Cervières – Alp du Pied – Sommet des Anges – Col du Gondran – Cervières
Caratteristiche
Difficoltà: E
Difficoltà invernale: WT3
Dislivello in salita: 850 m circa
Tempo: 4.45 – 6 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Dicembre 2018
Si tratta di un percorso ad anello facile ma piuttosto lungo, di grande interesse: naturalistico e paesaggistico, per le spettacolari guglie rocciose che si incontrano nella prima parte del percorso, per gli ampi panorami di vetta, per le caratteristiche zone umide presso il Col du Gondran, per la notevole geodiversità dell’area; storico, per la presenza di numerose postazioni militari nella zona di crinale.
La prima parte della salita si svolge in un curioso vallone sovrastato da tormentati pinnacoli dolomitici, mentre la seconda parte si snoda per vasti pendii erbosi, senza un vero e proprio sentiero (attenzione in caso di nebbia!). Per la discesa sono possibili due varianti, una più breve e ripida, l’altra più lunga e di ampio respiro, attraverso il fondovalle della Val Cerveyrette. L’itinerario è percorribile anche in inverno: nel tratto senza sentiero ci sono in genere numerose tracce di ciaspole che indicano la giusta via verso il Sommet des Anges.
Accesso
Si esce al casello autostradale di Oulx Circonvallazione e si segue la strada statale che, entrando in Francia, valica il Colle del Monginevro e scende a Briançon. Giunti in fondo al paese, si devia a sinistra lungo la strada per il Col d’Izoard; essa si addentra nella Val Cerveyrette e guida a Cervières (1612 m).
Il toponimo, di origine evidente, è noto fin dal 1148 (nella forma Cerviera). La parte di villaggio posta sulla sinistra idrografica del torrente fu distrutta dai bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale, ed è stata ricostruita sulla sponda opposta.
Itinerario
Dalla chiesetta posta nei pressi della strada statale, si attraversa il Torrent de Cerveyrette e si risale il paese senza via obbligata; giunti al di sopra delle case, si imbocca a sinistra la stradina che sale in diagonale verso la chiesa di Saint Michel (1680 m circa).
La graziosa chiesetta, ben visibile già dal fondovalle, è posta su un soleggiato versante erboso che sovrasta le case di Cervières. Risale al XV secolo.
Al termine della stradina asfaltata prende origine un sentiero che piega verso destra addentrandosi nel vallone laterale del Torrent du Villard; i versanti del vallone sono irti di spettacolari guglie e spuntoni rocciosi. Ad un bivio si va a destra, tagliando in lieve salita, si passa accanto ad un bunker e si attraversa un rio su un ponticello in legno; subito oltre si gira a destra e si risale il rio per alcune decine di metri, quindi si ritorna a sinistra tra arbusti e radi alberi.
Con una breve discesa si attraversa un boschetto, quindi si guada il Torrent du Villard e si inizia a salire con ampi tornanti, passando accanto ad altre spettacolari formazioni rocciose. La salita conduce al panoramico costone dove sorgono le costruzioni dell’Alp du Pied (1873 m). Presso la Cappella di Santa Maria Maddalena si trova un bivio dove si va a destra, salendo in diagonale tra terrazze abbandonate e radi alberi. Sorpassati i pochi ruderi di Garnier (1991 m) si trova un bivio.
Il sentiero di destra conduce alle costruzioni di l’Alp Haut, poste in bella posizione panoramica sul sottostante vallone del Torrent du Villard.
Si continua a sinistra, attraversando due piccoli ruscelli e passando accanto ad un piccolo bunker. La salita guida su un panoramico costoncino posto poco sopra all’Alp Haut, da qui non visibile. Si piega a sinistra salendo direttamente tra prati, arbusti e radi alberi, quindi si taglia a destra e si confluisce in un’importante mulattiera pianeggiante (quota 2160).
La mulattiera prende origine dalla strada militare che collega Briançon alle postazioni di alta quota del Sommet des Anges e del Janus, e taglia in piano collegandola alla zona del Col de Gimont. Se la si segue verso destra, si va ad intersecare il sentiero di discesa verso Cervières presso il crocevia di quota 2190 descritto in seguito; può essere quindi utilizzata per abbreviare l’anello.
Si trascura la mulattiera per risalire il sovrastante versante erboso, mai particolarmente ripido, seguendo vaghe tracce di passaggio. La salita, un po’ monotona ma panoramica, porta nell’ampia conca posta tra l’anticima sud e la cima principale del Sommet des Anges. Senza via obbligata, si sale alla selletta che separa le due cime (2410 m), dove si incontra la sterrata militare proveniente da Briançon. Si gira a destra e, risalendo il panoramico costone in direzione nord, si giunge sul Sommet des Anges (2459 m; 2.15 – 2.30 ore da Cervières).
Seguendo tracce di sentiero, si percorre il crinale est della montagna, che scende dolcemente in direzione della vasta depressione del Col du Gondran. Poco prima di un tratto roccioso il sentiero scende a destra e si unisce ad un’ampia mulattiera, nei pressi di alcune postazioni militari.
Si tratta del Petit Ouvrage Maginot du Gondran E, realizzato tra il 1933 e il 1938. «Il forte, realizzato dalla MOM, è costituito da una serie di gallerie poste a 10 m sottoterra […] I blocchi dell’opera, che nel 1940 ospitava circa 40 militari, erano tre: il B1, formato dall’ingresso principale e da una torretta GuetFusilMitrailleur con 2 mitragliatrici, il B2, armato con una mitragliatrice, e il B3, che costituiva l’osservatorio in torretta» (M. Boglione, Le strade dei forti, pagg. 111-112). Durante i mesi di luglio e agosto si organizzano visite guidate all’interno delle gallerie.
La mulattiera scende con due tornanti, contorna alcuni piccoli dossi e giunge ad un bivio presso il minuscolo Lac de Sagne Enfonza. Girando a destra, in poche decine di metri si è al crocevia del Col du Gondran (2315 m).
Il Col du Gondran è un ampia sella tra dossi erbosi, che divide l’imponente e roccioso Chenaillet dai morbidi pendii del Sommet des Anges. Poco a nord del valico si trova il Lac de Sagne Enfonza, in realtà un minuscolo stagno ormai in parte interrato, mentre poco a sud si trova la caratteristica Cabane des Douaniers. Dal valico, un “sentiero geologico” porta alla vetta dello Chenaillet, permettendo di attraversare un’intera sequenza ofiolitica (serpentiniti, gabbri e basalti).
Lasciato a sinistra il sentiero per lo Chenaillet, e anche la traccia principale per il Lac Gignoux, si imbocca a destra la diramazione per il Lac des Sarailles. Il sentiero scende tra ameni dossi erbosi, con alberi isolati, mentre di fronte si stagliano il maestoso castello dolomitico del Lasseron e il più defilato Turge de Peyron. Attraversato il piccolo immissario, si contorna sul lato occidentale il Lac des Sarailles (2236 m).
Il bel laghetto ha una forma molto irregolare, ed è circondato da una vasta area paludosa. Poco profondo, si estende per circa 3000 mq; tutta la zona è molto sensibile dal punto di vista biologico, quindi alcuni cartelli raccomandano di non uscire dal sentiero.
Dopo un tratto quasi in piano, si supera una ripida discesa a tornanti e si raggiunge un crocevia (quota 2190 circa). Qui si presentano due possibilità:
a) È un percorso più spettacolare, ma in condizioni invernali può richiedere l’uso dei ramponi. Si gira a destra (indicazioni per Cervières) in lieve salita, andando a scavalcare un dosso presso un’ampia sella erbosa. Subito oltre si trova un bivio e si scende a sinistra tra dolci pendii; raggiunto il panoramico ciglio di una bastionata rocciosa, si scende a destra con alcuni tornanti tra l’erba, poi ci si abbassa rapidamente lungo uno scosceso versante ghiaioso. Procedendo tra ghiaioni, paretine e guglie rocciose, si rientra infine nel bosco e si perde quota fino a congiungersi con la strada sterrata che collega Cervières a le Chau. La si segue verso destra e, in una decina di minuti, si ritorna a Cervières.
b) Percorso più lungo, consigliato in caso di neve. Si continua dritti (indicazioni per Cervières e le Chau) scendendo lungamente in direzione sud-est, tra dossi e vallecole di erba e radi pini; bellissimo panorama sull’alta Val Cerveyrette. Giunti ad un centinaio di metri di distanza dagli alpeggi di le Chau, si abbandona il sentiero principale e si scende a destra, portandosi in breve sulla strada sterrata per Cervières (quota 1890 circa).
La si segue verso destra e si giunge in pochi minuti ad un’importante bivio; entrambe le diramazioni portano a Cervières, ma si consiglia di seguire quella di sinistra, ben più breve. La strada scende con alcuni tornanti e attraversa il Torrent de Cerveyrette su un ponte, quindi costeggia il corso d’acqua passando ai piedi delle grandi pareti del Lasseron. La sterrata si immette infine nella strada asfaltata del Col d’Izoard (quota 1636); seguendola in discesa, in pochi minuti si ritorna a Cervières.
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