MONTE VALLASSA – 756 m

Settore: Appennino Ligure
Gruppo: Catena del Monte Ántola

Descrizione

Il Monte Vallassa (756 m) è uno degli ultimi rilievi del contrafforte che divide la Val Curone dalla Valle Stàffora. Insieme all’adiacente Monte Penola (694 m) forma un ampio altopiano posto a cavallo dello spartiacque tra i due torrenti, tra i paesi di San Ponzo Semola, Serra del Monte e Musigliano.
L’altopiano formato dai monti Vallassa e Penola è una specie di grande zatterone di arenarie calcaree che poggia su formazioni marnoso-argillose ben più erodibili. Gli strati arenacei sono quasi pianeggianti o al più debolmente inclinati verso nord, e questo si riflette sulla morfologia della montagna stessa: all’area pianeggiante o ondulata sommitale si contrappongono versanti piuttosto ripidi. Sul versante nord, la parte più ripida del pendio è mascherata da un fitto bosco di latifoglie, che copre anche gran parte della zona sommitale. Invece, sul versante sud emergono una serie di balze rocciose stratificate, note come Balze di Guardamonte e frequentati come palestra di arrampicata. Le arenarie del Monte Vallassa sono abbastanza conosciute tra geologi ed appassionati per il loro ricco contenuto fossilifero. All’interno della formazione si trovano frequentemente bivalvi, coralli solitari e anche qualche dente di squalo. I versanti marnoso-argillosi al di sotto dello zatterone sommitale sono invece molto ampi e aperti, caratterizzati da grandi estensioni di calanchi.
Il Monte Penola costituisce la parte occidentale dell’altopiano; è caratterizzato da un ampio pianoro sommitale, percorso dalla strada asfaltata tra Serra del Monte e Guardamonte, Il Monte Vallassa invece si eleva con un allineamento di piccole cime nell’area orientale dell’altopiano. La cima più alta sovrasta direttamente le case e l’agriturismo di Guardamonte.
Il punto più alto del Monte Vallassa è coperto dal bosco, ed è occupato da un enorme pannello ripetitore. La grande croce di vetta in legno si trova poco distante, su un dosso roccioso al culmine della parete meridionale (752 m). Da questo terrazzo si osserva un bel panorama sulle cime più alte dell’Appennino pavese, tortonese e alessandrino. Da sinistra verso destra si vedono i monti Pénice, Bogleglio, Chiappo, Ebro, Giarolo, Gavasa e Tòbbio, le valli Curone e alta Stàffora con il paese di Varzi. Tutta l’area sommitale era occupata, nell’Età del Bronzo, da un “castellaro” ligure, cioè un insediamento fortificato. Scavi archeologici hanno portato alla luce antiche strutture e numerosi manufatti.
​Nel versante nord della montagna, a poca distanza dal paese omonimo, si aprono le note Grotte di San Ponzo. In queste due cavità, nel IV secolo, visse a lungo il santo eremita. Oggi la grotta più ampia è occupata da una graziosa cappella in pietra, ed è un frequentato luogo di pellegrinaggio. Come molti altri luoghi del genere, le Grotte di San Ponzo attirano: fedeli, escursionisti curiosi e numerosi svirgolati in cerca del soprannaturale, del paranormale e di non meglio specificate forme di energia.
Infine, nella lunga lista dei luoghi d’interesse, c’è anche l’Osservatorio astronomico di Cà del Monte, che sorge nei pressi dell’ampia sella tra i monti Vallassa e Penola. L’osservatorio è gestito dall’Associazione Astrofili Tethys, affiancata dalla Cooperativa Teti, ed è di proprietà della Comunità Montana Oltrepò Pavese. La struttura è aperta al pubblico il venerdì e il sabato, ed è visitabile su prenotazione. Per ulteriori informazioni è meglio visitare il sito ufficiale dell’osservatorio, su cui c’è scritto di tutto e di più.

Vie d’accesso

  1. Accesso da Guardamonte: Si esce al casello autostradale di Tortona e si risale la Val Curone fino a San Sebastiano Curone. Qui si prende a sinistra la diramazione che sale a Musigliano, e poi arriva alla base delle pareti del Monte Vallassa. Qui si prende a sinistra la sterrata che porta all’agriturismo Guardamonte, e si parcheggia nei pressi. Poco prima dell’agriturismo si trova sulla sinistra una sterrata che si imbocca a piedi, giungendo ad un bivio. Si pianeggia a sinistra e, ad un secondo bivio, si svolta a destra su una bella mulattiera acciottolata. Raggiunta la sella tra le due cime più elevate del monte si piega a destra; seguendo un evidente sentiero che sale nel bosco tenendosi nei pressi delle balze rocciose del versante sud, si arriva alla croce di vetta (difficoltà: T; 10-15 minuti a piedi).
  2. Anello da San Ponzo Semola
La parete della vetta del Monte Vallassa vista da sud-ovest
La parete della vetta del Monte Vallassa vista da sud-ovest (22 aprile 2018)

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