Bavastrelli – Rifugio Parco Ántola – Monte Ántola

Caratteristiche

Difficoltà: T/E
Dislivello in salita: 690 m circa
Tempo: 2 – 2.20 ore
Ultima ricognizione: Aprile 2017

Si risale il versante sud-orientale del Monte Ántola seguendo un’ampia e comoda mulattiera, che passa accanto al grande rifugio del Parco Naturale.

Accesso

a) Da Genova si percorre la SS45 risalendo la Val Bisagno, poi si gira a destra per Torriglia. Subito oltre si va a sinistra, superando la galleria di Garaventa e scendendo a Bavastrelli.
b) Da Piacenza si va a Bobbio e si continua lungo la SS45 che risale la Val Trebbia. Giunti a Montebruno si gira a destra per Caffarena, Propata e Bavastrelli (907 m).

Itinerario

Il percorso è stato segnalato dalla FIE con due quadrati gialli vuoti. Dal piccolo parcheggio all’estremità occidentale del paese, si imbocca una vietta che sale tra le case; ad un bivio si va a sinistra, poi si piega ancora a sinistra in via Monte Ántola. Si esce dal centro abitato e si supera il cancello di un pascolo, quindi si continua a salire in diagonale lungo una comoda e ampia mulattiera, a tratti acciottolata. Tagliando tra vecchie fasce abbandonate e piccoli boschetti, si hanno belle vedute panoramiche sul Lago del Brugneto. Si sorpassa un tratto in piano, oltre il quale si trova la Cappella di Sant’Antonino, poi si sale alla Fontana da Buccaiusa (quota 1170), posta nei pressi di un rudere. Più avanti la mulattiera piega a destra e sale più ripida, col fondo spesso scavato nella roccia; si giunge quindi alla Cappella del Manto (1245 m).

Il nome della cappelletta, detta anche Madonna delle Grazie, deriva da un fatto curioso. Una storia popolare racconta che una dodicenne di Bavastrelli, sorpresa da una tempesta, trovò qui riparo sotto il mantello di una bellissima signora. Quando la fanciulla tornò in paese, i suoi abiti erano completamente asciutti, e raccontò ai compaesani di come fosse stata protetta dalla bella signora. Ovviamente la bella signora era la Madonna; la cappelletta fu consacrata l’11 ottobre 1934 (vedi La Chiesa di San Giacomo – Bavastrelli di Propata di P. Cazzulo).

Continuando in ripida salita, si lascia a destra una diramazione che taglia verso Caprile e a sinistra una pista che conduce alla Colletta delle Cianazze. Si entra quindi in un bel bosco di faggi (altra fontana) e si taglia in salita più dolce fino al Rifugio Parco Antola (1467 m).

Il rifugio, gestito dalla sezione ligure del CAI e realizzato dall’ente parco nel 2007 in sostituzione del vecchio Rifugio Musante, da tempo abbandonato, conta di 32 posti letto, ed è aperto tutti i giorni da maggio a metà ottobre.

Si lascia il rifugio a sinistra e, in breve ci si porta sul contrafforte meridionale del Monte Ántola, percorso dal sentiero segnalato con due pallini gialli che sale da Torriglia. Si gira a destra e, con una breve salita tra i faggi si raggiunge il ripiano dove sorgono il vecchio Rifugio Musante, ormai abbandonato, e la piccola Cappella dell’Ántola (1537 m), insieme ad altri tavoli e panche per i picnic. Si superano gli ultimi faggi e, con una ripida rampa per prati, si arriva alla grande croce di vetta del Monte Ántola (1597 m).

Vista della conca di Bavastrelli; sul fondovalle spunta un ramo del Lago del Brugneto
Vista della conca di Bavastrelli; sul fondovalle spunta un ramo del Lago del Brugneto (29 aprile 2017)
La casa diroccata in località Buccaiusa
La casa diroccata in località Buccaiusa (29 aprile 2017)
Panorama dalla vetta verso sud, fino al Mar Ligure
Panorama dalla vetta verso sud, fino al Mar Ligure (29 aprile 2017)

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