MONTE DELLA STREGA – 1284 m
Settore: Appennino Umbro-Marchigiano
Gruppo: Gruppo del Monte Catria
Descrizione
Una delle cime minori del gruppo del Catria, il Monte della Strega (1284 m) si innalza all’estremità orientale del grande blocco calcareo che costituisce la parte più elevata del massiccio. È comunque una montagna massiccia e imponente: il versante orientale, costituito da brevi pareti rocciose e ripidissime boscaglie, sovrasta da una notevole altezza le molli colline coltivate tra Serra Sant’Abbondio, Monterosso e Sassoferrato. Il versante opposto è comunque ripido, ma meno elevato: scende con alternanze di praterie e boschi di latifoglie sugli altopiani della zona di Montelago.
L’area sommitale del Monte della Strega è costituita da una cresta lunghissima e accidentata, un vero e proprio muraglione che separa le colline marchigiane dagli imponenti massicci calcarei dell’Appennino. Partendo da nord-ovest e dirigendosi verso sud-est si trova prima la piccola cima del Monte Cilio (1119 m), poi il roccioso Monte le Costarelle (1148 m). Segue quindi la vetta principale, appuntita ed esile, dalla caratteristica forma conica ben riconoscibile anche da lontano. Il costolone poi si abbassa di nuovo fino al Monte la Penna (1116 m), che ne costituisce l’estremo bastione sud-orientale.
Curiosamente, la grande croce di vetta, eretta nel 1928, non sorge sulla cima più alta, ma su un’anticima posta subito più a sud-est, e di pochi metri più bassa (1276 m). Il panorama è vasto soprattutto sul lato orientale, dove si osserva la distesa di colline che digrada verso il Mare Adriatico, interrotta a tratti dai groppi calcarei del Monte Paganuccio e del massiccio di Frasassi. Sul lato opposto si hanno viste inconsuete del Monte Catria, che mostra il suo lato più impervio e spettacolare (con la gigantesca parete del Pian d’Ortica e lo sperone del Corno di Catria), del Monte Cucco e dei suoi satelliti (Monte le Gronde, Monte Motette…). Verso sud-est invece si spalanca l’ampia conca di Fabriano e di Camerino, chiusa a sinistra dall’inconfondibile Monte San Vicino; sullo sfondo si vedono le lontane sagome dei Monti Sibillini.
Vie d’accesso
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