Difficoltà: EE la salita, E la discesa
Dislivello in salita: 600 m circa
Tempo: 3.25 – 4.15 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Luglio 2024

Percorso ad anello non particolarmente lungo, effettuabile in mezza giornata. La meta è il Ché Riond, un belvedere sul Vallese centrale, sul ciglio di una verticale parete calcarea. Le difficoltà del percorso sono concentrate nell’ultimo tratto della salita: bisogna superare un canalino ripidissimo, attrezzato con corde e catene, per salire in cima alla suddetta parete. Il percorso di ritorno invece non presenta difficoltà.

Si esce dall’autostrada a Conthey e si seguono le indicazioni per il centro del paese. Giunti nella periferia, tra i centri commerciali, si prende a destra la strada cantonale per Sion, poi si svolta a sinistra lungo la diramazione che sale a Sensine e a Erde. Qui si gira a destra seguendo le indicazioni per il Col du Sanetsch, ma, dopo poche centinaia di metri, si imbocca a sinistra la ripida diramazione per Mayens de Conthey. Usciti da Erde, la salita si fa meno ripida, e la strada prosegue con lunghi tornanti fino all’area di Mayens de Conthey, caratterizzata da prati, boschetti e case sparse. Superato il ristorante “Clair de Lune” la strada si restringe; si effettua un ultimo tornante e, dopo circa 150 metri, si giunge ad uno spiazzo con paline escursionistiche (località Code o Codo; 1485 m). Altre possibilità di parcheggio sono presenti sia prima che dopo lungo la strada.

Seguendo l’indicazione per il Ché Riond (Sex Riond sulle paline), si imbocca a sinistra una carrareccia che sale nel bosco a prevalenza da conifere. Si effettuano alcune curve, poi si sale in obliquo verso nord-est. A quota 1603 si effettua un tornante, quindi si taglia in diagonale arrivando a lambire l’imponente parete calcarea del Ché Riond.

La parete del Ché Riond ha l’aspetto di una grande fascia rocciosa inclinata, alta 100-120 metri, che sale verso ovest. Nel punto in cui ci troviamo, la base della parete si trova a circa 1690 metri, e il ciglio a circa 1800 metri, quindi ben più in basso della vera e propria cima del Ché Riond.

Si doppia uno spigolo roccioso, quindi si rientra nel bosco, passando nei pressi di una capanna di legno. La stradina prende quota con alcuni tornanti e, ad un certo punto, raggiunge un costone affacciato sulla profonda Val de Derborence; bellissima vista sulla valle e sull’Haut de Cry. Salendo con altri tornanti, si esce nuovamente dal bosco e si torna a lambire la parete rocciosa. Tagliando tra i ghiaioni si doppia uno spigolo e si entra nella Val de Derborence, dominata in fondo dall’imponente Sommet des Diablerets.
Salendo in diagonale alla base della parete per altri 300 metri circa, si giunge ad un bivio (paline; quota 2000 circa) situato alla base di un canalone che incide la bastionata. Si abbandona la sterrata e si piega a destra per imboccare il canalone. Salita una breve scala a pioli che permette di superare alcuni massi incastrati, si prosegue per ripidissime tracce su fondo ghiaioso e brevi gradini rocciosi (corde, gradini e catene come corrimano). Al termine del canalone, si attraversa uno stretto intaglio e si sbuca su un ripiano erboso (2062 m) nei pressi di una baita in legno.

Da qui, proseguendo lungo il sentiero segnalato, si può andare direttamente a Chaux d’Aïre, evitando la cima del Ché Riond.

Trascurando il sentiero segnalato, che prosegue dritto, si imbocca a destra una traccia poco marcata, che passa accanto alla baita. Si continua poi in discesa tra arbusti, radi larici e rocce modellate dal carsismo. Si attraversa una spianata, poi, con una brevissima risalita, si raggiunge la croce del Ché Riond (2026 m; 1.40-2 ore dal parcheggio), situata sul ciglio della bastionata rocciosa.

La spianata sommitale del Ché Riond offre un bellissimo panorama sul Vallese centrale, con la città di Sion e buona parte delle grandi montagne che lo circondano.

Si gira a sinistra e si imbocca il sentiero segnalato che taglia verso nord-nord-est, in dolce discesa tra radi alberi, rocce e arbusti. Passato un ripiano dove si trova un piccolo rudere, si riceve da sinistra un altro sentiero segnalato, proveniente dal sovrastante intaglio roccioso attraversato in precedenza. Si prosegue dritti, tagliando lungamente un ripido versante caratterizzato da prati e placconate rocciose modellate dal carsismo. Sullo sfondo si ha un bel panorama sul massiccio del Wildhorn, e sulla dentellata cresta di Sex Noir, Crêta Besse e Pra Roua.
Man mano che si va avanti, il versante si fa più dolce, e la traccia si allarga. Si attraversa una conca con vegetazione invadente, poi, con una breve salita, si raggiungono gli edifici di Chaux d’Aïre (1974 m; 30-45 minuti dal Ché Riond), situati su un ameno ripiano erboso alle pendici sud-orientali del Mont Gond.

L’edificio più grande, sulla destra, è la Cabane d’Ayroz, che offre servizio di alberghetto ed è dotata di 15 posti letto. Sulla sinistra si diparte un sentiero segnalato che scavalca la cresta sud del Mont Gond e porta alla Gîte de Lodze.

Si continua dritti lungo la strada sterrata di accesso al Chaux d’Aïre, che scende dolcemente con alcune curve in una panoramica area pascoliva. Doppiato un costoncino, la sterrata diventa più pendente e taglia ai margini di un bosco di larici. In breve si raggiunge un gruppetto di belle baite (località Flore; 1912 m). Qui si trova un bivio dove si va a destra in discesa. Poco più avanti (quota 1870) si effettua un tornante e si inizia a scendere in direzione sud-ovest. Presto si entra nel bosco, e la strada diventa asfaltata. Dopo circa 2 km dal tornante si incontrano le prime casette isolate di Mayens de Conthey. Si prosegue ancora per circa 1 km e si ritorna al parcheggio in località Code (1.15-1.30 ore da Chaux d’Aïre).

Panorama sulla valle del Rodano
Panorama sulla valle del Rodano (5 luglio 2024)
La parete calcarea del Ché Riond
La parete calcarea del Ché Riond (5 luglio 2024)
Il ripido canale che permette di superare la parete rocciosa
Il ripido canale che permette di superare la parete rocciosa (5 luglio 2024)
La croce del Ché Riond
La croce del Ché Riond (5 luglio 2024)
Lungo il sentiero verso Chaux d'Aïre, con il Wildhorn sullo sfondo
Lungo il sentiero verso Chaux d’Aïre, con il Wildhorn sullo sfondo (5 luglio 2024)
I pascoli di Chaux d'Aïre
I pascoli di Chaux d’Aïre (5 luglio 2024)
Alpeggi in località Flore
Alpeggi in località Flore (5 luglio 2024)

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