Bolzaneto – Fossa Luea – Monte Figogna

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 780 m circa
Tempo: 2.30 – 3 ore
Ultima ricognizione: Giugno 2014

Percorso abbastanza lungo ma non particolarmente faticoso, uno dei vari accessi al Monte Figogna dalla Val Polcevera. La prima parte del percorso si svolge in ambiente molto bello, prima per terrazze e paesini, poi per boschi e per i rocciosi versanti del Bric di Pria Scugente. Nella seconda parte invece il paesaggio si presenta più degradato, per il proliferare di strade asfaltate e la presenza della gigantesca discarica di rifiuti urbani di Scarpino.

Accesso

In treno fino alla stazione ferroviaria di Bolzaneto (47 m).

Itinerario

Dalla stazione si procede verso sud fino a superare la ferrovia su un passaggio a livello e attraversare il Torrente Polcevera sul Ponte San Francesco (segnavia: triangolo rosso pieno) e congiungendosi alla statale dei Giovi. La si segue verso destra fino all’inizio di via Pino di Murta sulla sinistra. Si imbocca la stradina, che sale con alcuni scalini in una vallecola con alcune case. Si passa sotto ad una ferrovia, poi si sale decisamente in un ombrosa valletta percorsa da un rio. La stradina poi sale ripida con due tornanti, a tratti cementata, e termina improvvisamente. Si piega quindi bruscamente a sinistra, prima in lieve salita, poi con una breve discesa, raggiungendo un bivio. Si va a destra lungo via Pozzoni, creusa scalinata che sale ripidamente portando alla chiesa di Murta (186 m).

Il toponimo deriva probabilmente dalla presenza del mirto, che in ligure si dice “murtin”.

Si prosegue lungo via alla Chiesa di Murta, che sale dolcemente tra case e orti fino ad una sella (località Favale; 220 m). Si prosegue lungo la strada principale, che prima taglia a mezza costa, poi si innalza lungo un costone. Ad un bivio si gira a destra in via Scarpino, salendo con una curva e passando accanto al traliccio di un elettrodotto. Costeggiando le ultime case, si giunge ad un bivio in località Cavalla di Murta (296 m). Si lascia a sinistra il segnavia “tre pallini rossi“, diretto all’Asósto di Bigiæ, e si piega a destra, seguendo la stradina che presto termina.
Qui si dipartono due sentieri: si imbocca la diramazione di sinistra, che inizia a salire dolcemente nella boscaglia. Si supera una fonte, spesso in secca, poi si attraversa un rio dove si trovano alcuni tronchi caduti. Poco più avanti si lascia a destra una diramazione indicata da un ometto di pietre, e si prosegue in dolce salita, attraversando numerosi piccoli valloncelli. Più in alto si effettuano alcuni tornanti, poi si esce dalla boscaglia sul versante nord-est del Bric di Pria Scugente, proprio di fronte al Monte Figogna.

Questo versante è interessato da fenomeni erosivi che hanno formato impervi canaloni, pietraie e arditi spuntoni rocciosi.

Il sentiero attraversa l’ampio versante roccioso del monte, con percorso pressochè pianeggiante che offre ampi panorami, poi rientra nel bosco. Tagliando in piano si raggiunge una strada asfaltata poco a monte dell’enorme discarica di Scarpino, in corrispondenza della Colla di Murta (568 m). Si segue la rotabile verso destra, prima in ripida salita, poi più dolcemente per aggirare il boscoso Bric Scarpino. Passati accanto ad alcune piste per motocross si giunge al valico di Fossa Luea (595 m), importante crocevia di stradette e mulattiere dove si incontra il segnavia “due quadrati rossi pieni” proveniente da Sestri Ponente.

Importante crocevia di stradine asfaltate e sterrate, la Fossa Luea è una sella boscosa poco marcata posta tra gli arrotondati rilievi boscosi del Bric Scarpino e del Bric dell’Omo. Il toponimo indica la presenza del lupo: in particolare nella guida Appennino Ligure si parla «dell’esistenza, nei secoli passati, di uno scavo o fossa per la cattura dei lupi, che a quel tempo infestavano la zona.» (pag. 108).

Si prosegue lungo la strada asfaltata per Lencisa e Santuario della Guardia, che sale ripida, poi prosegue con qualche saliscendi lungo il boscoso versante est del Bric dell’Omo. Passati accanto ad un gruppetto di case (ex Osteria dello Zucchero; 640 m), si scende brevemente e, poco dopo, si incontra un bivio. Si lascia a sinistra la strada per Lencisa (e con essa il segnavia “triangolo rosso”) per salire a destra lungo un panoramicissimo costone erboso. La rotabile passa poi accanto ad una casa isolata ed effettua una breve discesa fino ad una selletta.
Si passa accanto alla trattoria “dal Bossaro” e, subito oltre, si lascia la strada asfaltata per imboccare a sinistra, oltre una scaletta, una mulattiera dal fondo in asfalto (indicazioni per il percorso pedonale). La mulattiera sale ripida nel bosco, poi diventa a fondo naturale e raggiunge un dosso panoramico; qui si piega a destra e si attraversa la pista dell’ex guidovia che da San Quirico saliva al Santuario della Guardia. Si sale verso destra e, incrociato un sentiero pianeggiante, si va a sbucare sull’ampio piazzale occidentale del Santuario della Guardia, posto in vetta al Monte Figogna (806 m).

Il sentiero sui fianchi del Bric di Pria Scugente
Il sentiero sui fianchi del Bric di Pria Scugente (20 maggio 2020)
Il Monte Figogna visto dal sentiero che sale verso la Colla di Murta
Il Monte Figogna visto dal sentiero che sale verso la Colla di Murta (20 maggio 2020)
Panorama verso est dai pressi dell'Osteria dello Zucchero
Panorama verso est dai pressi dell’Osteria dello Zucchero (31 maggio 2014)

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