530 m).
Con una breve discesa si incontra una pista sterrata, proveniente dalla Stalla Prà Rosso, e la si segue verso destra salendo ripidamente in diagonale tra i faggi. Si trascura una diramazione a sinistra che guida verso il Rifugio Silvietto e si prosegue lungo la pista che, uscita all’aperto, diventa molto più dolce. Si guadagna così un ampio costone quasi pianeggiante (quota 1660 circa) da cui la vista si apre sul Monte Antoroto e sul Monte Grosso. Qui si lascia a destra la traccia per il Monte Berlino e si prosegue dritti, scendendo in diagonale tra i prati fino al Rifugio Savona (1590 m).

Si tratta di un curioso edificio, composto di due parti: una struttura a semi-botte, edificata nel 1948 e attualmente contenente la sala da pranzo, e una struttura a parallelepipedo, ultimata nel 1965, con dormitorio (25 posti), cucina e servizi. Il rifugio è in genere chiuso, e bisogna richiedere le chiavi al CAI di Savona.

Qui si presentano due possibilità:

a) Si piega a sinistra, lungo la sterrata che scende verso Valdinferno, ma dopo poche decine di metri la si lascia per piegare bruscamente a destra lungo una carrareccia secondaria. Tagliando in piano, la carrareccia attraversa un bosco diradato, quindi si trasforma in sentiero e si congiunge con il percorso segnalato che sale da Valdinferno. Proseguendo dritti si rientra nella faggeta, avvicinandosi al fondo del vallone con alcuni saliscendi. Sorpassato il Rio della Bura, si sbuca in una radura dove si incontra un altro sentiero che sale da Valdinferno (quota 1590 circa).
Si piega a destra, lungo un sentierino che sale ripido tra boschetti e radure, ai piedi dei contrafforti rocciosi dell’Antoroto. Si entra così nella vallecola detta Zotta della Tromba, uno dei due piccoli avvallamenti in cui è diviso l’alto vallone di Valdinferno, separati l’uno dall’altro da un cordone detritico. La salita prosegue più dolcemente tra prati, arbusti e massi, in ambiente severo; a quota 1820 circa si incontra il sentierino proveniente dal Rifugio Savona e dal Passo delle Caprette.

b) Si imbocca a destra, sul retro del rifugio, un sentiero che sale in diagonale (segnavia A10a), attraversando una macchia di faggi e proseguendo lungamente per ampi pascoli. Si attraversa un piccolo rio, quindi si giunge sul costone sud-sud-est del Monte Grosso, che subito a valle forma alcuni arditi torrioni (quota 1740 circa). Si scavalca il costone (Passo delle Caprette, o Passo delle Creste del Monte Grosso) e ci si abbassa con strette svolte nel ripidissimo canalone erboso sull’altro versante, prestando un po’ di attenzione a non scivolare.
Giunti alla base del canalone, il sentierino piega a destra e riprende a salire, passando alla base delle pareti rocciose del Monte Grosso. Ad un certo punto si scende con un ripido tornante e, attraversata una piccola pietraia, ci si congiunge con il sentiero che sale da Valdinferno (vedi variante “a”). Una ripida rampa porta al valico della Colla Bassa (1851 m).

Si tratta di una sella molto marcata, posta a dividere il Monte Antoroto dal più basso Monte Grosso. È un valico percorso fin da tempi antichi: costituiva un comodo passaggio tra Valdinferno e gli ampi pascoli dell’Alpe Manolino, posti alla testata della Val Casotto.
Dal valico, girando a destra, si può raggiungere in una ventina di minuti il Monte Grosso (2007 m), salendo per un sentierino poco evidente tra ripidi prati.

Si attraversa una recinzione e si piega a sinistra, portandosi subito ai piedi del versante terminale del Monte Antoroto. Qui si trova un bivio.

Se si prosegue dritti (sentierino privo di segnavia), si rimonta direttamente il contrafforte nord-nord-est dell’Antoroto, più breve e panoramico ma ben più impervio rispetto al tracciato segnalato. Ci si innalza dapprima con ripidissime svolte tra gli arbusti, fino alla base di alcuni torrioni rocciosi, poi si risale un canalino erboso che porta rapidamente in cresta. Si aggirano alcuni piccoli spuntoni sul versante destro; subito oltre il contrafforte si perde nel pendio erboso terminale, che va risalito senza via obbligata fino in vetta (difficoltà: E/EE).

Il sentiero segnalato gira a destra, innalzandosi ripidamente in diagonale ed effettuando due larghe svolte. Man mano che si sale la pendenza diminuisce, e il sentiero sbuca sul pianeggiante Colletto dell’Antoroto (2130 m), posto tra le due cime della montagna. Qui si incontra il sentiero segnalato proveniente da Cascine di Ormea. Si gira a sinistra e, percorrendo il panoramicissimo crinale erboso, si raggiunge in breve la croce di vetta del Monte Antoroto (2149 m).

Il Rifugio Savona
Il Rifugio Savona (7 settembre 2019)
Risalendo il vallone verso la Colla Bassa
Risalendo il vallone verso la Colla Bassa (7 settembre 2019)
La croce di vetta del Monte Antoroto
La croce di vetta del Monte Antoroto (7 settembre 2019)

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