MONTE LANZONE – 802 m
Descrizione
Il Monte Lanzone (802 m) è un’ampia montagna boscosa che sorge poco a nord rispetto al Monte Tóbbio; non è di certo un monte imponente, ma è l’ultima cima del contrafforte divisorio tra Lemme e Gorzente, prima che questo si smembri in una serie di catene collinari che digradano in fretta verso la Pianura Padana.
La vetta principale è un importante punto nodale: dirama verso nord-est un contrafforte secondario che si spinge in Val Lemme formando la dolce cima boscosa del Monte Bruzeta; tuttavia il punto più alto del Monte Lanzone è coperto di alberi, e offre un panorama piuttosto frammentario. La cima “escursionistica” del Lanzone è il suo spallone nord-occidentale (782 m), su cui si trova una grande statua della Madonna; questa piccola anticima spoglia è un vero e proprio balcone affacciato sulla pianura, e offre un vasto panorama comprendente le colline del basso Piemonte, buona parte della Pianura Padana e delle Alpi; dietro invece, tra i contrafforti appenninici, si riconosce la massiccia piramide del Monte Tóbbio.
Curiosamente, sulle carte tecniche della Regione Piemonte, il toponimo è stato storpiato in “Monte Panzone”, probabilmente a causa di un’errata lettura della vecchia carta IGM (dove effettivamente non si capisce benissimo se quella è una “L” o una “P”).
Vie d’accesso
- Accesso stradale: Il Monte Lanzone è lambito dalla strada provinciale che collega Bosio alla Colla degli Eremiti; percorrendo questa strada (la si può imboccare da Voltaggio o, appunto, da Bosio) si va a parcheggiare presso uno spiazzo sul contrafforte nord-ovest della montagna (quota 730 circa). Si prosegue a piedi lungo una carrareccia dissestata che in breve porta alla statua della Madonna sulla spalla nord-ovest. La carrareccia poi prosegue lungo la cresta sommitale fino alla boscosa cima principale del monte.

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