PIETRA DI BISMÁNTOVA – 1041 m

Settore: Appennino Tosco-Emiliano
Gruppo: Nodo del Monte Alto

Descrizione

La Pietra di Bismántova (1041 m) è la montagna simbolo del Reggiano, e probabilmente anche la più famosa dell’intero Appennino Tosco-Emiliano. Si innalza sul lato sinistro idrografico della media Val Secchia, nei pressi del paese di Castelnovo ne’ Monti. La sua sagoma inconfondibile di sasso squadrato, dalle pareti verticali e dalla cima quasi pianeggiante, si impone sui dolci profili delle colline circostanti. È ben visibile da numerose località del Reggiano, del Parmense e del Modenese.
​La Pietra di Bismántova è costituita da un enorme piastrone di arenarie calcaree ricche di fossili, che poggia su formazioni argillose più tenere ed erodibili. Il piastrone è debolmente immergente verso nord-ovest; per questo motivo, il punto più alto si trova sul ciglio della parete orientale, in corrispondenza dello Spigolo dei Nasi. Per lo stesso motivo, le pareti orientali della Pietra sono più alte e continue di quelle occidentali. Sul versante ovest si trovano alcuni canaloni boscosi che permettono facili accessi alla sommità.
Dal ciglio della parete si gode di un panorama straordinario, sulle circostanti colline reggiane e specialmente sul crinale dell’Appennino Tosco-Emiliano. La montagna più evidente è il Monte Cusna, di cui si ha una bellissima vista frontale. Verso est si segue il crinale attraverso il Monte Cavalbianco e il Monte la Nuda, poi si vede l’Alpe di Succiso (parzialmente coperta dal Monte Ventasso) e infine il Crinale dei Laghi. Verso ovest, oltre l’ampia sella boscosa del Passo delle Radici si riconoscono il Monte Giovo e l’Alpe Tre Potenze. Più a est, svetta l’isolato Monte Cimone, dietro al crinale boscoso dell’Alpesigola e del Monte Cantiere. Sul versante opposto, nelle giornate limpide, la Pianura Padana orientale è coronata dalle vette delle Alpi lombarde, tridentine e venete.
La Pietra di Bismántova è frequentata fin da epoche antichissime. In località Campo Pianelli, sulle pendici nord-orientali della montagna, sono state effettuate campagne di scavo, con il rinvenimento di numerosi reperti risalenti all’Età del Rame e all’Età del Bronzo. Probabilmente già i romani fortificarono l’altopiano sommitale. Sicuramente, i bizantini vi costruirono una fortezza (tale Castrum Bismantion) e in epoca medievale vi sorse un castello che, per un certo periodo, fu di proprietà della famiglia dei Canossa. Nel XII secolo, a causa dei continui crolli, il castello in cima alla Pietra fu abbandonato, e una nuova fortzza venne costruita presso l’attuale paese di Castelnovo ne’ Monti.
Secondo le cronache, Dante visitò la Pietra nel 1306, e ne trasse ispirazione per la forma del monte del Purgatorio. La Pietra è anche citata nella Divina Commedia, nel canto IV del Purgatorio: «Vassi in Sanleo e discendesi in Noli / montasi su Bismantova e ‘n Cacume / con esso i piè; ma qui convien ch’om voli», riferendosi all’imponenza e alla ripidità del monte del Purgatorio. Nel XVII secolo venne costruito l’attuale Eremo, alla base della parete meridionale, ampliando una preesistente chiesetta.
Con l’avvento della frequentazione turistica, la Pietra di Bismántova ha rischiato di essere presa d’assalto da innumerevoli progetti deturpanti di “valorizzazione”, tra cui ascensori, strade d’accesso alla vetta, complessi residenziali, funivie… Tutte proposte che per fortuna non hanno mai trovato l’appoggio necessario, grazie anche ai monaci dell’Eremo e al comune di Castelnovo ne’ Monti. Ai piedi della Pietra si trovano solamente due strutture ricettive: il Rifugio, che in realtà è solamente un ristorante, e la Foresteria, che fa da alberghetto.
Parallelamente, dagli anni ’20 ad oggi, si è sviluppata sulle pareti della Pietra una considerevole storia alpinistica. Le pareti sono risalite da due vie ferrate e da innumerevoli vie di arrampicata. Si spazia dai gradi classici alle difficoltà elevate o elevatissime, senza contare anche i numerosi massi attrezzati per il bouldering.
Per via della sua notorietà e dei molteplici motivi di interesse, la Pietra di Bismántova è un luogo frequentatissimo in tutte le stagioni. Tuttavia, grazie alla vastità degli spazi, l’affollamento quasi non si percepisce. Consiglio la visita della Pietra nella stagione che va da fine autunno ad inizio primavera, tralasciando magari le giornate più fredde.

Vie d’accesso

 La Pietra di Bismàntova vista dal Piazzale Dante
La Pietra di Bismántova vista dal Piazzale Dante (17 febbraio 2019)

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