ALPE TRE POTENZE – 1935 m
Settore: Appennino Tosco-Emiliano
Gruppo: Crinale del Monte Giovo
Descrizione
L’Alpe Tre Potenze (1935 m) è una bella montagna dalla forma grossolanamente piramidale. Sorge sullo spartiacque principale appenninico, che in corrispondenza della sua vetta cambia bruscamente direzione: dal consueto andamento da nord-ovest a sud-est, il crinale vira improvvisamente a nord-est, dirigendosi verso l’importante valico dell’Abetone. Verso sud-est prosegue un crinale secondario, che fa da spartiacque tra la Garfagnana e la valle del Torrente Lima, suo affluente; questo crinale si mantiene ancora su quote rilevanti per alcuni chilometri, formando la massiccia cima del Poggio alle Porche (o Diaccio al Bosco; 1870 m).
Per la sua conformazione, la vetta dell’Alpe Tre Potenze domina tre diversi versanti. Il versante nord scende nella Valle delle Pozze, ribattezzata Val di Luce in ottica turistica dopo la costruzione della stazione sciistica che la occupa; da questo versante sale una seggiovia, attiva solamente durante la stagione invernale, che termina presso il dosso di quota 1885, sulla cresta nord-ovest della montagna. Un centinaio di metri sotto alla vetta, in una conca originata dalle condizioni geologico-strutturali (la particolare disposizione degli strati rocciosi), si trova il Lago Piatto, un bel laghetto dalla forma rettangolare.
Il versante orientale è, nella sua parte superiore, piuttosto ripido e in parte roccioso. È poi ingentilito dalla presenza di un’altro lago naturale, il Lago Nero, posto in una conca di probabile origine glaciale. Al di sotto del Lago Nero il versante viene avvolto da belle foreste di faggio e abeti e sprofonda nell’alta valle del Sestaione, tributaria della Val di Lima. Il versante sud-ovest, affacciato sulla Garfagnana è, come spesso succede sul crinale Tosco-Emiliano, il più ripido e impervio. Sprofonda velocemente in direzione dell’Orrido di Botri, la gola più lunga e profonda dell’Appennino Settentrionale.
La vetta è erbosa ma piuttosto esile. Offre uno straordinario panorama circolare: si vede buona parte dell’Appennino Tosco-Emiliano, dal Monte Cusna al vicino Monte Cimone e al lontano Monte Falco; si abbraccia parte della Pianura Padana, con le Alpi lombarde e venete che fanno capolino sullo sfondo nelle giornate più limpide. Si osserva la catena delle Apuane, che si innalza con forme aspre al di là della Garfagnana; non così raramente si arriva ad abbracciare la costa toscana, il Mar Ligure e l’Arcipelago Toscano. I panorami ravvicinati sono invece ingentiliti dalla presenza dei due laghetti naturali, e inaspriti dal profondo Orrido di Botri sul versante meridionale.
Il toponimo deriva dal fatto che la vetta costituiva il punto di incontro tra tre diversi stati: il Granducato di Toscana, il Ducato di Modena e la Repubblica (poi Ducato) di Lucca. Oggi, al contrario, l’Alpe Tre Potenze si trova interamente in territorio toscano: l’istituzione del comune toscano dell’Abetone, avvenuta nel 1936, ha spostato il confine regionale sul versante geograficamente emiliano della catena montuosa.
Vie d’accesso
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