Busalla – Passo della Bocchetta – Monte Leco

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 760 m circa
Dislivello in discesa: 50 m circa
Tempo: 3.15 – 3.45 ore
Ultima ricognizione: Giugno 2014

Percorso piuttosto lungo ma poco faticoso, che permette di raggiungere il Monte Leco direttamente dalla Valle Scrivia. La prima parte si svolge tra boschetti, radure e case isolate, su una dolce dorsale collinosa. Incontrata l’Alta Via dei Monti Liguri nei pressi del Bric Montaldo, si continua per stradette sterrate fino alla cima del Monte Leco.

Accesso

a) In automobile, si esce al casello autostradale di Busalla, e si parcheggia in uno dei numerosi parcheggi presso il centro del paese. È possibile anche raggiungere in automobile il cimitero di Busalla e parcheggiare lì, abbreviando leggermente il percorso.
b) In treno fino alla stazione ferroviaria di Busalla (362 m).

Itinerario

Dalla stazione ferroviaria, si segue la strada principale (via Vittorio Veneto) in direzione di Genova. Dopo circa 300 metri, sul lato destro della strada (ovest) si trova l’imbocco di via Giuseppe Levrero, con indicazioni per il cimitero. Qui ha inizio il segnavia “due X gialle”, che andrà seguito fino alla cima del Monte Leco. Si segue la stretta stradina che sale ripidamente, guidando in breve al cimitero di Busalla e al piccolo parcheggio posto subito a monte (quota 411). Si piega a sinistra, sempre lungo la rotabile, salendo tra orti e case isolate, poi costeggiando la recinzione di una stazione del metanodotto. La stradina rimonta quindi un panoramico costone, fino ad un’ultima casa dove l’asfalto termina (quota 477).

Da qui si ha un bel panorama sul Monte Leco e sulla valle del Rio Busalletta, in cui è ben visibile la diga omonima.

Si continua dritti su una carrareccia, che contorna il dosso su cui è posta Cappella della Madonna del Buonconsiglio; ritornati sul crinale, lo si segue per alcune centinaia di metri in comune con la pista del metanodotto. La traccia segnalata si sposta sul versante meridionale per contornare un’elevazione boscosa, poi scende brevemente per portarsi ad una selletta attraversata da una stradina asfaltata (località Case Scaglione; 516 m).

Seguendo la stradina asfaltata verso destra per circa 1 km si può scendere alla diga del Lago della Busalletta, uno dei maggiori bacini artificiali della provincia di Genova. La diga, a gravità massiccia, alta 50 metri, venne costruita tra il 1970 e il 1975; il bacino artificiale risultante ha una capacità massima di 4,5 milioni di mc d’acqua. Viene utilizzato per le forniture idriche dei comuni di Busalla e di Genova.

Si attraversa la stradina asfaltata e si prosegue per qualche metro lungo la pista del metanodotto. Subito oltre si piega a sinistra, costeggiando a monte le Case Scaglione e poi salendo dolcemente nel bosco. Ad un bivio si lascia a sinistra una diramazione segnalata con tre pallini gialli; si piega a destra e si sale brevemente per scavalcare un contrafforte del sovrastante Bric Montaldo. Con una breve discesa ci si porta sullo spartiacque principale appenninico, dove si incontra l’Alta Via dei Monti Liguri (quota 592).
La si segue verso destra e, dopo un tratto quasi orizzontale, si trova un bivio; si lascia a sinistra un sentiero per Cascinetta e Fumeri e si continua sull’AV che aggira un dosso sul versante padano. Ritornati sullo spartiacque, si trascura a sinistra un’altra diramazione per Paveto si prosegue in dolce salita. La pista sterrata si riporta sul versante padano, prendendo quota con un lunghissimo tornante; sorpassata una neviera, un tratto quasi pianeggiante guida al crocevia del Cian de Reste (791 m).

Qui si incontra la sterrata con i segnavia del Sentiero Europeo E1, proveniente da Fraconalto. Sulla sinistra, un’altra diramazione segnalata scende verso Paveto.

Si prosegue dritti lungo la pista dell’AV, che contorna a meridione un dosso sormontato da un ripetitore. Si incontra il segnavia “T rossa” proveniente da Pietralavezzara e si inizia a scendere: passati a monte di un’area picnic con “panchina gigante”, si giunge al Passo della Bocchetta (777 m).

È una sella poco marcata posta sullo spartiacque principale dell’Appennino Ligure, tra il Monte Leco e le varie gobbe del Monte Poggio. È stato il passaggio principale della viabilità tra Genova e la Pianura Padana fino al 1823, anno in cui venne aperta la strada del Passo dei Giovi. Oggi il passo è famoso per via del ciclismo: la classica del “Giro dell’Appennino” passa dalla Bocchetta e dal vicino valico di Castagnola. Sempre parlando di ciclismo, nei pressi del passo c’è un piccolo monumento dedicato a Fausto Coppi. Il toponimo “bocchetta”, come il simile “bocca”, sta a indicare appunto un valico.

Attraversata la strada asfaltata, si imbocca una stradina lastricata che sale prima nel prato, poi tra gli alberi, offrendo viste sul vicino Monte Leco. Giunti ai piedi di un gigantesco ripetitore (quota 921), si lascia a sinistra l’AVML che taglia sul versante marittimo per proseguire lungo la stradina. Ci si sposta sul versante padano, coperto da piccoli alberi, e si sale con lunghi tornanti fino alla vetta del Monte Leco (1073 m).

In alternativa, dal ripetitore di quota 921, è possibile arrivare al Monte Leco seguendo le tracce che si inerpicano direttamente per il suo erboso contrafforte sud-est. Si tratta di una variante un po’ più faticosa ma ben più breve.

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