Bramois – Gorges de la Borgne – Vex – Bramois
Caratteristiche
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 550 m circa
Tempo: 3 – 4 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Giugno 2024
Il tratto terminale della Val d’Hérens, prima dello sbocco nella vallata del Rodano in corrispondenza di Bramois, è caratterizzato da una lunga e profonda gola, scavata in rocce quarzitiche e dolomitiche. Visto che le strade asfaltate passano più in alto, il fondo della gola è molto selvaggio, ed è percorso solamente da alcuni sentieri. Il percorso ad anello qui proposto, con partenza e arrivo a Bramois, è formato da tre parti: nella prima si risale la gola, con alcuni tratti un po’ impervi; si devia poi a destra per salire al paese di Vex, situato su un panoramico spallone; infine, si scende per un ripido sentiero a tornanti per tornare al punto di partenza.
Accesso
Si esce dall’autostrada a Sion Est, quindi si seguono le indicazioni per Bramois e Val d’Hérens. Si gira quindi a sinistra e si entra in Bramois (512 m).
Frazione del comune di Sion, la cittadina di Bramois sorge nel punto in cui il fiume Borgne sbuca dalla Val d’Hérens per entrare nell’ampio fondovalle del Rodano. Il villaggio è di origini antichissime, probabilmente già presente nel V secolo. Dal 1500 fino al secolo scorso, nei pressi si svolgevano diverse attività estrattive, per ricavare calce, rame e carbone.
Itinerario
Il percorso ha inizio poco a est del Pont de Bramois, in corrispondenza di una cappella. A fianco, si imbocca Rue de la Manufacture, che taglia in piano tra le case verso sud-est. Appena usciti dal paese, ad un bivio, si imbocca a destra Chemin du Stand, uno stradello asfaltato che prosegue in piano avvicinandosi al fiume Borgne. Più avanti la stradina diventa sterrata e si addentra nella parte iniziale delle Gorges della Borgne; sulla destra, un torrione quarzitico è sormontato da una croce ben visibile.
Si entra nel bosco e si riceve da sinistra un percorso segnalato. Circa 150 metri più avanti, si lascia a destra lo stradello e si prosegue a sinistra su sentiero. Si passa poco sopra ad una diga di laminazione, poi si prosegue con brevi saliscendi nella folta vegetazione, che a tratti lascia vedere le pareti rocciose sovrastanti. Doppiato un costone, si supera un breve tratto franato attrezzato con catena. Il sentiero, a tratti un po’ malagevole, supera un altro costone, quindi traversa in piano con altri passaggi un po’ esposti. Si scende quindi al fiume e lo si attraversa su un ponte in legno (quota 560 circa).
Passati sulla sponda sinistra idrografica, si piega a sinistra e in breve si giunge ad un bivio sotto ad una balza rocciosa. Si piega a destra salendo qualche metro, quindi si ritorna a sinistra su una cengia rocciosa dove si trova una Madonnina. Percorsa la cengia, si attraversa una spaccatura rocciosa su una breve passerella, quindi si entra nel valloncello percorso dal Torrent du Croux. Per mezzo di una scalinata di legno, si rimonta il ripido valloncello per alcune decine di metri, quindi si esce a destra. Il sentiero monta su un costone boscoso e lo risale con alcune svolte fino ad un bivio con paline (quota 660 circa).
Seguendo la diramazione di destra si può salire direttamente al paese di Vex. Qui di seguito si propone invece di percorrere un altro tratto della gola prima di cominciare a salire.
Si gira a sinistra sul sentiero che taglia a mezza costa con brevi saliscendi. Guadato il Torrent du Croux, si attraversa un versante ripidissimo, coperto dagli alberi; i tratti più scoscesi sono protetti a valle da ringhiere di legno. Si costeggia una balza rocciosa in cui si apre una piccola grotta, quindi si attraversa un ripido impluvio; ogni tanto si aprono belle viste sulle gorge sottostanti. Passati alla base di un’altra parete rocciosa, si doppia un costone e si esce dalla parte inferiore delle gorge.
Davanti a noi, la valle si amplia: il versante sinistro idrografico diventa più dolce, mentre quello destro continua ad essere caratterizzato da imponenti pareti rocciosa. Su questo versante si nota anche un’alta cascata. Sullo sfondo compare l’ampio rilievo della Pointe de Mandelon.
Il sentiero scende ripido per alcune decine di metri, poi taglia in piano fino ad un bivio (località Plan du Moulin; 629 m).
Proseguendo a sinistra, si può attraversare l’ultima parte delle Gorges de la Borgne. Poco oltre, si può decidere se deviare a destra per ritornare a Vex, oppure proseguire dritti alla volta di Combioule ed Euseigne.
Si piega a destra e si imbocca una stradina sterrata che sale con regolari tornanti nella boscaglia. Attraversato un cancello, la stradina attraversa alcune vigne e giunge su un costoncino. Qui si biforca: si imbocca a sinistra una diramazione dal fondo piastrellato, che sale piuttosto ripida. Si passa attraverso un secondo cancello, dopo il quale la strada ritorna sterrata. A quota 820 si interseca una stradina asfaltata; si prosegue dritti lungo un sentiero inerbito che attraversa una zona di pascolo, quindi si incontra un’altra rotabile asfaltata (quota 843).
La si segue per pochi metri verso sinistra, quindi si imbocca, sul lato monte, una bella mulattiera che sale in diagonale. Attraversato un boschetto, la mulattiera si trasforma in stradina asfaltata, e incontra le prime villette al di sotto del paese di Vex. Ad un crocevia si va a sinistra (Chemin des Moulins), tagliando in salita tra villette sparse, in direzione del ben visibile centro storico. Attraversata una strada, si imbocca dritti e poi subito a destra una piccola diramazione chiusa al traffico (Fond Villa), che si addentra nel centro di Vex. Ad un bivio si va a sinistra e, in breve, si sbuca sulla strada principale (939 m) che collega Sion ad Evolène.
Il villaggio di Vex, sede comunale, è situato su un’ampia spalla ondulata, a tratti pianeggiante, modellata dall’azione glaciale. Probabilmente il sito era già frequentato nel Neolitico. Poco a sud del paese, in corrispondenza di un promontorio pianeggiante, si trovava un castello di proprietà dei Tavelli, famiglia nobile della Savoia. Il castello è completamente scomparso; rimane la Tour de Tavelli, che era stata costruita a difesa dell’entrata del castello stesso.
Si segue la strada verso destra in leggera discesa, uscendo presto dal centro storico del paese. La rotabile effettua una curva verso destra: poco dopo, presso le prime strisce pedonali, la si attraversa e si imbocca una diramazione sul lato monte. Questa strada secondaria taglia in dolcissima discesa, parallelamente alla sottostante strada principale. In pochi minuti si giunge alla bella chiesetta di St-Sylve (910 m).
La chiesetta è situata poco a nord di Vex, in bella posizione panoramica. Ha origini molto antiche, probabilmente risalenti al XI secolo, anche se ha subito varie modifiche nei secoli successivi.
Proseguendo oltre la chiesa, tra villette sparse, si giunge ad un bivio. Si scende a destra ed in breve si giunge ad un bacino artificiale, che raccoglie le acque provenienti dalla diga della Grande Dixence e le convoglia in una condotta forzata verso la centrale elettrica di Bramois. Costeggiato il bacino, si lascia a sinistra la stradina di accesso ad una villetta, quindi si devia a sinistra lungo uno stradello sterrato in discesa. Si contorna a monte un edificio di servizio alla condotta forzata, quindi si prosegue lungo un sentierino inerbito che passa a destra della condotta stessa. Una breve discesa porta nuovamente sulla strada principale che sale da Sion a Vex (quota 865).
Si sale lungo la strada asfaltata per alcune decine di metri, quindi la si attraversa (pericoloso!) e, sull’altro lato, si imbocca una sterrata che passa accanto ad una croce. L’ampia traccia entra nel bosco e scende decisa; affiancata nuovamente la condotta forzata, si trova un bivio (quota 800 circa).
Proseguendo lungo la pista principale, si può comunque tornare a Bramois, anche se il percorso è poco interessante: interseca più volte la strada asfaltata, che è piuttosto trafficata.
Si piega a destra, lungo un sentiero che si abbassa velocemente nel bosco in direzione delle sottostanti Gorges de la Borgne. Per un centinaio di metri si segue un ripido costone in parte erboso, che offre un bel panorama sulle gole, poi si taglia a destra e si attraversa un impluvio. Il sentiero si innesta poi sul costone adiacente, che offre altri scorci panoramici. Si gira poi a destra e ci si abbassa in un ripido vallone boscoso, con numerose svolte. Giunti quasi sul fondovalle, a poca distanza dalla Borgne, si confluisce in un sentiero pianeggiante (quota 530 circa).
Girando a sinistra, si segue il comodo sentiero, attraversando anche due brevi gallerie scavate nella roccia. Giunti nei pressi della grande centrale elettrica di Bramois, si scende sulla destra, costeggiandone la recinzione. Si attraversa quindi il fiume sulla passerella metallica percorsa dalla condotta forzata. Sulla sponda opposta si sale brevemente e ci si ricongiunge con la stradina pianeggiante seguita all’andata. Si gira a sinistra e si ritorna in breve a Bramois.






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