Capanne di Careggine – Foce delle Capanne – Penna di Sumbra

Caratteristiche

Difficoltà: E/EE
Dislivello in salita: 1020 m circa
Dislivello in discesa: 40 m circa
Tempo: 3 – 3.30 ore
Ultima ricognizione: Agosto 2023

È il percorso più frequentato per salire sulla Penna di Sumbra: è più faticoso e con più dislivello rispetto all’escursione da Vianova, ma è di accesso più comodo per chi viene dalla costa. Una salita piuttosto ripida guida fino al Colle delle Capanne, situato sulla cresta est della Penna di Sumbra. Da qui si segue la cresta, prima all’interno di una bellissima faggeta, poi per prati e rocce, con spettacolari viste sull’impressionante parete sud della montagna.

Accesso

a) Si esce al casello autostradale di Massa e ci si porta verso il centro città, da cui si seguono le indicazioni per Antona e per il Rifugio Città di Massa. Si imbocca quindi via Bassa Tambura, poi si gira a destra lungo la ripida strada per Antona, che si immette in una strada più importante. Si svolta bruscamente a sinistra e si sale superando Antona, il Rifugio Città di Massa e la galleria del Passo del Vestito. La strada scende per la valle della Túrrite Secca superando Arni e Campagrina. Si svolta poi a sinistra per Capanne di Caréggine.
b) Usciti dall’autostrada al casello di Versilia, si seguono le indicazioni per Seravezza, poi si continua lungo la strada principale alla volta di Terrinca e della galleria del Cipollaio. Entrati nella valle della Túrrite Secca, si scende a destra verso Isola Santa ma, prima di giungervi, si svolta a sinistra per Capanne di Caréggine (781 m).

Si tratta di un insediamento di origini pastorali, situato sul boscoso versante sud del Monte Grotti, a picco sulla valle della Túrrite Secca. Si compone di più agglomerati di case disposti a diverse quote.

Itinerario

Si imbocca l’ampia scalinata con segnavia CAI 145, che passa accanto al ristorante “la Ceragetta”, piega a destra ed entra nel bosco. Percorso un breve tratto di sentiero, si attraversa un cancello e si sbuca su una stradina che, verso sinistra, guida alla chiesetta di San Giacomo (851 m), situata su un costone.

L’edificio religioso venne realizzato nel 1683 come Oratorio di San Pellegrino. La parrocchia di San Giacomo (o Jacopo) a quei tempi era situata nel sottostante paese di Isola Santa. Circa un secolo e mezzo più tardi, dopo notevoli contrasti con Isola Santa, gli abitanti di Capanne riuscirono a trasformare il loro oratorio in chiesa parrocchiale, trasferendovi anche il Santo patrono.

Si gira a destra e si percorre una ripida stradina cementata che porta al nucleo abitato più elevato di Capanne (873 m). Da qui si prosegue a sinistra lungo una comoda pista che entra nel castagneto. Giunti nei pressi di una cabina dell’acquedotto, si svolta a destra su un largo sentiero che taglia quasi in piano, poi effettua un ampio tornante ed inizia a salire. Si prende quota nel bosco, incontrando alcuni ruderi, fino ad un’altra costruzione in cemento dell’acquedotto, dove si svolta a sinistra su una mulattiera più stretta. Salendo, compaiono maestosi esemplari secolari di faggio, anche se il bosco rimane a prevalenza di castagno.
Più in alto, il sentiero taglia verso sinistra, con alcuni saliscendi, fino ad una zona aperta. Si perdono alcuni metri di quota lungo la massima pendenza, poi si piega a destra, attraversando un ripido valloncello dove il sentiero è ridotto a traccia. Con una breve salita tra gli alberi, si giunge all’imbocco di una caratteristica spaccatura verticale tra le rocce (la Crepa; quota 1130 circa). Si percorre la spaccatura, dal fondo pianeggiante, che obbliga a procedere in fila indiana, poi si scende con attenzione alla base di una parete rocciosa. Il sentierino attraversa uno scosceso avvallamento boscoso, poi inizia a salire con ripidi tornanti tra radure, macchie di alberi e ruderi. Il sentierino, spesso invaso dall’erba alta, è poco evidente, quindi bisogna fare molta attenzione ai segnavia. Usciti dal bosco, si raggiungono gli edifici principali, ormai diroccati, dei Capannelli di Caréggine (1218 m).
Si prosegue lungo una vecchia mulattiera invasa da erba e arbusti (è ancora evidente il muretto a secco che la delimita), che si innalza in diagonale alla base di una parete rocciosa, poi si addentra in una vallecola. Giunti poco sotto ad una balza, si attraversa il valloncello e si taglia in diagonale in ambiente aperto. Entrati in un bosco di faggi, si effettuano alcune svolte, poi si piega a destra quasi in piano. Traversando tra gli arbusti con bellissima vista sulle Pánie e sul Monte Corchia, si guadagna il Colle delle Capanne (1451 m). Qui si incontra la strada sterrata che sale dalla Maestà del Tribbio.
Si segue la stradina forestale verso sinistra per alcune decine di metri, poi si devia a destra sul sentiero segnalato, che si innalza dolcemente in una bellissima faggeta. Si procede nei pressi dello spartiacque tra la Túrrite Secca e il Torrente Edron, spesso spostandosi sul versante nord. Con alcune svolte si ritorna nei pressi dello spartiacque, poi si guadagna una selletta (1560 m circa) da cui compare l’impressionante parete sud della Penna di Sumbra.

Da qui è possibile raggiungere la cima della Penna di Sumbra seguendo fedelmente la cresta est. La cresta non presenta particolari difficoltà se non alcuni tratti molto esposti ed un breve passaggio su roccia in discesa nel finale.

Seguendo i segnavia, si ritorna sul versante nord e si attraversa un ultimo lembo di bosco. Si scende per rocce modellate dal carsismo (passaggio malagevole), mentre il panorama si apre sul Lago di Vagli e sulla Garfagnana. Si percorre una cengia quasi pianeggiante, quindi si giunge presso un faggio isolato poco sotto al filo di cresta. I segnavia riportano a destra per aggirare il dosso successivo, poi rimontano un’ampia e ripida rampa erbosa alla base delle rocce.
Si giunge quindi presso un’aerea sella (1661 m) affacciata a strapiombo sulla parete sud della montagna. Il sentiero prosegue lungo il crinale, all’inizio abbastanza ripido, poi ampio ed erboso. Lasciati a sinistra i segnavia, che conducono verso l’imbocco della via ferrata “Malfatti”, si risale l’ultimo tratto di sentiero che porta alla croce di vetta della Penna di Sumbra (1769 m).

La chiesetta di San Giacomo a Capanne di Caréggine
La chiesetta di San Giacomo a Capanne di Caréggine (6 agosto 2023)
La caratteristica spaccatura lungo il sentiero di salita
La caratteristica spaccatura lungo il sentiero di salita (6 agosto 2023)
Uno dei Capannelli di Caréggine
Uno dei Capannelli di Caréggine (6 agosto 2023)
La Pánia Secca e la Pánia della Croce viste dalla cresta della Penna di Sumbra
La Pánia Secca e la Pánia della Croce viste dalla cresta della Penna di Sumbra (6 agosto 2023)
La grandiosa parete sud della Penna di Sumbra
La grandiosa parete sud della Penna di Sumbra (6 agosto 2023)
Il dolce crinale erboso verso la cima
Il dolce crinale erboso verso la cima (6 agosto 2023)
Panorama dalla vetta verso i monti Sella, Tambura e Pisanino
Panorama dalla vetta verso i monti Sella, Tambura e Pisanino (6 agosto 2023)

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