Salse di Regnano
Le “salse” (dette anche “vulcanelli di fango” o, più scientificamente, “apparati lutivomi”) sono un fenomeno relativamente diffuso in Emilia, per via della particolare situazione geologica. Si tratta di emissioni di idrocarburi in gran parte gassosi (soprattutto metano), associati ad eruzioni di fango e acqua salata (da cui il nome “salse”). Sulla superficie terrestre si formano caratteristici coni di fango, simili appunto a vulcani in miniatura, pozze di acqua ribollente per la presenza di bolle di idrocarburi gassosi, e interi versanti spogli e caratterizzati da fango più o meno disseccato. L’alta concentrazione di sali (specialmente cloruro di sodio) nelle eruzioni di fango e acqua dei vulcanelli fanno sì che ben poche piante possano crescere nei loro dintorni.
Nonostante a prima vista le salse possano sembrare molto simili a fumarole, geyser e pozze di acqua termale bollente, si tratta di fenomeni completamente diversi, che niente hanno a che fare con il vulcanesimo magmatico. Le emissioni gassose e di acqua delle salse sono infatti “a freddo”, ad una temperatura vicina a quella dell’ambiente, e sono di origine sedimentaria.
Dopo quelle di Nirano, che certamente sono le più grandi e spettacolari, le Salse di Regnano sono le più cospicue dell’intero Appennino Emiliano. Le salse si trovano appena fuori dal paese di Regnano, in comune di Viano (RE), ad una quota compresa tra 417 e 430 metri. Si trovano poco sotto al crinale spartiacque tra i torrenti Cròstolo e Tresinaro, sul versante rivolto verso quest’ultimo.
Il vulcanello di Regnano non ha la classica forma a cono che si riscontra ad esempio nei vulcanelli di Nirano; si riesce comunque ad individuare una bocca principale, da cui si dipartono ampie colate di fango fresco. In genere il vulcanello è in stato di apparente quiete. A volte, specialmente dopo eventi sismici, si scatena in eruzioni un po’ più spettacolari, sputando nuvole di metano, fango e piccoli frammenti rocciosi. Nei dintorni della bocca principale si trovano alcune piccole pozze di acqua ribollente, da cui prendono origine piccoli rigagnoli che solcano l’ampio versante di fango disseccato.
Accesso
Usciti dal casello autostradale di Reggio Emilia, si imbocca la SS63 del Cerreto in direzione di Vezzano sul Crostolo e di Castelnovo ne’ Monti. Giunti a La Vecchia, si imbocca a sinistra la diramazione per Regnano. Si superano Casaratta (poco dopo, presso una curva e sul pendio a monte, si notano interessanti funghi di roccia naturali), Montalto e Riolo. Giunti a Fondiano, si gira a sinistra (SP63), giungendo in breve a Regnano. Seguendo l’indicazione per le Salse, si lascia l’automobile in un parcheggio sulla destra e si percorre il brevissimo sentiero che porta all’interessante geosito.
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