Cadelmonte – il Groppo – Pietra di Corvo – Cadelmonte

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 350 m circa
Tempo: 2.30 – 3 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Novembre 2021

Escursione breve e riposante tra folti boschi e curiosi roccioni ofiolitici da cui si osservano vasti panorami.

Accesso

a) Dal casello di Voghera si raggiunge la città, da cui si va a Rivanazzano. Si prende a sinistra per Varzi imboccando la SS461, quindi si risale tutta la valle Stáffora fino al Passo del Pénice. Si scende in direzione di Bobbio, poi si gira a sinistra per Cadelmonte.
b) Dal casello di Genova Est si imbocca la SS45, che risale la val Bisagno, poi supera Torriglia e si immette in val Trebbia. Si scende lungo questa valle fino a Bobbio, dove si gira a sinistra in direzione del Passo del Pénice. Infine, si devia a destra per Cadelmonte.
c) Da Piacenza si imbocca la SS45 risalendo la val Trebbia fino a Bobbio. Si gira a destra in direzione il Passo del Penice, poi si devia ancora a destra per Cadelmonte (844 m).

Itinerario

Seguendo il segnavia CAI 147, si continua a piedi lungo la strada asfaltata in direzione di Cicogni (nord). Dopo circa 400 m, il segnavia abbandona l’asfalto e porta a sinistra lungo una carrareccia che sale in diagonale. Ad un bivio si va a destra, contornando a monte un capannone. Al secondo bivio si va ancora a destra in piano, al limite tra il bosco di latifoglie e ampi prati, con bei panorami sulla bassa Val Trebbia. Passati poco sopra ad un laghetto artificiale, si entra nel bosco e si inizia a salire più decisamente. Dopo alcune decine di metri si raggiunge un ripiano dove si trova un bivio poco evidente (quota 940 circa). Si abbandona la pista principale, che si seguirà in discesa, per imboccare a sinistra un sentierino poco marcato (ometto di pietre e freccia rossa), che sale ripido verso i dirupi del Groppo. Raggiunta la base della parete, la si costeggia verso sinistra; in breve si entra in un suggestivo corridoio compreso tra il Groppo e due torrioni staccati.

Le pareti del Groppo e dei due torrioni adiacenti sono state attrezzate per l’arrampicata, con più di venti vie di difficoltà tra il 4c e il 7c, elencate da un cartello in loco.

Si effettua una breve discesa, poi, lasciando a sinistra altri suggestivi roccioni, si prosegue costeggiando la parete. In breve si trova un bivio: la diramazione di destra esce dal bosco, sale con due tornanti scavati nella roccia e sbuca sull’altopiano sommitale del Groppo​ (999 m).

Si tratta di un curioso rilievo roccioso che emerge da un dolcissimo versante coperto dal bosco. È circondato su tutti i lati da pareti rocciose, alte alcune decine di metri. La cima, invece, è un vasto pianoro erboso, inclinato verso sud-est. Come i vicini monti Pan Perduto e Pietra di Corvo, anche il Groppo è frequentato dall’uomo fin da tempi antichissimi: era sede di un insediamento già nel Neolitico, circa 7000 anni fa. In base ai ritrovamenti archeologici questo insediamento sarebbe sopravvissuto fino all’epoca della conquista di questi territori da parte dei Romani.
Dalla vetta del Groppo si osserva un bel panorama circolare, comprendente la bassa e media Val Trebbia e le montagne circostanti.

Si ritorna alla base del Groppo e si riprende il sentiero che ne costeggia la parete verso destra. In breve si raggiunge l’ampio ripiano a monte (978 m), dove il sentiero si biforca di nuovo. Si imbocca la diramazione di sinistra, che sale dolcemente nel bosco fino ad un ripiano dove si trovano alcuni alberi caduti. Li si aggira sulla sinistra, poi si abbandona la pista principale per piegare a destra; in pochi passi si riprende il sentiero segnalato, il cui imbocco era nascosto dai tronchi caduti. Proseguendo in dolce salita nel bosco, si raggiunge l’ampia traccia pianeggiante della Via degli Abati. La si segue verso destra, tagliando con dolci saliscendi nel bosco. Giunti sullo spartiacque tra Trebbia e Tidone (quota 1035), si incontra il sentiero con segnavia 101, proveniente dal Passo dei Sassi Neri. Si gira a destra e si scende dolcemente lungo l’ampio crinale fino al Passo di Pan Perduto (1018 m), importante crocevia di sentieri.

Da qui è consigliabile la breve deviazione al Monte Pan Perduto. Si imbocca dritti un’ampio sentiero rovinato dall’erosione che risale un pendio con radi arbusti. Scavalcata una gobba erbosa, si taglia verso sinistra per aggirare alcuni roccioni, poi si gira a destra e si sbuca in vetta al Monte Pan Perduto (1064 m). Si tratta di una piccola montagna ofiolitica dalla forma più o meno piramidale. La vetta è completamente circondata da un’evidente scavo, probabilmente resto di un castelliere ligure di epoca preromana (M. Vianelli, Rivista della Montagna n. 124, pag. 67).

Si imbocca sulla sinistra la carrareccia che taglia in piano (segnavia 101), aggirando ad ovest il Monte Pan Perduto. Con alcuni tornanti, si sale al Passo di Pietra Corva (1035 m); qui si abbandona il sentiero segnalato e si svolta a sinistra lungo una diramazione che rimonta uno spallone boscoso. Giunti alla base delle rocce della Pietra di Corvo il sentiero piega a sinistra e ne taglia il versante meridionale con percorso aereo. In ultimo si svolta a destra e, per facili gradini rocciosi, si raggiunge l’aerea cornice di vetta della Pietra di Corvo (1078 m; 1.15 – 1.30 ore da Cadelmonte).

Ritornati al Passo di Pan Perduto, si imbocca a sinistra (est) il sentiero con segnavia 147, che si abbassa nel bosco. Attraversata una zona diradata dove il sentiero è un po’ disturbato dalle frasche e rovinato dall’erosione, si gira a sinistra e si sale brevemente fino ad una spalla. Qui si incontra una traccia più ampia e la si segue verso destra in discesa. A quota 942 si confluisce in una carrareccia che va seguita ancora verso destra. La comoda pista taglia con brevi saliscendi nel bosco, attraversando alcuni piccoli rii. Ad un bivio si va a destra, salendo brevemente tra due dossi di erba e rocce; rientrati nel bosco, si giunge alle pendici orientali del Groppo. Si lascia a destra una prima diramazione per il Groppo, poi si raggiunge il bivio di quota 940 circa già incontrato all’andata. Da qui, seguendo il percorso già noto, si ritorna a Cadelmonte.

Un laghetto artificiale nei pressi di Cadelmonte; sullo sfondo spunta il Groppo
Un laghetto artificiale nei pressi di Cadelmonte; sullo sfondo spunta il Groppo (21 novembre 2021)
La parete del Groppo e un pinnacolo staccato
La parete del Groppo e un pinnacolo staccato (21 novembre 2021)
Il pianoro sommitale del Groppo e la bassa Val Trebbia
Il pianoro sommitale del Groppo e la bassa Val Trebbia (21 novembre 2021)
Ritornando a Cadelmonte
Ritornando a Cadelmonte (21 novembre 2021)

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