Pietra Perduca e Oratorio di Sant’Anna
Uno dei luoghi più belli e caratteristici della bassa Val Trebbia, la Pietra Perduca (548 m) è un altro dei tanti scogli ofiolitici che affiorano dalle colline argillose antistanti la grande Pianura Padana. Si trova nei pressi dell’imponente Pietra Parcellara, di cui è quasi un satellite, e si presenta come un roccione di colore brunastro scuro, dalla forma che ricorda un’enorme patata; il versante occidentale si salda quasi subito al pendio a monte, mentre il versante orientale è costituito da una parete rocciosa quasi verticale alta una settantina di metri.
La Pietra Perduca ha sempre affascinato l’uomo fin dai tempi più antichi, specialmente per la sua posizione rispetto alla Pietra Parcellara: sembra un piccolo altare naturale, rivolto verso la sua enorme sorella maggiore. Per questo, è da sempre un luogo di culto: già gli antichi Liguri lo utilizzavano per celebrare funzioni religiose. Nel X secolo, invece, sorse il piccolo Oratorio di Sant’Anna, oggi più conosciuto come Oratorio di Perduca, recentemente restaurato e valorizzato grazie alla perseveranza di don Giampietro Esopi. È curiosa l’architrave della porta d’ingresso, che reca un’iscrizione con lettere latine accompagnate da lettere dell’alfabeto celtico. Ogni anno, la domenica dopo il 26 luglio, (ricorrenza appunto di Sant’Anna), si celebra presso l’oratorio una grande festa religiosa, con grande partecipazioni degli abitanti dei paesi vicini.
Per vari motivi, la Pietra Perduca ha da sempre attirato numerosi svirgolati in cerca del soprannaturale (cercare in internet per credere; è un luogo prediletto anche dai cacciatori di UFO). Prima di tutto, nell’oratorio, è custodita una pietra su cui, secondo la leggenda, si può vedere l’impronta della Madonna. La caratteristica più stupefacente del luogo, però, è la presenza delle piccole vasche dell’acqua rettangolari che sono state scavate sulla cima del roccione. Queste vasche non si prosciugano mai, neanche nelle estati più siccitose, e in una di esse vive una colonia di tritoni crestati.
Accesso
Da Genova o Piacenza ci si porta a Perino, dove si imbocca verso nord la stretta strada provinciale per Donceto. Si supera questo paese e si giunge ad un bivio, dove si va a destra. Attraversato il piccolo borgo di Corbellino, la strada diventa sterrata e guida alla minuscola frazione Montà (512 m). Da qui si continua a piedi: poco dopo si abbandona la strada principale per andare a sinistra lungo una carrareccia. Ad un bivio si gira a destra e si scende all’antistante selletta. Da qui, un viottolo sale in breve all’Oratorio di Sant’Anna, e da lì alla cima della Pietra Perduca.
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