Alpage de Bouzerou – Ar du Tsan – Col de Cou – Mont Noble – le Chiesso – Alpage de Bouzerou
Caratteristiche
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 1100 m circa
Tempo: 5.30 – 6.20 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Ottobre 2023
Percorso ad anello di ampio respiro, che effettua un periplo intorno al Mont Noble, permettendo anche di raggiungerne la vetta. La prima parte dell’itinerario, tra Bouzerou e l’Ar du Tsan, è molto suggestiva ma un po’ impervia. Il sentiero diventa poi più comodo e conduce al Col du Cou e al Mont Noble. Infine, si scende per il versante nord della montagna, caratterizzato dagli impianti di risalita che provengono da Nax.
Accesso
Usciti dall’autostrada a Sion Est, si seguono le indicazioni per la Val d’Hérens, poi, invece che proseguire per la valle, si gira a sinistra per Bramois. Giunti sull’altro lato del paese, si sale a destra seguendo le indicazioni per Nax ed St-Martin. Dopo alcuni tornanti, si svolta ancora a sinistra per giungere a Nax. Scesi nel centro del paese, si imbocca a destra la strada con indicazioni per Télé Mont-Noble. Giunti nei pressi della stazione sciistica, la strada effettua alcuni tornanti: al terzo tornante si imbocca a sinistra la diramazione per l’Alpage de Bouzerou. Dopo circa 2,2 km (di cui circa la metà su sterrato) la strada inizia a scendere e sbuca nell’ampia radura dell’Alpage de Bouzerou (1710 m), dove si parcheggia.
Il vero e proprio alpeggio si trova alcune centinaia di metri più avanti. All’inizio della radura, poco più in basso della strada, si trova invece un rifugio di proprietà dello Ski Club di Grône, dotato di 36 posti letto. Ulteriori informazioni a questo link.
Itinerario
Ci si dirige verso un piccolo edificio situato a monte della strada sterrata principale. Alle spalle dell’edificio, si piega decisamente a destra e si imbocca il sentiero con indicazioni per Zornive e l’Ar du Tsan. Il sentiero rimonta il versante sovrastante con ampi tornanti, tra prati coperti da arbusti di mirtillo e radi larici. Si lascia a destra una carrareccia, poi si guadagna un ripiano dove si trova una fonte con abbeveratoi. In breve si raggiunge un baitello in legno (quota 1837), dove si lascia a destra una diramazione. Il sentiero prosegue in diagonale verso sud-est, attraversa un piccolo lembo di bosco e giunge in una radura dove si trova un altro bivio (località la Gouille; 1870 m).
Si va a sinistra su un sentiero che passa accanto ad una pozza temporanea e poi entra nel bosco di conifere. Man mano che si prosegue la pendenza aumenta, fino ad una spalla (quota 1952) dove la traccia si biforca. Continuando a destra, si doppia un contrafforte e si entra nella Val de Réchy. Il sentierino taglia a mezzacosta nel bosco, alternando tratti quasi pianeggianti a ripide salite. Si riceve da sinistra un sentiero proveniente da Artillon, quindi si prosegue in ripida salita tra boschetti, radure e rocce affioranti; in questo tratto il sentiero è piuttosto malagevole e impervio.
Ad un certo punto si piega a destra e si sale lungo la massima pendenza per alcune decine di metri, poi si ritorna a sinistra con un tratto leggermente esposto. Passati sotto una balza rocciosa, si scavalca un costone e si sbuca in una comba al limite superiore del bosco, ai piedi del roccioso versante nord-est del Mont Noble. Si risale brevemente la comba, quindi si giunge ad un bivio (quota 2238).
Girando a sinistra, si percorre un lunghissimo traverso a saliscendi sul fianco sinistro idrografico della Val de Réchy, dirigendosi verso la ben visibile bastionata rocciosa solcata dalla cascata del Pichioc. All’inizio si procede tra erba, massi e arbusti con brevi saliscendi, poi ci si abbassa più ripidamente per evitare alcune pareti rocciose. Una ripida risalita tra rocce e radi larici porta sulla soglia a monte della bastionata del Pichioc, all’ingresso della conca dell’Ar du Tsan (2183 m; 2.15-2.30 ore dall’Alpage de Bouzerou).
Si tratta di una vasta conca sospesa di origine glaciale, un tempo occupata da un lago che oggi è completamente interrato. Al suo posto, si trovano vaste praterie, zone a pascolo, aree di torbiera e zone paludose. La Rèche, che è il torrente principale del Vallon de Réchy, attraversa il pianoro con una lunga serie di piccoli meandri. A valle, la conca è sorretta da una grande bastionata rocciosa, alta quasi 200 metri, da cui la Rèche precipita formando la cascata del Pichioc.
Trascurando la passerella di legno che attraversa la Rèche, si piega a destra costeggiando la sponda nord-ovest dell’ampia conca umida. Dopo alcune decine di metri, il sentiero si innalza per il sovrastante pendio erboso, effettuando alcune svolte. Attraversato uno spallone erboso poco pendente, si attraversa un avvallamento e si giunge ad un bivio. Si gira a destra e si rimonta l’avvallamento ingombro di massi, quindi si sbuca in un’ampia conca prativa, dominata a sinistra dal roccioso Mont Gautier. Attraversata la conca si gira a destra e, con l’ultima breve salita, si guadagna il Col de Cou (2529 m).
Si tratta di una marcata sella erbosa, situata sullo spartiacque tra la Val de Réchy e la Val d’Hérens, a separare il Mont Gautier dal Mont Noble. Da qui il sentiero principale scende sul versante della Val d’Hérens, in direzione dell’Alpage de Mase e del paese omonimo. Se lo si segue fino al primo bivio (quota 2396) e poi si svolta a destra in salita, ci si ricongiunge con il percorso descritto di seguito, evitando la salita al Mont Noble.
Deviazione – Mont Gautier. Si gira a sinistra (sud), seguendo lo spartiacque percorso da tracce di sentiero. Si aggira a sinistra uno spuntone roccioso, poi si guadagna una piccola spalla erbosa ai piedi del versante terminale. Le tracce risalgono per ghiaie fino alla base delle rocce sommitali, quindi traversano a destra con un passaggio esposto. Subito oltre si gira a sinistra e, risalendo il ripido pendio, si guadagna la cresta sommitale della montagna, costituita da vari dossi di altezza simile. Girando a destra, si contorna un primo spuntone (a destra o a sinistra è indifferente) e si giunge alla base della rocciosa cima principale. La si aggira sulla destra, quindi si rimonta un canalino di rocce e ghiaie ritornando in cresta in corrispondenza della selletta successiva. Qui si piega a sinistra e, salendo per rocce facili, ma esposte e molto rotte (I+), si guadagna la vetta del Mont Gautier (2697 m), sormontata da un ometto di pietre (difficoltà: F; 25-30 minuti dal Col de Cou).
Dal Col de Cou si piega a destra, seguendo un sentierino poco evidente che rimonta l’ampio e maldefinito spartiacque erboso. Giunti all’inizio del dorso sommitale del Mont Noble, ci si innesta su una pista sterrata e la si segue verso sinistra. Si attraversa una pietraia, quindi si giunge all’arrivo di una seggiovia. Qui si gira a destra su un sentiero che sale in breve alla ben visibile cima del Mont Noble (2672 m; 1.15-1.30 ore dall’Ar du Tsan).
Si prosegue lungo l’ampio dorso sommitale fino alla grande croce posta alla sua estremità (bel panorama aereo su Sion). Qui il sentiero gira a sinistra, traversa per alcune decine di metri, poi si abbassa con numerose svolte. Scendendo in diagonale, si giunge all’inizio del contrafforte pianeggiante della Tête des Planards (quota 2448), dove si riceve da sinistra un sentiero segnalato. Si continua dritti, contornando a sud la Tête des Planards, quindi ci si innesta in una pista che ritorna sul crinale in corrispondenza di un impianto di risalita.
Poche decine di metri più avanti, in corrispondenza di un piccolo pannello, si abbandona la pista per deviare a destra. Il sentiero si abbassa nella conca sottostante, tra massi e arbusti, effettuando un ampio semicerchio verso destra. Ad un bivio si va ancora a destra: si passa sotto allo skilift, si attraversa il fondo ondulato della conca, quindi si giunge nei pressi del Chalet du Mont Noble (2244 m). Qui si incontra una pista e la si segue verso sinistra in discesa. Un tratto ripido tra lembi di bosco conduce alle baite di le Chiesso (2073 m).
Qui si trova la Buvette du Chiesso che, nei periodi di apertura, offre servizio di bar.
Proseguendo lungo la strada sterrata, in poche decine di metri si è ad un tornante. Qui si abbandona una rotabile per scendere a destra. In breve si è in una conca erbosa dove si trova una sorgente: proseguendo dritti nel prato, si scavalca una gobba e si incontra una carrareccia. La carrareccia scende in diagonale nel bosco verso nord-est, passando sotto ad una seggiovia. Usciti dal bosco, ci si innesta in una pista da sci e la si segue in ripida discesa per alcune decine di metri.
Trascurando una diramazione a sinistra, che porta alla sottostante stazione di la Zornive, si piega invece a destra (quota 1946). Si prende un sentiero che taglia a mezza costa, in piano o con brevi saliscendi nel bosco. Superata una radura dove sorgono alcune capanne, si lascia a sinistra una diramazione poco evidente. Più avanti, il sentiero inizia a scendere e riporta nella radura di la Gouille (1870 m), già incontrata all’andata. Si piega a sinistra e, seguendo il percorso già noto, si ritorna all’Alpage de Bouzerou (2-2.20 ore dal Mont Noble).
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