Bivacco Bertoglio – Passo di San Chiaffredo – la Calatà – Punta Malta

Caratteristiche

Difficoltà: EE
Dislivello in salita: 320 m circa
Tempo: 1 – 1.30 ore
Ultima ricognizione: Agosto 2017

La “via normale” alla Punta Malta è un percorso suggestivo e panoramico, privo di vere e proprie difficoltà. Prende origine dalla spianata detritica della Calatà e segue la breve cresta est della montagna; solo nell’ultimissimo pezzo, per risalire il torrione sommitale, bisogna mettere le mani per terra e fare un minimo d’attenzione.

Accesso

A piedi da Castello di Pontechianale.

Itinerario

Dal Bivacco Bertoglio (2763 m) si segue un sentierino indicato con segni gialli che percorre l’ampio dosso verso nord-est. Giunti ad una selletta, si abbandonano i segni gialli che si inerpicano sul sovrastante ghiaione verso il Colle Meano e si gira a destra, contornando a monte il bel Lago Bertìn e ricongiungendosi all’ampia mulattiera della GTA (quota 2710 circa). La mulattiera sale dolcemente nel tratto superiore del Vallone delle Giargiatte, prima tra numerosissimi piccoli menhir accanto ad un laghetto senza nome, poi costeggiando il rettangolare Lago Lungo (2743 m).

È lo specchio d’acqua più elevato del Vallone delle Giargiatte. È di medie dimensioni, con una lunghezza di 200 metri e una larghezza massima di circa 50 metri.

Con alcuni saliscendi ai piedi dei versanti detritici della Punta Malta si giunge al Passo di San Chiaffredo (2770 m).

L’ampia depressione detritica, dal fondo quasi pianeggiante, si trova sullo spartiacque tra Po e Varàita, e divide la Punta Trento dalla Punta Malta. È dedicata a San Chiaffredo, particolarmente venerato in Valle Po, tanto che ha un suo santuario a Crissolo. Sull’identità di San Chiaffredo rimangono molti misteri: la leggenda, che non ha alcun fondamento storico, vorrebbe che fosse un soldato romano della Legione Tebea, fuggito in Piemonte dalle persecuzioni e poi martirizzato a Crissolo nel 270. Secondo uno studioso dei primi anni del ‘900, Chiaffredo sarebbe da identificare con Teofredo, che fu abate del monastero di Calmillac, poi venne ucciso dai Saraceni tra il 728 e il 732. Questo santo è venerato anche in Piemonte; accettando questa versione rimarrebbe comunque da spiegare la presunta presenza del suo corpo sia a Puy-en-Velay, sia a Crissolo.

Qui si trova un bivio: si trascura la mulattiera principale (GTA), che attraversa il valico ed entra in Valle Po, per imboccare a destra il sentiero segnalato con indicazioni per la Calatà e Punta Malta. Il sentierino sale con ripide svolte su terreno impervio, tenendosi nei pressi dello spartiacque tra Po e Varàita. Più in alto ci si porta per un breve tratto sullo spartiacque, che dal lato della Valle Po precipita con orridi canaloni, poi si taglia in diagonale verso destra tra i detriti fino alla spianata della Calatà (2940 m).

In corrispondenza della Calatà prende origine la displuviale tra i valloni delle Giargiatte e dei Duc, di cui la Punta Malta è la massima quota. Il termine “calatà” è provenzale, e indica la pavimentazione in pietra tagliata a mano tipica delle strade nei paesi di montagna; si riferisce alla desolata pietraia che ricopre questo piccolo altopiano.

Si lascia ora il sentiero che scende verso il Vallone dei Duc e si gira a destra in direzione dell’evidente cresta di Punta Malta. Sul lato sinistro del costone (versante sud) si individua una traccia segnalata con ometti e linee rosse, che taglia in dolce salita tra erba e detriti. Seguendo attentamente i segnavia, ci si tiene un po’ più in basso rispetto al filo di cresta, quindi si sale ripidamente sulla destra fino all’intaglio tra la cima est e la cima centrale di Punta Malta. Si svolta a sinistra e si risalgono alcuni metri di facili rocce in direzione della cima centrale, quindi la si aggira per un comodo cengione detritico sul versante nord. Si scende brevemente, passando nei pressi della successiva selletta, quindi si percorre l’evidente e ripida rampa-canale che porta sulla cima ovest di Punta Malta (2995 m), segnalata da un paletto in legno.

Il Lago Bertìn visto da monte
Il Lago Bertín visto da monte (17 agosto 2017)
La Punta Malta vista dal Passo di San Chiaffredo
La Punta Malta vista dal Passo di San Chiaffredo (17 agosto 2017)
La cresta di Punta Malta dalla Calatà
La cresta di Punta Malta dalla Calatà (17 agosto 2017)
Gli ultimi passaggi verso la vetta di Punta Malta
Gli ultimi passaggi verso la vetta di Punta Malta (17 agosto 2017)

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