Castellina Marittima – Sassi Bianchi – Poggio Pianacce – Monte Vitalba – Pietragosta – Castellina Marittima

Caratteristiche

Difficoltà: T
Dislivello in salita: 420 m circa
Tempo: 3 – 4 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Dicembre 2019

Rilassante percorso ad anello, denominato Sassi Bianchi Trekking, che permette di visitare i colli alle spalle del paese di Castellina Marittima. Lungo il sentiero si trovano numerosi pannelli che raccontano le particolarità geologiche e naturalistiche della zona. Il dislivello e il tempo indicati di lato sono comprensivi della deviazione al Monte Vitalba; se non la si effettua, il dislivello diminuisce di 100 m e bisogna contare circa mezz’ora in meno di percorrenza.

Accesso

Si esce dall’autostrada a Rosignano Marittimo e si seguono le indicazioni per Castellina, percorrendo prima la SR206, poi deviando a destra lungo la SP33. Presso la rotonda all’ingresso del paese si trova un ampio parcheggio (quota 358).

​Il paese di Castellina Marittima è dominato dal castello, già documentato nel 1276; dopo essere appartenuto alla Repubblica di Pisa, venne ceduto ai Medici di Firenze nel 1406. A partire dal XIX secolo, nei pressi del paese si sviluppò un importante centro estrattivo di alabastro; quest’attività è oggi documentata nell’Ecomuseo dell’Alabastro che si trova nel centro dell’abitato.

Itinerario

Dal parcheggio si segue la strada asfaltata che, salendo verso nord, porta in breve alla piazza centrale di Castellina Marittima (371 m). Si gira prima a destra, poi a sinistra, imboccando la strada provinciale con indicazioni per Pisa. Dopo alcune decine di metri la si abbandona per imboccare a destra via Solferino, indicata dal segnavia CAI 405. Dopo una breve salita si raggiunge un gruppetto di case dove la strada si biforca (quota 394); si imbocca il ramo di destra che, dopo pochi metri su asfalto, si trasforma in una strada sterrata. Con alcune curve si sale nel bosco, passando poi accanto ai resti di una fornace e sbucando nell’ampio piazzale delle Cave di Piero (440 m circa).

Presso questa cava, ormai abbandonata da tempo, venivano estratti calcari, poi utilizzati per la produzione della calce. Prima di giungere alla cava, nei tagli che fiancheggiano la strada si nota il passaggio dai basalti (dalle caratteristiche forme a cuscino) ai diaspri (rocce sedimentarie di colore rossastro) e infine ai calcari di colore bianco.

Si lascia a destra la cava e si prosegue lungo la strada sterrata, che taglia tra boschetti e radure. Con un’ampia svolta a destra, la sterrata si trasforma in ampio sentiero e inizia a salire più decisamente; si riceve da sinistra il sentiero con segnavia 400 e si prosegue a destra fino sul panoramico costone dei Sassi Bianchi (529 m).

Si tratta di un notevole punto panoramico, da cui la visuale spazia dalle Apuane alle isole Toscane. Il toponimo deriva dagli affioramenti di Calcare a Calpionelle, già incontrato presso le Cave di Piero, dal colore bianco.

Si piega a sinistra e si rimonta l’ampio dorso in salita, tra boschetti, roccette affioranti e panoramiche radure. Passati sotto ad un elettrodotto, si scavalca una gobba poco pronunciata. Una breve salita porta ad un bivio, da cui in pochi metri a destra si può salire in vetta al Poggio Pianacce (661 m; 1.20 – 1.30 ore da Castellina Marittima).

Ritornati al bivio, si riprende il sentiero principale, che contorna la sommità del poggio e poi si biforca nuovamente (quota 650 circa). Qui si va a sinistra lungo una pista sassosa, che con una serie di brevi rampe si porta velocemente alla boscosa sella tra il Poggio Pianacce e il Monte Vitalba (quota 614). Qui si trova un crocevia e si prosegue dritti, riprendendo a salire. In breve ci si congiunge con un’ampia strada sterrata, che sale in diagonale verso destra. Si raggiunge così la cresta sommitale del Monte Vitalba e, svoltando a sinistra, se ne raggiunge la vetta (674 m; 15 – 25 minuti dal Poggio Pianacce), segnata da un cippo trigonometrico accanto ad alcuni ripetitori recintati.

Si ritorna indietro fino al bivio di quota 650 circa, da cui si riprende il Sassi Bianchi Trekking in direzione sud. L’ampia pista vira verso destra e scende in breve ad una sella boscosa (quota 610). Trascurando il sentiero che sale al boscoso Poggio dei Fontini, si svolta a sinistra in discesa, fino ad incontrare una sterrata più importante, che si segue verso destra. Giunti all’ampia insellatura dei Tre Cerri (590 m circa), si lasciano a destra due diramazioni, quindi si continua lungo il crinale in lieve salita. Si scavalca una piccola gobba e si raggiunge il crocevia in località la Madia (604 m). Si piega a destra (segnavia 405 e 407) seguendo un crinale quasi pianeggiante e giungendo in breve ad un altro bivio.

Da qui il Sassi Bianchi Trekking prosegue a sinistra, effettuando un giro più lungo che porta a visitare il panoramico versante dei Gabriggioli, dove affiorano rocce serpentinitiche. Qui si descrive una scorciatoia.

Si va a destra, lungo una pista che scende direttamente nel bosco. Presso un bivio si riprende il Sassi Bianchi Trekking, scendendo verso destra. Poco più avanti si incontra una nuova biforcazione.

La diramazione di destra porta in breve sulla cima della Pietragosta (550 m), un vero e proprio “sasso” basaltico in gran parte coperto di arbusti; la vetta offre un bel panorama su Castellina Marittima, su Rosignano e sui Colli Livornesi.

Si continua lungo il sentiero principale, rovinato dalle acque ruscellanti, che poco più avanti riceve da sinistra un’altra diramazione. Si giunge quindi all’ennesimo bivio, dove si scende a sinistra in diagonale nel bosco.

Il percorso ufficiale del Sassi Bianchi Trekking va a destra, effettuando un lungo (e poco interessante) giro intorno alla valle del Botro Pescera. Qui descrivo una variante più diretta.

La pista, sempre contrassegnata dal segnavia 405, va a congiungersi con una stradina sterrata, che si segue verso destra. Si attraversa il Botro Pescera e ci si ricongiunge al Sassi Bianchi Trekking; la stradina prosegue scendendo in diagonale, e presto incontra le prime villette. Ormai su asfalto, si scende più decisamente fino a congiungersi con la SP13 a poche centinaia di metri dal centro di Castellina Marittima. Si segue la provinciale per pochi metri verso destra, la si attraversa e si trova il breve sentiero scalinato che porta al parcheggio presso la rotonda.

Le Cave di Piero
Le Cave di Piero (31 dicembre 2019)
Panorama dai Sassi Bianchi verso il mare e la Gorgona
Panorama dai Sassi Bianchi verso il mare e la Gorgona (31 dicembre 2019)
Il Monte Vaso visto dal crinale dei Sassi Bianchi
Il Monte Vaso visto dal crinale dei Sassi Bianchi (31 dicembre 2019)
Panorama dal Poggio Pianacce verso le Colline Metallifere
Panorama dal Poggio Pianacce verso le Colline Metallifere (31 dicembre 2019)
Pale eoliche presso il Monte Vitalba
Pale eoliche presso il Monte Vitalba (31 dicembre 2019)
Castellina Marittima e i Colli Livornesi visti dalla Pietragosta
Castellina Marittima e i Colli Livornesi visti dalla Pietragosta (31 dicembre 2019)

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