Chalet del Molinático – Lago dell’Orma – Lago Martino – Monte Molinático – Chalet del Molinático

Caratteristiche

Difficoltà: T/E
Dislivello in salita: 400 m circa
Tempo: 2.15 – 3 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Dicembre 2018

Breve percorso ad anello, che si snoda nella bellissima faggeta che ricopre il versante nord del Monte Molinático. Nonostante la zona sia poco conosciuta e frequentata, merita una visita, sia per la bellezza dei boschi, sia per i laghetti e le zone umide, sia per i vastissimi panorami che si osservano dalla vetta. Il percorso è molto facile, adatto a tutti.

Accesso

Si esce dall’autostrada a Borgotaro e si gira a sinistra, seguendo le indicazioni per Borgo Val di Taro e Sestri Levante. Giunti a Ostia Parmense si gira a sinistra, superando un ponte sul Fiume Taro e quindi deviando a destra per Basélica (compaiono già indicazioni per il Monte Molinático). Superata Baselica, si gira a destra e, con numerosi tornanti nel bosco, si sale allo Chalet del Molinático (1229 m).

Si tratta di una bella costruzione in legno, immersa nella faggeta, che offre servizio di bar-ristorante.

Salita

Dal parcheggio dello chalet, si ritorna indietro lungo la strada asfaltata in discesa per circa 300 metri. Giunti in corrispondenza del primo tornante, si notano sulla destra i segnavia bianco-rossi (sentiero CAI 839a) che si staccano dall’asfalto per percorrere un’ampia mulattiera. Si scende dritti fino ad incontrare una strada sterrata, che si segue in lieve salita verso destra. Con alcuni saliscendi si attraversa un ripido versante boscoso, quindi si giunge ai margini di una zona di faggeta diradata e, piegando a destra, si è al Lago dell’Orma (1204 m).

Si tratta di un minuscolo laghetto naturale dalla forma allungata, esteso per circa 700 mq; l’apporto d’acqua viene dato da una piccola sorgente, mentre è presente un rio emissario che si attiva nei periodi di piena. In piena estate il laghetto tende a prosciugarsi. Il toponimo deriva dall’errata italianizzazione del termine dialettale “urma”, che in realtà significa “olmo”.

​Seguendo i segnavia si lascia a destra il laghetto e si continua dritti, rientrando nella faggeta; in breve si giunge a sfiorare la Torbiera delle Spadane (1225 m).

La torbiera, circondata da una recinzione in legno, è ciò che resta di un laghetto completamente riempito di sedimenti. Guardando verso il basso, nella direzione opposta rispetto alla torbiera, si può notare un altro piccolo laghetto naturale temporaneo, nascosto tra i faggi.

Giunti ad un bivio si lascia a sinistra il sentiero 837a, per continuare dritti in salita più decisa. Si guadano due piccoli ruscelli che si uniscono subito sotto e si giunge in breve ad un altro importante bivio (quota 1345). Si gira a destra lungo una carrareccia che taglia in piano (segnavia 839), poi si devia a sinistra per un sentierino nel bosco che conduce al vicino Lago Martino (1357 m).

Il laghetto è di forma circolare e si estende per circa 1500 mq; è stato ottenuto mediante lavori di ripristino effettuati dalla Forestale su un preesistente stagno naturale ormai quasi colmato. A valle è sbarrato da una piccola chiusa in pietra, ormai diroccata.

Si ritorna al bivio di quota 1345 e si riprende la carrareccia principale (cartello in legno per “Molinatico” e segnavia 839), che sale dolcemente verso sud-est. Attraversato un piccolo ripiano, si abbandona la carrareccia per deviare a destra lungo un comodo sentiero; tagliando in diagonale un ripido versante boscoso, si sbuca sullo spartiacque principale appenninico in località Malzapello (1410 m).
Si piega a destra, seguendo il sentiero 00 di crinale che risale l’ampio dorso di prati e boschetti; la vista si apre sui monti Orsaro e Marmagna, sulla Lunigiana e sulle Apuane. Superato un tratto più ripido si incontra la strada sterrata che proviene dal Passo del Brattello; subito dopo la si abbandona per proseguire a destra per tracce lungo il crinale. Con l’ultima dolce salita si giunge sull’allungato costone sommitale del Monte Molinático (1550 m; 1.20 – 1.40 ore dallo Chalet), che si percorre tra i ripetitori fino alla croce di vetta.

​Discesa

Continuando a seguire il sentiero 00, si scende dolcemente lungo il crinale occidentale della montagna, affacciato sull’ampia Val di Taro. Superato un boschetto si giunge ad una radura dove si trova un bivio; si abbandona il sentiero di crinale per deviare a destra (segnavia 839c) in ripida discesa nella faggeta. Il sentiero si fa ampio e sconnesso, e guida velocemente al Prato del Cucù di Sopra (1331 m), dove si trascura a destra un sentiero segnalato per il Lago Martino. Si attraversa la minuscola radura, quindi si prosegue in ripida discesa incrociando un percorso MTB; lasciata a destra una diramazione, con una curva si giunge al pianeggiante Prato del Cucù di Sotto (1257 m), dove si trova un bivio. Si gira a destra lungo una comoda strada sterrata che, attraversata una macchia di abeti, ritorna in pochi minuti allo Chalet del Molinático.

Lo Chalet del Molinàtico
Lo Chalet del Molinàtico (26 dicembre 2018)
Il Lago dell'Orma ghiacciato
Il Lago dell’Orma ghiacciato (26 dicembre 2018)
Salendo verso la vetta del Molinàtico: panorama sui monti Orsaro e Marmagna e sulle Apuane
Salendo verso la vetta del Molinàtico: panorama sui monti Orsaro e Marmagna e sulle Apuane (26 dicembre 2018)
Panorama dalla vetta verso la Val Taro
Panorama dalla vetta verso la Val Taro (26 dicembre 2018)
Scendendo nel bosco verso il Prato del Cucù
Scendendo nel bosco verso il Prato del Cucù (26 dicembre 2018)

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