Colla Baltera – Colletta – Monte Settepani

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: Variante “a”: 600 m circa. Variante “b”: 640 m circa
Tempo: 2 – 2.30 ore
Ultima ricognizione: Giugno 2020

Si tratta della via più breve per raggiungere il Monte Settepani dal versante settentrionale. Nel primo tratto l’itinerario è un po’ monotono e si sviluppa su piste forestali; nel secondo tratto invece si sale in una splendida faggeta di alto fusto, incontrando alcuni aerei balconi rocciosi che offrono vasti panorami.

Accesso

a) Si esce dall’autostrada a Finale Ligure e si svolta a destra salendo verso il Colle del Melogno. Giunti al cartello stradale che indica la località Melogno, si seguono le indicazioni per Osiglia, girando prima a destra e poi a sinistra. Si scende quindi all’ampio valico della Colla Baltera.
b) Usciti al casello autostradale di Altare, ci si porta a Cárcare, dove si svolta a sinistra per Pàllare e Bórmida. Salendo ancora si raggiunge la Colla Baltera, e si parcheggia presso il bivio per Osiglia.
c) Dal casello autostradale di Millesimo, si segue la SP51 in direzione di Calizzano, poi si imbocca a sinistra la diramazione per Osiglia. Superato il paese, si sale ancora fino alla Colla Baltera (803 m), e si parcheggia presso il bivio per Bórmida.

La Colla Baltera è un ampio valico posto sullo spartiacque tra la valle del Torrente Osiglietta (affluente della Bórmida di Millesimo) e quella della Bórmida di Pállare (affluente della Bórmida di Spigno). Separa il Monte Settepani dall’isolato rilievo boscoso del Ronco di Maglio. Sul valico si trova una pala eolica.

Itinerario

In corrispondenza del valico, sul lato meridionale dell’incrocio, si nota una palina in legno che indica l’inizio del segnavia “tre punti gialli”. Si entra nel bosco e, seguendo i segnavia, si rimonta un dorso boscoso poco pendente; non c’è un vero e proprio sentiero, ma il terreno è comodo e la direzione è evidente. Dopo poche centinaia di metri si sbuca su una pista sterrata, presso la quale i segnavia scompaiono. Si segue la pista verso destra tagliando in dolce salita un’ampia zona disboscata, con bella vista sul Lago di Osiglia. Giunti sul lato opposto, al limite del bosco, si incontra un’altra pista percorsa dal segnavia “croce gialla mozza”, proveniente da Osiglia. La si segue verso sinistra e, con una ripida salita, si valica un costone (quota 887). Subito oltre si trova un bivio, dove si presentano due possibilità:

a) Si va a destra, seguendo la strada sterrata principale. La pista taglia in dolcissima salita il fianco occidentale del Bric Prionazzi, all’interno di un bosco misto di latifoglie. Dopo circa 1,3 km si giunge ad un bivio: si segue a destra la pista principale, poi si effettua un brusco tornante e si giunge al crocevia della Colletta.

b) Il segnavia “croce gialla mozza” guida sulla diramazione di sinistra, che in breve guadagna il dorso pianeggiante del Bric Ciapazzi (946 m). Più avanti si riprende a salire dolcemente, seguendo un ampio dorso alberato. Quando la pista si sposta sul lato sinistro, i segnavia la abbandonano, per proseguire senza sentiero lungo il colmo del contrafforte. Si giunge quindi nei pressi della boscosa cima del Bric Prionazzi (1032 m), che si evita passando pochi metri sotto sul lato occidentale.

Il toponimo deriva probabilmente dai grossi massi che si trovano poco sotto alla vetta, accanto al percorso segnalato. Sulle cartine, lo si ritrova anche come Bric Paonazzi o Bric Pianazzi.

I segnavia si abbassano in diagonale verso destra, intersecando un sentierino pianeggiante. Seguendo il sentierino, si effettua una svolta e si scende alla Colletta (992 m).

Il valico è caratterizzato da un ampio spiazzo da cui si dipartono numerose stradine. Si imbocca una marcata pista che sale molto ripida in direzione sud, mantenendosi sul bordo sinistro di un’area di bosco diradato (segnavia assenti). Più in alto la pendenza si addolcisce e, percorrendo un costone, si giunge ad un bivio (quota 1110 circa). Si lascia a sinistra la pista principale e si imbocca la sconnessa diramazione di destra, che si mantiene ai limiti del bosco diradato. Dopo poche decine di metri, subito prima che la pista diventi pianeggiante, si nota su un albero a sinistra un cartellino con il segnavia “croce gialla mozza”.
Si abbandona la pista e, salendo in direzione del cartellino, ci si innesta in un buon sentiero che va seguito verso destra. Il sentiero sale dolcemente in una bella faggeta, dove si incontrano alcune aie carbonili; ad un bivio si va a destra per aggirare una catasta di tronchi caduti, ma subito dopo si riprende la traccia principale. Presso un’aia carbonile, il vecchio sentiero termina; seguendo i segnavia gialli e i cartellini che indicano “trail”, si piega a sinistra lungo un sentiero poco marcato che sale ripido con alcune svolte. Procedendo nella suggestiva foresta cosparsa di massi, si taglia in diagonale verso destra e si giunge su un ripianetto (quota 1240 circa).

Girando a destra e risalendo pochi metri tra massi ed elementari roccette, si può raggiungere l’aerea vetta della Rocca dei Falò (1250 m), splendido balcone che offre un vastissimo panorama.

Si piega a sinistra, salendo ancora nel bosco con alcuni tratti molto ripidi. Il sentiero taglia poi nuovamente in diagonale fino al terrazzo erboso-roccioso della Rocca dei Francesi (1300 m).

Il terrazzo offre un bellissimo panorama, molto simile a quello che si osserva dalla Rocca dei Falò. Il toponimo si deve probabilmente alla presenza di soldati francesi durante le guerre franco-austriache a fine XVIII secolo. Qui si incontra il sentiero segnalato con un triangolo giallo pieno, proveniente da Osiglia.

La Rocca dei Francesi costituisce l’estremo settentrionale del dorso sommitale del Monte Settepani. Si piega a sinistra e si rimonta l’ampio costone boscoso, in dolcissima salita. Scavalcato il poco marcato dosso della Rocca Colma (1349 m), si attacca l’ultima breve salita. Procedendo tra boschetti e radure, il sentiero passa accanto ai resti di antiche trincee, poi giunge sulla vetta del Monte Settepani (1388 m), occupata da un grande radar meteorologico e da alcune costruzioni in cemento.

Il Lago di Osiglia visto dai pressi della Colla Baltera
Il Lago di Osiglia visto dai pressi della Colla Baltera (2 giugno 2020)
La suggestiva faggeta sul versante nord del Monte Settepani
La suggestiva faggeta sul versante nord del Monte Settepani (2 giugno 2020)
Panorama dalla Rocca dei Francesi verso la Val Bòrmida di Pàllare; a sinistra il Ronco di Maglio
Panorama dalla Rocca dei Francesi verso la Val Bòrmida di Pállare; a sinistra il Ronco di Maglio (2 giugno 2020)
Il radar meteorologico sulla vetta del Monte Settepani
Il radar meteorologico sulla vetta del Monte Settepani (2 giugno 2020)
Panorama dal Monte Settepani verso nord-ovest
Panorama dal Monte Settepani verso nord-ovest (2 giugno 2020)

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