ROCCA VACCARIA – 1164 m
MONTE RÉIXA – 1182 m
Settore:Appennino Ligure
Gruppo: Massiccio del Monte Béigua
Descrizione
La Rocca Vaccaria (1164 m) è un allungato gobbone erboso che sorge lungo il crinale principale della catena montuosa, poco a sud-ovest rispetto al più elevato ed importante Monte Réixa. Nei pressi della vetta lo spartiacque principale alpino-appenninico raggiunge la sua minima distanza dal mare, di poco inferiore ai cinque chilometri. È una cima minore e poco appariscente, ma è molto panoramica, ed è per questo assai frequentata dagli escursionisti che percorrono l’Alta Via tra il Passo del Faiallo e Prà Riondo. Sulla vetta si trova una statuetta della Madonna eretta nel 1984. Il toponimo deriva probabilmente dal fatto che sulla montagna in tempi passati si trovava un ricovero stagionale per bovini (una “vaccheria”, appunto). Oggi di questo ricovero non rimane traccia.
Gigantesco dorso di rocce ed erba, il Monte Réixa (1182 m) sorge poco a nord-ovest rispetto alla Rocca Vaccaria, sempre lungo lo spartiacque principale della catena montuosa. Visto da Arenzano sembra piatto e tende a confondersi con il resto della dorsale della Rocca Vaccarìa e del Briccasso; verso Genova, invece, rivolge il suo grandioso versante est, ripidissimo, alto più di mille metri e profondamente inciso dagli alpestri valloni del Rio Secco e del Rio Malanotte. È il punto più elevato del territorio comunale di Genova.
La vetta ha l’aspetto di uno spallone prativo allungato, da cui emergono numerosi affioramenti di roccia. Culmina con due dossi: il meridionale è la cima vera e propria, su cui si trovano una piccola croce metallica ed un’edicola sacra, mentre il settentrionale è poco più basso (1178 m) e ospita un tabernacolo in pietra. Sull’ampio contrafforte che scende verso nord al Passo del Faiallo si trovano ancora due emergenze degne di nota: la prima è il cosiddetto Masso Faiallo, un enorme scoglio squadrato di serpentinite costeggiato dal sentiero che sale in vetta; la seconda è la Cima Faiallo (1140 m), un’anticima che si sporge sull’alta Val Cerusa. La cima del Réixa è importante punto nodale: dirama verso sud-est l’imponente costolone che forma il Monte Tardìa e che poi si ramifica a dividere le vallette di Arenzano e di Voltri.
Il Réixa è una delle montagne più amate e frequentate dell’intero Appennino Ligure, in virtù di un panorama dalla vetta spettacolare e vasto. Nelle giornate limpide la vista è semplicemente indescrivibile: tutta la città di Genova da Voltri a Nervi, con alle spalle il susseguirsi di cime dell’Appennino Ligure, parte del crinale Tosco-Emiliano e le Alpi Apuane; il mare, milleduecento metri più in basso ma vicinissimo (meno di 5 km), tanto che sembra di potercisi tuffare, tutto il massiccio del Béigua con le Alpi Liguri e Marittime dietro; infine, le colline del Basso Piemonte con la Pianura Padana dietro e, sullo sfondo, le Alpi dal Monviso al Monte Rosa ed oltre.
Il toponimo è un termine dialettale che significa “radice”, forse in riferimento alla caratteristica forma del versante genovese della montagna. È un toponimo recente: ancora alla fine dell’Ottocento il monte era denominato Begue, nome che richiama quello del Béigua e che probabilmente designava tutto l’altopiano sommitale dal Faiallo al Béigua vero e proprio. La forma “reisa” adottata dalle carte IGM e dalle CTR liguri è scorretta: la “x” genovese si pronuncia come la “j” francese.
Vie d’accesso
- Dal Passo del Faiallo
- Anello da Fiorino
- Anello da Fabbriche o Sambuco
- Da Voltri
- Da Arenzano
- Da Arenzano alla Rocca Vaccaria (sentiero “V bianca”)
- Da Vara Inferiore
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