Beaulard – Rifugio Rey
Caratteristiche
Difficoltà: T/E
Dislivello in salita: 580 m circa
Tempo: 1.30 – 1.45 ore
Ultima ricognizione: Luglio 2019
L’accesso al Rifugio Rey da Beaulard è decisamente meno frequentato rispetto a quello da Chateau Beaulard, a causa del maggiore dislivello. Si tratta di una passeggiata all’interno di un bel bosco di conifere, per stradette sterrate ripide e un po’ monotone.
Accesso
a) In treno fino alla stazione ferroviaria di Beaulard. Da qui si attraversa a piedi il paese seguendo via San Giusto e portandosi al parcheggio a monte delle case.
b) Si esce dall’autostrada a Oulx Ovest, da cui si prosegue lungo la SS335 in direzione di Bardonecchia. Si sorpassa Savoulx e si trova a sinistra la deviazione (passaggio a livello) per Beaulard. Si attraversa il paese seguendo dritti via San Giusto, e si parcheggia in uno spiazzo a monte delle case (quota 1200 circa).
Itinerario
Dal piazzale si continua a sinistra (faccia a monte) lungo via Pleinet, passando accanto ad una casa (segnavia CAI 702). Presto l’asfalto termina, e si continua dritti lungo una sterrata che, oltre un cartello di divieto di transito, gira a sinistra ed entra nel bosco. La stradina sale decisamente tra gli alberi; ad un bivio si lascia a sinistra una scorciatoia piuttosto ripida e malagevole. Più in alto si trascura una prima diramazione segnalata per le Grange Pleynet e si va a sinistra, su pendenze più moderate. Si lascia a destra una seconda diramazione per le Grange Pleynet e, passati a monte di un rudere, si giunge ad un trivio (quota 1496). Qui si può decidere se seguire la strada sterrata a destra, oppure un sentiero segnalato che sale più direttamente per ricongiungersi alla sterrata poco sopra.
Lasciata a destra la terza diramazione per le Grange Pleynet, la salita prosegue decisa, passando attraverso le tracce di piste da sci abbandonate e sotto ad un elettrodotto. A quota 1710 circa si riceve da sinistra il sentiero segnalato proveniente da Chateau Beaulard. Qui si abbandona la strada sterrata e si continua a sinistra su un buon sentiero che si avvicina al Rio Champeiron. Subito prima di raggiungerlo si incontra un’altra sterrata; la si segue verso destra in dolce salita e, in pochi minuti, si è al Rifugio Rey (1778 m).
Il rifugio, posto ai piedi delle grandi pareti dolomitiche della Grand’Hoche, si trova in una zona un tempo occupata da impianti sciistici, oggi abbandonati. È dotato di 20 posti letto, ed è aperto con servizio di alberghetto durante la stagione estiva. È dedicato all’alpinista e scrittore Guido Rey, vissuto tra la seconda metà dell’800 e la prima del ‘900.
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