Passo del Cerreto – Bivacco Rosario – Monte la Nuda – Cerreto Laghi – Passo del Cerreto
Caratteristiche
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 640 m circa
Tempo: 4.15 – 5 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Maggio 2012
Classico giro ad anello nell’Appennino Tosco-Emiliano; il percorso dell’andata, che risale il maestoso circo glaciale del Vallone dell’Inferno, è uno dei sentieri più belli di questo tratto di Appennino. Il percorso di discesa è un po’ più comodo, e si svolge per piste sterrate nella zona degli impianti di risalita di Cerreto Laghi.
Localmente, il Vallone dell’Inferno era in realtà noto come Vallone di Pezzalunga. Il più enfatico toponimo attuale è stato portato negli anni ’40 dai primi alpinisti che provavano a salire in invernale le pareti del Forame e del Gendarme.
Accesso
a) Dal casello di Aulla si seguono le indicazioni per il Passo del Cerreto, lasciando a destra la strada per la Foce dei Carpinelli e sorpassando il paese di Fivizzano. Una lunga e graduale salita porta al valico, da cui si gira a destra per Cerreto Laghi; dopo circa 900 metri, in corrispondenza di una marcata curva a sinistra, si parcheggia.
b) Da Reggio Emilia si segue la strada statale per il Cerreto. Con lungo percorso tra ondulate colline si sorpassano Casina, Marola e Castelnovo ne’ Monti (posto presso la Pietra di Bismàntova), entrando nella valle del Torrente Secchia. La si risale fino al Passo del Cerreto (1253 m).
È forse il valico più importante dell’Appennino Tosco-Emiliano occidentale, sia perché la zona circostante è sede di noti centri di villeggiatura per escursionisti (e sciatori in inverno), sia perché è una via di comunicazione nota già da tempi antichi. Da questo valico passava la “via militare di Lunigiana”, progettata dai duchi Estensi nel XVIII secolo. Il valico separa nettamente il massiccio dell’Alpe di Succiso dal crinale che si alza con il Monte la Nuda e prosegue verso il gruppo del Monte Cusna; per questo è una base di partenza molto frequentata.
Dal valico si gira a destra per Cerreto Laghi; dopo circa 900 m, in corrispondenza di una curva verso sinistra, si parcheggia (Passo della Crocetta; 1261 m).
Salita
Sulla destra della strada (direzione Cerreto Laghi) si diparte una sterrata (segnavia 00), che sale tra le villette isolate della località Belvedere. Lasciato a sinistra il segnavia 649b, la stradetta termina (fonte), e si continua lungo una mulattiera di carbonai che sale dolcemente nel bosco di faggi, entrando nell’ampio vallone superiore del Torrente Rosaro. Si incontra un sentiero senalato proveniente da sinistra, poi si prosegue più ripidamente su un sentiero a tratti sassoso.
Più in alto si incontra il segnavia 96, proveniente da destra, e si continua a salire ripidamente tra boschetti e radure al centro del vallone, con belle viste sulle tormentate pareti rocciose del Forame che si alzano sulla sinistra. Il sentiero poi sbuca all’aperto, in corrispondenza di un piccolo pianoro erboso cosparso di massi ai piedi del circo terminale del Vallone dell’Inferno. Una brevissima deviazione a sinistra scavalca un cordone morenico e porta al Bivacco Rosario (1612 m), addossato ad un masso.
Il bivacco è una piccola costruzione in legno sempre aperta, costruita negli anni ’70 dal CAI di Fivizzano. All’interno si trovano un tavolo, una stufa e due panche-cuccette.
Si percorre il pianoro, compreso tra il gigantesco Monte la Nuda e il torrione roccioso del Gendarme, poi si risale direttamente il circo terminale del vallone, con panorama man mano più ampio. Il sentierino sale con ripide svolte tra erba e rocce, fino a raggiungere una selletta sul crinale che collega il Monte la Nuda al Gendarme (1817 m). Qui si piega a sinistra, rimontando il crinale; all’inizio esso si presenta stretto e ondulato, e il sentiero aggira alcune gobbe con percorso un po’ aereo. Più avanti il costone si esaurisce in un’ampio pendio di erba e rocce che si risale direttamente fino alla vicina vetta del Monte la Nuda (1895 m; 2.15 – 2.30 ore dal Passo del Cerreto).
Discesa
Si segue un sentierino che scende verso nord lungo la massima pendenza, in direzione del ripianetto sottostante dove si trova la stazione d’arrivo di una seggiovia. Giunti al ripianetto (quota 1821) si imbocca la strada sterrata di servizio agli impianti, che inizia a scendere verso Cerreto Laghi; più avanti la si abbandona temporaneamente per scendere in modo più diretto lungo una ripida pista sassosa. La pista permette di tagliare un lunghissimo tornante della sterrata, che poi si ritrova presso il Rifugio la Piella (1655 m).
Questo rifugio, di servizio agli impianti sciistici di Cerreto Laghi (è più un baitello per gli sciatori che un vero rifugio), si trova accanto alla stazione intermedia della seggiovia incontrata prima.
Si scende ora lungo la sterrata che procede con regolari tornanti, offrendo belle viste su Cerreto Laghi e sui numerosi laghetti che la circondano; si superano brevi tratti nella faggeta e si incrociano numerose volte le piste da sci. Più in basso la stradetta piega a destra nel bosco, poi diventa asfaltata ed entra nel paese di Cerreto Laghi. Giunti in via Belfiore si gira a sinistra e, con un tornante si arriva all’ampio parcheggio sulle rive del Lago Cerretano (1349 m). Da qui si segue l’ampia strada provinciale che, in poco meno di 2 km, riporta al punto dove si aveva lasciato l’automobile.






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