Case Barboni – Sasso Simone – Simoncello – Case Barboni

Caratteristiche

Difficoltà: T/E (EE la deviazione al Simoncello)
Dislivello in salita: 420 m circa
Tempo: 3 – 3.30 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Luglio 2018

Si tratta del percorso più breve per raggiungere le vette del Sasso Simone e del Simoncello. Nella prima parte si cammina su un panoramico crinale tra i calanchi, poi si effettua un piccolo giro ad anello tra i boschi che circondano il Sasso Simone, raggiungendo le vette dei due Sassi con brevi deviazioni.

Accesso

a) Proveniendo da Rimini si sale la Val Marecchia superando Novafeltria e giungendo a Molino di Bascio. Qui si gira a sinistra per Calucaccia e Valdiceci di Sopra; proseguendo in direzione di Petrella Massana si trova sulla sinistra la diramazione per Case Barboni.
b) Per chi viene dalla Toscana o dall’Umbria ci si porta a Pieve Santo Stefano, da cui si scavalca il Valico di Viamaggio in direzione di Badia Tedalda. Giunti a Molino di Bascio si imbocca a destra la strada per Calucaccia proseguendo come per la possibilità “a”.
c) Proveniendo dalle Marche si esce dall’autostrada a Pesaro, ci si porta a Montecchio e si continua lungo la SP3 fino a Mercatale. Da qui si prosegue dritti per Belforte all’Isauro e Sestino; poco dopo Sestino si gira a destra per San Donato, Ville di Sopra e Petrella Massana. Si supera quest’ultimo paese e si trova a destra la deviazione per Case Barboni (983 m).

Itinerario

Dove la stradina asfaltata piega bruscamente a sinistra si seguono sulla destra il segnavia CAI 61 e la Strada Romea. Subito oltre, in un ampio prato, si imbocca sulla sinistra una carrareccia che sale dritta, facendosi man mano più marcata. Giunti in una zona di dossi argillosi si piega a destra e ci si innesta su un panoramico costone, caratterizzato sul fianco sud-orientale da imponenti calanchi; qui si incontra anche il segnavia 61a. Si segue il costone, a metà tra i calanchi e il bosco che copre il versante opposto, con bella vista sulla parete sud del Sasso Simone.
Giunti ad un bivio si lascia a sinistra il sentiero che continua sul costone (lo si seguirà in discesa) e si gira a destra seguendo il segnavia 17, a mezza costa in lieve discesa. L’ampio sentiero prosegue scendendo dolcemente nella vallecola ai piedi della parete sud del Sasso Simone, quindi attraversando un grande accumulo di frana posto sul fondo della valle (quota 1060); gira poi a sinistra e sale in diagonale in ambiente calanchivo, fino a raggiungere il panoramico costone dove si trova il Faggio del Sasso (1132 m).

Il faggio secolare si trova in bellissima posizione panoramica ai piedi dello spigolo sud-orientale del Sasso Simone. È stato designato “albero monumentale” dal Parco Naturale del Sasso Simone.

Da qui, seguendo le indicazioni, si imbocca a sinistra l’antica mulattiera lastricata per il Sasso Simone. Si effettuano due brevi tornanti, quindi con un tratto in diagonale si raggiunge l’inizio della spianata sommitale, dove si trovano i pochi resti della cittadina fortificata di Eliopoli. Lasciando a sinistra una diramazione, si sale dritti attraversando un cancelletto, e si raggiunge in breve la croce di vetta del Sasso Simone (1206 m; 0.50 – 1.10 ore da Case Barboni). Vale la pena gironzolare per l’altopiano e affacciarsi sulle pareti per godere dei vastissimi panorami che offre il Sasso.

Ritornati presso il Faggio del Sasso, si imbocca il sentiero con segnavia 119, che scende dolcemente verso est. Si gira a sinistra e, costeggiata una prima area picnic, si effettua una breve salita e si raggiunge un bivio. Abbandonato il segnavia 119, diretto a Carpegna, si prende a sinistra il sentiero con segnavia 118, che costeggia una seconda area picnic. Si effettuano alcuni saliscendi nel bosco cosparso di massi, quindi si scende più decisamente fino ad una radura dove si piega a sinistra (quota 1055). Il sentiero ora riprende a salire, attraversando un piccolo rio nei pressi della Sorgente del Mutino, spesso in secca. Superata una recinzione si incontra l’ampia mulattiera con segnavia 117, che collega il Passo Cantoniera alla Sella tra i Due Sassi. Si piega a sinistra e, in dolce salita tra i faggi, ci si porta alla Sella tra i Due Sassi (1157 m).
Per raggiungere la vetta del Simoncello bisogna ora abbandonare la mulattiera principale e deviare a destra, lungo un sentierino non segnalato che aggira un dosso sul versante meridionale. Sorpassata una prima selletta si esce dal bosco e si risale per ripide ma facili roccette (cavi metallici), fino sulla sommità di un piccolo avancorpo del Sasso. Rientrati temporaneamente nel bosco si effettua una breve ma ripida discesa, quindi un traverso un po’ malagevole, fino a giungere alla base della paretina terminale. Il sentierino sale a zig-zag per facili rocce, quindi effettua un traverso aereo verso destra (cavi metallici); risalendo l’ultima placchetta, liscia e un po’ esposta, si sbuca sulla spianata sommitale del Simoncello (1221 m; 1 – 1.15 ore dal Sasso Simone).

Ritornati alla Sella tra i Due Sassi, si riprende la mulattiera con segnavia 117, che scende verso nord varcando una recinzione. Seguendo la mulattiera, oppure un sentiero che taglia parallelo ad essa poco più in alto, si giunge comunque su un panoramico costone al limitare del bosco. Seguendolo ora in dolce discesa ci si ricongiunge in breve al percorso dell’andata e si ritorna a Case Barboni.

Il Simoncello visto dal Sasso Simone
Il Simoncello visto dal Sasso Simone (14 luglio 2018)
Affacciandosi sulla parete sud del Sasso Simone
Affacciandosi sulla parete sud del Sasso Simone (14 luglio 2018)
Gli ultimi passaggi verso la vetta del Simoncello
Gli ultimi passaggi verso la vetta del Simoncello (14 luglio 2018)

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