Difficoltà: T/E
Dislivello in salita: 500 m circa
Tempo: 2.50 – 3.15 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Novembre 2024

La salita da Chardonne al Mont Pèlerin è piuttosto ripida nel tratto iniziale, che si svolge tra villette sparsi e lembi di bosco. Raggiunto il costone sommitale, diventa invece molto dolce, per comode carrarecce nella foresta di conifere. Al ritorno si propone un giro più largo, per stradine rurali che offrono vasti panorami.

Usciti dall’autostrada a Vevey, si seguono le indicazioni per Châtel-St-Denis: si gira a destra alla prima rotonda, si va dritti alla seconda e alla terza, e si sale a destra alla quarta. Effettuati due ampi tornanti, si giunge ad un’altra rotonda dove si gira a sinistra per Chardonne. È presente un parcheggio accanto alla chiesa, nel centro del villaggio (586 m).

Dalla chiesa di Chardonne, si segue la strada principale del paese (Rue du Village) in piano verso est. Dopo una cinquantina di metri, si prende a sinistra (lato monte) il viottolo di Côte au Bedze, indicato dalle paline escursionistiche di colore giallo. Il viottolo sale lungo la massima pendenza e diventa scalinato. Si sbuca su una stradina asfaltata e la si segue verso sinistra per alcune decine di metri, poi si gira a destra in uno slargo tra due villette, e poi lungo un breve sentiero delimitato da siepi. Attraversata un’altra stradina, si imbocca il Sentier de la Piaz, che prosegue in salita tra prati e case sparse.
Lasciata a destra una diramazione, si continua dritti su un ripido sentiero che si innalza ai margini di un prato. Ad un bivio si va a destra quasi in piano, a mezza costa tra un bosco e una siepe. Con un ponticello si passa sopra alla funicolare che sale da Vevey, quindi si sbuca su una stradina asfaltata. Verso destra, in pochi passi si incontra una strada più larga, che va seguita verso sinistra. In pochi minuti si giunge alla località di le Mont-Pèlerin (811 m), dove si trova la stazione di arrivo della funicolare.

La funicolare Vevey-Mont-Pèlerin è stata messa in funzione nel 1900; supera un dislivello di 417 m in quasi 1,6 km di percorso. Vi era il progetto di prolungarla fino alla vetta del Mont Pèlerin, ma fu abbandonato perchè ritenuto troppo costoso.

All’incrocio sul retro della stazione, si piega a destra in salita. In breve si giunge ad un bivio dove si va ancora a destra, lungo una stradina che passa poco a monte della Chapelle de Baumaroche. Poco prima del grande edificio di una casa di riposo, i segnavia portano a sinistra: si abbandona l’asfalto per imboccare un sentiero che sale con alcune svolte in un ripido prato. Entrati nel bosco, si giunge ai piedi di una balza di conglomerato, che viene superata con alcune comode scale metalliche.
Si guadagna così l’ampio contrafforte meridionale del Mont Pèlerin, coperto dal bosco. Incontrato un percorso ginnico, si piega a destra in dolce salita, tra dossi e vallecole con affioramenti rocciosi. Al primo bivio si va a destra, al secondo a sinistra. Guadagnato un dosso, si va a destra in discesa, passando accanto ad una costruzione di un acquedotto. Poco più avanti, si incontra una strada asfaltata (quota 945) e la si segue verso destra. Si procede ai margini di un prato e in breve si giunge ad un piccolo parcheggio; qui si abbandona l’asfalto per imboccare a destra una sterrata.
Lasciata a destra una diramazione, la pista rimonta una sorta di avvallamento boscoso, poi scavalca un dosso e raggiunge il Chalet Violet (1034 m). Passati accanto alla casa, si lascia a sinistra un’altra diramazione, e si prosegue in dolce salita lungo la sterrata principale. In breve si sbuca in un’altra radura dove sorge una baita (Chalet Butticaz). Si lascia a destra la sterrata, e con essa il percorso segnalato, per imboccare a sinistra un sentiero che attraversa la radura. Per alcune centinaia di metri si sale nel bosco, poi si imbocca a destra una stradina asfaltata.
Effettuato un tornante, si giunge in vista della grande torre per le telecomunicazioni di Swisscom, circondata dal bosco di conifere. Con una breve deviazione a destra se ne raggiunge la base, situata sulla cima del Mont Pèlerin (1079 m; 1.30-1.45 ore da Chardonne).

Si torna indietro fino al Chalet Violet, dove si prende a destra una pista non segnalata. La pista si abbassa lungo un costone maldefinito, tra boschetti e prati a sfalcio, fino a confluire in una rotabile asfaltata (quota 956). Si piega a sinistra lungo la stradina, che taglia quasi in piano offrendo belle viste sul Lago di Ginevra, sulle Prealpi del Chablais e su parte del Giura. Quando la stradina si biforca, si scende ripidamente a destra, e poi subito dopo a sinistra. Attraversato un bell’altopiano erboso, si raggiungono le villette in località Monts de Chardonne (890 m).
Si piega a destra sempre su asfalto, scendendo al limite tra le villette e i prati a sfalcio. La stradina si immette ad angolo retto in una strada più larga, che va seguita verso destra. Dopo alcune decine di metri, si imbocca a sinistra una sterrata che si abbassa in una vallecola. Ritrovato l’asfalto, si prosegue a sinistra: si varca una sorta di intaglio boscoso, quindi si scende ripidi fino ad un ampio terrazzo erboso (quota 750 circa). Si supera la soglia che lo delimita a valle e si effettua un tornante; qui ci si affaccia sul pendio ripidissimo che sovrasta Chardonne e il Lago di Ginevra.
Ad un bivio si va a sinistra, scendendo in diagonale con tratti ad elevata pendenza. In breve si raggiungono le abitazioni più elevate di Chardonne. Ad un bivio (quota 638) si scende a destra, poi ancora a destra e infine a sinistra; in questo modo, si ritorna nel centro del paese nei pressi della chiesa (1.20-1.30 ore dal Mont Pèlerin).

La chiesetta di Chardonne
La chiesetta di Chardonne (23 novembre 2024)
La Chapelle de Baumaroche
La Chapelle de Baumaroche (23 novembre 2024)
Tratto di stradina verso il Mont Pèlerin
Tratto di stradina verso il Mont Pèlerin (23 novembre 2024)
La torre sulla vetta emerge dal bosco
La torre sulla vetta emerge dal bosco (23 novembre 2024)
Panorama verso il Lago di Ginevra e le Alpi
Panorama verso il Lago di Ginevra e le Alpi (23 novembre 2024)
Il versante sud-ovest del Mont Pèlerin
Il versante sud-ovest del Mont Pèlerin (23 novembre 2024)

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