CIMA CANUTI – 1744 m
MONTE MALPASSO – 1716 m
Settore: Appennino Tosco-Emiliano
Gruppo: Gruppo del Crinale dei Laghi
Descrizione
Oltre l’ampio valico della Foce Branciola, il crinale spartiacque dell’Appennino Tosco-Emiliano abbandona temporaneamente la direzione NO-SE. avvicinandosi alla profonda depressione del Passo del Lagastrello, lo spartiacque segue per un breve tratto una traiettoria rettilinea da ovest a est, per poi perdere quota improvvisamente.
Questo ultimo tratto di Crinale dei Laghi, anticamente chiamato Monte Paitesi, culmina con quattro cime ben distinte. La più occidentale è il Monte Pitturina (1740 m), impervia piramide in gran parte rocciosa. Segue poi una cima senza nome (1736 m), che precede la bifida Cima Canuti (1744 m), il punto più alto del crinale; delle due piccole elevazioni che ne formano la vetta, la orientale è la più alta. L’ultima vetta del crinale è il Monte Malpasso (1716 m), lievemente più bassa delle altre ma più aperta verso l’ampia depressione del Lagastrello.
Si tratta di cime impervie – il toponimo “malpasso” la dice lunga – e abbastanza dimenticate, sia per la relativa scomodità dei sentieri, sia perchè le quote sono sensibilmente più basse rispetto al resto del Crinale dei Laghi. Tuttavia meritano certamente una salita, sia per l’ambiente selvaggio e inaspettatamente appartato, sia per i panorami estremamente aerei: prima tra tutti la bellissima vista che si ha dalla cresta del Monte Malpasso sulla conca del Lagastrello con il Lago Paduli, sui Groppi di Camporàghena e sulla maestosa Alpe di Succiso.
Vie d’accesso
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