Bastia – Carega do Diao

Caratteristiche

Difficoltà: EE
Dislivello in salita: 370 m circa
Dislivello in discesa: 40 m circa
Tempo: 2.15 – 2.30 ore
Ultima ricognizione: Ottobre 2010

Percorso poco frequentato, sale per folti boschi di castagno lungo lo spartiacque tra Seminella e Picagna fino a congiungersi con il crinale tra Vóbbia e Scrivia, dove transita il sentiero proveniente da Minceto.

Accesso

a) Dal casello di Busalla si seguono le indicazioni per Crocefieschi, poi si svolta a sinistra per la Bastia.
b) Dal casello di Ronco Scrivia si sale verso Pietrafraccia, poi si devia a destra su una strada in parte sterrata che sale a Bastia (636 m).

Il piccolo paese prende il nome dal Santuario della Bastia, che si trova esattamente sul punto di valico tra la val Seminella e la valletta del Rio Picagna. In una nicchia scavata ai piedi della parete rocciosa della Rocca della Bastia si trova una piccola statua della Madonna.
Sul valico della Bastia è evidente il contatto litologico tra le formazioni marnoso-argillose che formano l’arrotondato Monte Zuccaro a sud-ovest, e i conglomerati di Savignone, che si innalzano con le forme ardite della Rocca della Bastia.

Itinerario

Fino al congiungimento con il sentiero proveniente da Minceto si segue il segnavia “tre pallini gialli”. Si imbocca un sentiero ghiaioso che scende verso est per contornare le rocce della Rocca della Bastia, poi si gira a sinistra ed in breve si giunge ad un bivio. Andando a sinistra, si tagliando in diagonale in un folto bosco, lungo il versante sud del Bric dell’Aria. Si raggiunge lo spartiacque tra Seminella e Picagna e lo si si rimonta per alcune centinaia di metri. Ritornati sul versante meridionale, si lascia a sinistra una diramazione e, con alcuni saliscendi, si contorna a sud il rilievo boscoso del Bric dell’Aiuola. Si giunge quindi ad una selletta sullo spartiacque tra Vóbbia e Scrivia, dove transita la carrareccia che sale da Minceto (segnavia: due X gialle), che va seguita verso destra. La sterrata prende quota con due tornanti, poi aggira il Bric delle Ciappe sul lato della Val Vóbbia, con tratti panoramici. Attraversato un intaglio, si scende una breve rampa, al termine della quale bisogna abbandonare la strada sterrata, diretta alla Cascina Fobè. Si imbocca invece a sinistra un sentierino che si riporta sul crinale boscoso.
Si sale una rampa in diagonale a destra (fonte), poi si giunge all’inizio di una ripida placca rocciosa di conglomerato dove si trova un bivio. Trascurando il sentiero che lo attraversa, segnato con tre punti gialli, si risale direttamente il lastrone sulla sinistra (attenzione all’esposizione e ai detriti mobili). Rientrati nel bosco, si segue un malagevole sentierino che si inerpica tra gli alberi, poi traversa in diagonale un altro lastrone roccioso. Inerpicandosi con alcune svolte su un versante in gran parte erboso, si ritorna sullo spartiacque in corrispondenza di un dosso panoramico. Si segue quindi l’esile cresta spartiacque, tra boschetti e radure, scavalcando un altro dosso e, scesa una balza rocciosa, si raggiunge la selletta ai piedi della Carega do Diao. Qui si incontra il segnavia “quadrato giallo vuoto” proveniente da Crocefieschi. Si contorna l’edificio roccioso sulla destra e si raggiunge l’aereo “sedile sud” del torrione. Si piega bruscamente a sinistra e si traversa per rocce inclinate e leggermente esposte, poi si sale un breve muretto verticale attrezzato con cavo metallico (II) che porta sul ripiano inclinato che costituisce la vetta della Carega do Diao (958 m).

Le Rocche del Reopasso dai pressi della Bastia (10 ottobre 2010)
La Madonnina sulla cima della Carega do Diao
La Madonnina sulla cima della Carega do Diao (ottobre 2014)

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