Caprauna – Colle San Bartolomeo d’Ormea – Monte Dubasso

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 600 m circa
Tempo: 1.45 – 2.15 ore
Ultima ricognizione: Novembre 2016

Seguendo un’antica mulattiera in parte abbandonata, si contornano le pendici del Monte Pesáuto per raggiungere l’ampia sella del Colle San Bartolomeo d’Ormea, da cui si sale in breve alla panoramica cima del Monte Dubasso. Volendo percorrere l’itinerario in discesa, bisogna prestare parecchia attenzione: l’imbocco del sentiero per Caprauna dal Colle San Bartolomeo d’Ormea non è per niente evidente.

Accesso

a) Dal casello di Albenga si seguono le indicazioni per Garessio, entrando in Val Neva. Giunti a Martinetto si lascia la strada principale per svoltare a sinistra in Val Pennaváira. Superati Nasino e Alto si giunge a Caprauna.
b) Dal casello autostradale di Ceva si risale la Val Tánaro, superando Garessio e Ormea. A Cantarana si imbocca a sinistra la diramazione per il Passo di Prale e il Colle di Caprauna, quindi si svalica e si scende a Caprauna (949 m).

Itinerario

Dalla piazza principale del paese, dove si trovano la chiesa e il capolinea della corriera, si sale a destra su asfalto riportandosi sulla strada principale, quindi si imbocca a sinistra una stradina che passa accanto all’antica Cappella di San Bernardo e ad una fonte. Si sale a destra lungo una scalinata (segnavia A49), si riattraversa la strada principale e si imbocca una buona mulattiera che sale con qualche curva. Giunti ad un pilone sacro (quota 1010 circa) si lascia a sinistra il segnavia A49, che sale verso il Rifugio Pian dell’Arma, per svoltare a destra in un castagneto.
Con due tornanti si sale ad un altro bivio, dove si trascura il sentiero per la Madonna Guarnieri e la Colla Bassa per continuare a destra. L’antica mulattiera, a tratti lievemente infrascata, sale tra boscaglia e terrazze abbandonate, quindi si congiunge con una traccia più evidente e piega a destra, passando alla base di una fascia rocciosa. Attraversato un rio, la traccia si biforca di nuovo; si va a destra lungo la diramazione non segnalata dai cartelli escursionistici, che scavalca subito un piccolo contrafforte roccioso (Passo dei Sii; 1152 m) e guada un altro rio su un antico ponticello in pietra.
Con alcuni ripidi tornanti si supera un’altro tratto scosceso di versante, quindi si taglia a destra, iniziando a contornare l’ampio versante meridionale del Monte Pesàuto; in questo tratto si hanno bei panorami sulla conca di Caprauna e su tutta la Val Pennaváira. Dopo alcuni brevi saliscendi, il sentiero riprende ad innalzarsi dolcemente in diagonale, costeggiando una parete rocciosa allungata. Si sbuca infine nell’ampia conca erbosa che precede il Colle San Bartolomeo d’Ormea, dove il sentiero tende a perdersi; trascurando una traccia più marcata che taglia dritta verso est, si piega a sinistra e, senza sentiero, si attraversa la conca. Passati accanto ad un rudere e ad una vasca di raccolta dell’acqua, si sale in breve al Colle San Bartolomeo d’Ormea (1446 m), dove transita l’Alta Via dei Monti Liguri.

Sull’ampia sella, un tempo valico molto frequentato, sorgeva la chiesetta dedicata al santo, di cui oggi però restano solo poche rovine. Da qui il panorama inizia ad aprirsi sulla Val Tànaro, con il Monte Antoroto in bell’evidenza.

La si segue verso destra, tenendosi nei pressi dell’ampio spartiacque principale, che sul versante sud è erboso, mentre sul lato nord è coperto da un bosco di abeti. Quando l’AVML piega a sinistra la si abbandona per proseguire dritti lungo lo spartiacque principale (segnavia: pallini rossi). Il comodo sentiero sale dolcemente tra erba e rocce e raggiunge in breve l’ampia vetta del Monte Dubasso (1545 m).

Edicola sacra nei pressi di Caprauna
Edicola sacra nei pressi di Caprauna (19 novembre 2016)
Dalla vetta del Dubasso: il Monte Galero emerge dalle nuvole
Dalla vetta del Dubasso: il Monte Galero emerge dalle nuvole (19 novembre 2016)

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