Rifugio Ciampedíe – Rifugio Gardeccia

Caratteristiche

Difficoltà: T
Difficoltà invernale: WT1
Dislivello in salita: estivo 50 m circa; invernale 150 m circa
Dislivello in discesa: estivo 100 m circa; invernale 150 m circa
Tempo: estivo 40 – 50 minuti; invernale 1.15 – 1.30 ore
Ultima ricognizione: Gennaio 2018

La traversata dal Rifugio Ciampedíe al Rifugio Gardeccia è una comoda passeggiata su buoni sentieri nel bosco di conifere. Il percorso estivo si mantiene in quota ed è molto breve e facile; il percorso invernale invece (per ciaspolatori) è un po’ più lungo e faticoso, in quanto bisogna perdere molta quota per aggirare dal basso le varie piste da sci che scendono dallo spallone di Prà Martín. In ogni modo, tra gli accessi a piedi al Rifugio Gardeccia è forse il migliore, in quanto evita completamente la strada asfaltata del Vallone del Vajolét.

Accesso

Per arrivare al Rifugio Ciampedíe (1997 m) si puà prendere la cabinovia che sale da Vigo di Fassa. In alternativa, ci sono sentieri segnalati che lo raggiungono da Vigo e da Pera di Fassa.

Il rifugio è il più importante tra i due o tre che si trovano sullo spallone di Ciampedíe. È stato costruito nel 1912 e conta di 26 posti letto; i periodi di apertura sono da giugno a ottobre e da Natale a Pasqua. Dallo spallone di Ciampedíe si ha una bella vista circolare, comprendente gran parte del gruppo del Catinaccio (Roda di Vaél, Cima Catinaccio e Dirupi di Larsec) e gli altri gruppi della Val di Fassa, tra cui il Sella e la Marmolada. Purtroppo la zona è eccessivamente “urbanizzata”, con piste da sci, seggiovie, funivie e altre costuzioni che la aggrediscono da ogni dove.

Itinerario estivo

Si sorpassa il dosso dove sorge il rifugio e si scende brevemente alla sella subito ad ovest; qui, accanto al Rifugio Negritella, si trova un crocevia. Si trascura il segnavia 545 per il Rifugio Roda di Vaél e si devia a destra lungo la mulattiera con segnavia 540, che attraversa due piste da sci, poi si addentra nel bosco con lievi saliscendi. Attraversata la terza pista da sci, si taglia lungamente nel bosco di pini e abeti, attraversando alcune vallecole, poi si riceve da destra la mulattiera del percorso invernale. Procedendo tra boschetti e radure, si sorpassa la costruzione del vecchio Rifugio Catinaccio, quindi si attraversa un ponticello e si giunge al Rifugio Gardeccia (1948 m).

Il rifugio, tra i più noti e frequentati di quest’angolo di Dolomiti, si trova in un’ampia conca di prati e boschetti; è circondato dall’alpestre anfiteatro dei Mugogn, della Cima Catinaccio e del Gran Cront. È stato costruito nel 1902 e conta di 43 posti letto; è aperto con servizio di alberghetto da aprile a fine ottobre. Nella stagione invernale (dicembre-aprile) rimane comunque aperto, ma senza possibilità di pernottamento.

Itinerario invernale

Il percorso ha origine accanto all’arrivo della seggiovia subito a nord rispetto al Rifugio Ciampedíe. Seguendo gli appositi cartelli (blu con omino bianco che ciaspola) si scende sulla destra giungendo ad un bivio; si va a sinistra e si perde quota con ripidi tornanti tra gli abeti, passando sotto alla seggiovia numerose volte. Si giunge quindi al pianoro di Pian Fecei (1806 m), dove arrivano tutte le piste da sci della zona di Ciampedíe. Seguendo i segnalini si attraversa una larga pista, quindi si costeggia un edificio sulla destra; si piega a sinistra, continuando a costeggiare gli edifici delle seggiovie, quindi si giunge all’imbocco di una bella mulattiera che sale dolcemente verso ovest.
La si imbocca e, dopo alcune centinaia di metri si giunge ad un bivio; andare a sinistra o a destra è indifferente, sia in termini di lunghezza che di dislivello. Il sentiero di sinistra sale più direttamente all’inizio, ricongiungendosi con l’itinerario estivo poco prima del vecchio Rifugio Catinaccio. Il sentiero di destra invece si tiene più in basso e sbuca nella radura dove sorgono i casolari di Poz (1896 m). Qui si trova un crocevia e si gira a sinistra; il sentiero piega poi a destra e taglia dolcemente fino all’ormai vicino Rifugio Gardeccia.

Panorama da Ciampedìe sulla Valle del Vajolet
Panorama da Ciampedíe sulla Valle del Vajolét (2 gennaio 2018)
La mulattiera nel bosco
La mulattiera nel bosco (2 gennaio 2018)

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