Bonassola – Montaretto – Reggimonti – Monte Guaitarola
Caratteristiche
Difficoltà: E
Dislivello in salita: Variante “a”: 810 m circa. Variante “b”: 750 m circa
Dislivello in discesa: Variante “a”: 80 m circa. Variante “b”: 0 m circa
Tempo: 2.30 – 2.50 ore
Ultima ricognizione: Febbraio 2022
Si tratta del percorso più logico per salire da Bonassola al Monte Guaitarola, la cima più alta della zona. Sono possibili due varianti: si può scavalcare il Monte Grumo, che sovrasta i paesi di Montaretto e Reggimonti, oppure lo si può aggirare con un percorso più lungo.
Accesso
a) In treno fino alla stazione ferroviaria di Bonassola.
b) In automobile, dal casello autostradale di Déiva Marina, si va in direzione di Lévanto. Superate le frazioni alte di Framura, si trova la deviazione che scende a Bonassola (9 m).
Itinerario
Dalla stazione ferroviaria di Bonassola ci si dirige verso il mare. In corrispondenza della chiesa di Santa Caterina di Alessandria si gira a destra: passando sul retro della chiesa, si imbocca il Sentiero Verdeazzurro, che segue un viottolo tra alti muri. Si gira a destra lungo una scalinata che porta su una strada asfaltata (via Roma). Si segue l’asfalto verso sinistra per un centinaio di metri, poi si imbocca a destra una diramazione cementata. Oltrepassate le ultime case, la stradina si innalza con due tornanti tra gli arbusti e giunge alla Sella di Carpeneggio (131 m).
Si trascurano i sentieri per il Salto della Lepre e Framura e si svolta a destra seguendo il segnavia 661. Dopo pochi metri si gira ancora a destra, su un sentiero che contorna a ovest il Monte Brino, tra arbusti e rocce affioranti con bellissimi panorami sul mare. Costeggiato un campo da calcio, si raggiunge la sella (263 m) a nord del Monte Brino, dove si trova un crocevia. Si va a sinistra e si incontra una stradina asfaltata: rimontandola, si supera un’edicola sacra, poi si raggiunge il bellissimo borgo di Montaretto (296 m).
Passati accanto all’oratorio, si prosegue sulla strada asfaltata per un centinaio di metri, quindi si prende a destra la rampa di accesso ad un parcheggio. Senza raggiungerlo, si imbocca subito a sinistra un viottolo cementato che si innalza tra orti e villette. Attraversata la rotabile asfaltata, si entra in Reggimonti (344 m).
Il paese di Reggimonti, sovrastato dalla chiesa di Santa Maria Assunta, è l’insediamento più antico dell’area di Bonassola: è già citato in fonti del XII secolo. Nel 1560 Reggimonti e Montaretto furono gravemente danneggiati da un saccheggio da parte dei pirati turchi.
Dalla piazzetta nel centro del paese, si gira a destra, passando sotto ad un archivolto, quindi si giunge al cimitero. Qui si svolta a sinistra (segnavia 666), lungo una stradina dal fondo in cemento che sale ripida con alcune svolte. Dopo circa 100 metri, si trova un bivio dove si hanno due possibilità:
a) Si gira a destra (indicazione per “M. Grumo”), lungo un sentiero non segnalato che si innalza in diagonale tra fitti arbusti e rocce affioranti. Dopo un tratto ripido, si incontra una strada sterrata che taglia in piano (quota 538): la si attraversa e si riprende l’evidente sentiero, che si inerpica lungo la massima pendenza. Più in alto, il sentiero piega a destra e taglia quasi in piano. Doppiato un contrafforte roccioso che offre uno splendido panorama, si raggiunge la selletta (670 m) sotto alla cima del Monte Grumo.
La cima del Monte Grumo (689 m) si trova a sinistra, completamente coperta da un’intricata boscaglia.
Si attraversa la sella, quindi si scende in diagonale fino ad un ripiano erboso molto panoramico. Si gira a sinistra raggiungendo un piazzale sterrato, quindi si imbocca a destra una carrareccia che sale dolcemente. La successiva discesa porta all’ampia sella detta Terra Bianca (610 m).
b) Si continua a sinistra seguendo i segnavia bianco-rossi. Presto la stradina lascia spazio ad un sentiero che si innalza in diagonale tra arbusti e rocce affioranti. Effettuati alcuni tornanti, si guadagna la sella (557 m) che separa il Monte Grumo dal Monte Gaggi. Al crocevia si continua dritti, attraversando la sella e passando sul versante di Déiva. Con un lungo traversone, si percorre il versante nord-ovest del Monte Grumo e si giunge a Terra Bianca (610 m), dove si ritrova la variante “a”.
La sella separa il Monte Grumo dal Monte Guaitarola, ed è attraversata dalla strada provinciale che sale da Lévanto al Passo del Bracco.
Si attraversa la strada provinciale e si imbocca un sentiero indicato da segni bianchi e azzurri, che taglia in dolce salita nella pineta al piede sud del Monte Guaitarola. Ad un bivio si abbandona il sentiero principale, che si raccorda all’Alta Via delle Cinque Terre, e si gira a sinistra in salita. Un traverso pianeggiante porta sul contrafforte ovest della montagna: qui si abbandona il sentiero e si gira a destra per rimontare il contrafforte. Procedendo senza particolari difficoltà tra erba e pini, si guadagna la vetta del Monte Guaitarola (755 m).
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