CORNO ALLE SCALE – 1944 m

Settore: Appennino Tosco-Emiliano
Gruppo: Gruppo del Monte Cimone

Descrizione

Tra le cime più amate e frequentate dell’Appennino Tosco-Emiliano, il Corno alle Scale (1944 m) è un po’ un simbolo della montagna bolognese. La sua vetta non sorge sullo spartiacque principale appenninico, ma spostata di poche centinaia di metri a nord, lungo un contrafforte secondario di grande importanza, che fa da spartiacque tra i bacini del Reno e del Panaro.
Si tratta di una montagna massiccia e maestosa, specialmente se osservata da oriente. Il suo gigantesco versante est, alto un migliaio di metri, sovrasta l’alta valle del Torrente Silla, affluente del Reno; si presenta come un’altissima scarpata di balze a gradoni e ripidissimi prati, incisa da vertiginosi canaloni. È delimitata sulla destra dalla caratteristica cresta nord del Corno, detta Balzi dell’Ora; anch’essa, a causa della disposizione degli strati di arenaria, si presenta come un crestone gradonato. Il toponimo della montagna deriva proprio dall’aspetto del versante est e della cresta dei Balzi dell’Ora.
Il versante ovest della montagna, affacciato sull’alta valle del Torrente Dardagna, è molto più dolce, esteso, in gran parte prativo. Visto da questo lato, il Corno alle Scale assume l’aspetto di un massiccio spallone erboso, la cui cima non è particolarmente individuata. Come del resto tutta la testata della Val Dardagna, anche il versante occidentale del Corno alle Scale è stato assediato da piste da sci e impianti di risalita; uno skilift arriva a pochi metri dalla vetta più elevata.
La cresta sommitale della montagna è più o meno rettilinea, lunga circa settecento metri, e culmina con tre cime. La cima meridionale, denominata Punta Giorgina (1927 m) su CTR, costituisce il punto nodale sullo spartiacque principale appenninico, da cui si dirama il contrafforte che forma le altre due vette. Per questo, la Punta Giorgina ha un angusto versante toscano, compreso in provincia di Pistoia, ripido e in parte roccioso, affacciato sul vallone del Rio Verdiana. Subito a nord di Punta Giorgina sorge la cima centrale del Corno alle Scale, punto culminante della montagna; sul colmo dello spallone si trovano le paline segnavia e un segnale trigonometrico. Poco distante troviamo la cima settentrionale, detta Punta Sofia (1939 m); su di essa sorge la monumentale croce di vetta, ben visibile anche da molto lontano.
Dalla cresta sommitale del Corno alle Scale si godono panorami straordinari ed estesissimi. La montagna è affacciata verso nord, sui colli bolognesi e sulla Pianura Padana; in giornate limpide è possibile scorgere l’arco alpino orientale e il Mare Adriatico. Verso est la vista è ugualmente ampia: il crinale tosco-emiliano, dopo la massiccia cupola del Monte Gennaio, si abbassa notevolmente, e non raggiunge più i 1800 metri di quota fino ai Monti Sibillini. Si vedono quindi tutti i crinali romagnoli fino alle Foreste Casentinesi ed oltre. Verso sud la vista è in parte sbarrata dalla mole del Monte Cornaccio; si riescono comunque a vedere le Apuane e parte del Mar Ligure. Verso ovest si segue il crinale tosco-emiliano, con il Monte Cupolino e il Lago Scaffaiolo, l’imponente mole del Monte Cimone, i più lontani Alpe Tre Potenze, Monte Giovo e Monte Prado.

Vie d’accesso

  1. Dalla Casetta dei Pulledrari
Il Monte Cornaccio e il Corno alle Scale visti dal Monte Gennaio
Il Monte Cornaccio e il Corno alle Scale visti dal Monte Gennaio (26 settembre 2019)

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