I forti di Coronata ed Erzelli

Tra Sestri Ponente, Cornigliano e Bòrzoli si estende un piccolo gruppetto di colline, che ha il suo apice nella vertiginosa vetta del Monte Guano (180 m). Non si tratta di luoghi particolarmente attraenti: la collina degli Erzelli è stata quasi completamente tirata giù per ricavare materiali da costruzione, i pochi prati e boschetti si ritrovano schiacciati tra le zone industriali della Val Polcévera, di Bórzoli e di Cornigliano. Gli unici luoghi integri si trovano nei pressi di Coronata e del suo cimitero.

Pochi sanno che proprio qui su queste piccole e anonime colline si trovava una piccola appendice del grande sistema fortificato che difendeva la città di Genova. Si tratta di tre piccole fortificazioni costruite verso la fine dell’Ottocento, quindi posteriori a quelle ben più note situate tra Polcévera, Bisagno e Sturla. Sono circa contemporanee alle opere difensive del Passo del Turchino. Vennero edificate come parte di un piano per difendere meglio il porto di Genova, che rappresentava allora il punto debole della città in caso di un attacco. Questi tre forti dovevano poi proteggere anche l’accesso alla strada verso Alessandria. Ho deciso di dedicare loro questo capitoletto non perchè rappresentano un’attrattiva turistica (uno non esiste più, gli altri due non sono visitabili), ma perchè rappresentano un’interessante curiosità storica poco conosciuta.

Il Forte Monte Guano si trova sulla cima della collina omonima, oggi completamente mimetizzato dalla boscaglia. Parte della cima fu spianata per ricavare una piazzola in cui posizionare quattro cannoni in cupola. La caserma teneva 50 uomini e, in caso di guerra, poteva ospitarne altri 70. All’inizio del ‘900 fu adibito a deposito munizioni; vi vennero depositate anche grandi quantità dell’esplosivo detto “cordite”. Nel 1923 si decise di trasportare l’esplosivo nelle fortificazioni del Turchino.
Per via di un errore di manovra venne demolita parte del forte, e vi furono numerosi morti e feriti. Durante la Seconda Guerra Mondiale il forte venne utilizzato come postazione antiaerea, poi venne abbandonato, e le sue entrate furono murate. Oggi (il mio tentativo di visita è stato il 18 febbraio 2018) si trova all’interno di una proprietà privata, quindi non è visitabile. La sua sagoma però si intuisce dalla Cappella dell’Incoronata, poche centinaia di metri prima del cimitero di Coronata.

Poco a sud, lungo il crinale degli Erzelli, si trovava il Forte Monte Croce. Era di pianta trapezoidale, circondato da un fossato superabile tramite un ponte levatoio. Oggi il forte non esiste più. La collina di Monte Croce, come gran parte del crinale degli Erzelli, è stata tirata giù nel 1960 per ricavare materiale da costruzione per le industrie di Cornigliano.
Infine, affacciato sul mare, sorge il Forte Casale Erzelli, strutturato in maniera molto simile al precedente. Poteva contenere 60 uomini, più altri 100 in caso di necessità. Come gli altri due fortini, durante la Seconda Guerra Mondiale fu utilizzato come postazione contraerea. Oggi il forte esiste ancora, più o meno distinguibile, nei pressi di via Erzelli; è tuttavia poco consigliabile visitarlo perchè è occupato da una baraccopoli.

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