MONTE TACCONE – 1112 m
MONTE DELLE FIGNE – 1172 m
Descrizione
Il Monte Taccone (1112 m) si eleva sullo spartiacque principale dell’Appennino Ligure, e costituisce un importante nodo oroidrografico tra le valli Polcévera, Gorzente e Lemme: verso nord dirama l’importante costiera che divide le ultime due, e che forma i monti Figne e Tòbbio, probabilmente le due cime più conosciute dell’intero massiccio.
Visto dalla Val Polcévera il Monte Taccone appare come un’alta e imponente piramide di erba e rocce, che chiude il vallone dell’affluente Torrente Verde. Visto da altri versanti tende ad essere meno individuato a causa della vicinanza del gigantesco dorso del Monte delle Figne. Sempre la vicinanza del Figne è la causa della poca frequentazione di questa vetta, la seconda più alta del gruppo montuoso. Nonostante ciò, il Monte Taccone è un eccellente punto panoramico: interessanti soprattutto la vista ravvicinata sul Figne e il panorama aereo sulla Val Polcévera, più di mille metri sotto.
Il Monte delle Figne (1172 m) sorge poco a nord-ovest rispetto al Monte Taccone; è un gigantesco dorso di rocce ed erba che si eleva sulla dorsale spartiacque tra la Val Gorzente e la Val Lemme, poco a nord-ovest del nodo orografico del Monte Taccone. Si tratta della vetta più alta del tratto di Appennino Ligure tra il Passo del Turchino e il Passo della Scoffera. La montagna culmina con due cime gemelle, alte uguali: quella più a nord è un costone allungato, mentre quella più a sud è tondeggiante e reca il cippo di vetta, un curioso monumento bianco sormontato da una croce. Subito a oriente rispetto alle due cime si stende un piccolo altopiano erboso.
Il Figne si trova nel mezzo di una vastissima zona praticamente disabitata, costituita da un continuo alternarsi di vallette e costoni di erba, rocce e pini. Alle pendici occidentali della montagna scorre il Torrente Gorzente, che in questo tratto è sbarrato da due dighe: il Lago Lungo e il Lago Bruno addolciscono lievemente il paesaggio selvaggio, e gli donano una nota caratteristica. Un terzo invaso artificiale, il Lago Badana, si trova più a ovest, lungo un affluente del Gorzente, ed è attualmente svuotato a causa di lavori di innalzamento della diga.
Essendo la vetta più alta nel giro di decine di chilometri, il Monte delle Figne offre un panorama vastissimo e circolare: si tratta di uno dei migliori punti di osservazione dell’intero Appennino Ligure. Il toponimo è di origine incerta: potrebbe derivare dal latino fines, col significato di “confini”; ancora oggi in effetti sulla vetta del monte passa il confine tra la Liguria e il Piemonte. Se questa teoria fosse corretta, il Figne sarebbe un caso analogo alle Capanne di Marcarolo, in quanto sembra che questo toponimo derivi dal termine longobardo marka, con il significato di “terreno di confine”.
Vie d’accesso
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