MONTE SPINETO – 460 m
Settore: Appennino Ligure
Gruppo: Catena del Monte Ántola
Descrizione
Il Monte Spineto (460 m) è una collina boscosa che sovrasta la confluenza tra i torrenti Borbera e Scrivia, dominando i paesi di Serravalle Scrivia, Stazzano e Vignole Borbera. Rappresenta l’ultima elevazione della costiera che delimita il fianco destro idrografico della Val Borbera. La collina si affaccia sul fondovalle con una ripida parete rocciosa calanchiva.
Il Monte Spineto deve la sua notorietà a causa dell’omonimo Santuario, costruito in vetta durante il XVII secolo. Il culto ha però origine molto prima: nel 1155, durante l’invasione di Federico Barbarossa, gli abitanti di Stazzano e Serravalle trovarono rifugio sulla cima del monte. In segno di gratitudine per la ricevuta protezione, costruirono una prima cappella. Nei secoli successivi la cappella alternò periodi di grande frequentazione (in genere dopo le periodiche invasioni della zona) a periodi di abbandono. Andò infine completamente in rovina e venne sostituita da una croce. Nel 1620 la gente di Stazzano e Serravalle dovette nuovamente rifugiarsi in cima al monte per sfuggire ad un’invasione francese, e pregò incessantemente la Madonna per avere protezione. Fu in questo periodo che, secondo la leggenda, avvenne un miracolo: una colomba si andò a posare su un biancospino fiorito fuori stagione, e vi rimase per otto giorni. Una giovane nata sordomuta, inginocchiatasi accanto al cespuglio, riacquistò l’uso della parola. In seguito al miracolo, che richiamò anche l’attenzione del vescovo di Tortona, si decise di costruire un vero Santuario sul Monte Spineto. Nel 1629 cominciarono i lavori, e nel 1633 il Santuario fu ultimato.
Il Monte Spineto è oggi raggiungibile in automobile attraverso un’impervia stradina che sale da Stazzano con ripidi tornanti. Vale la pena andarci nelle limpide giornate invernali, quando la vista spazia sulla Pianura Padana con le Alpi sullo sfondo, e su buona parte delle valli Scrivia e Borbera.
All’inizio del Medioevo, la collina era conosciuta con il nome di Monte Arimanno. Solo più tardi, verso il XVI-XVII secolo, assunse il nome di Monte Spigno prima e Monte Spineto. Il toponimo deriva dall’abbondanza di cespugli spinosi (biancospini) sui suoi versanti.
Il Monte Spineto deve la sua notorietà a causa dell’omonimo Santuario, costruito in vetta durante il XVII secolo. Il culto ha però origine molto prima: nel 1155, durante l’invasione di Federico Barbarossa, gli abitanti di Stazzano e Serravalle trovarono rifugio sulla cima del monte. In segno di gratitudine per la ricevuta protezione, costruirono una prima cappella. Nei secoli successivi la cappella alternò periodi di grande frequentazione (in genere dopo le periodiche invasioni della zona) a periodi di abbandono. Andò infine completamente in rovina e venne sostituita da una croce. Nel 1620 la gente di Stazzano e Serravalle dovette nuovamente rifugiarsi in cima al monte per sfuggire ad un’invasione francese, e pregò incessantemente la Madonna per avere protezione. Fu in questo periodo che, secondo la leggenda, avvenne un miracolo: una colomba si andò a posare su un biancospino fiorito fuori stagione, e vi rimase per otto giorni. Una giovane nata sordomuta, inginocchiatasi accanto al cespuglio, riacquistò l’uso della parola. In seguito al miracolo, che richiamò anche l’attenzione del vescovo di Tortona, si decise di costruire un vero Santuario sul Monte Spineto. Nel 1629 cominciarono i lavori, e nel 1633 il Santuario fu ultimato.
Il Monte Spineto è oggi raggiungibile in automobile attraverso un’impervia stradina che sale da Stazzano con ripidi tornanti. Vale la pena andarci nelle limpide giornate invernali, quando la vista spazia sulla Pianura Padana con le Alpi sullo sfondo, e su buona parte delle valli Scrivia e Borbera.
All’inizio del Medioevo, la collina era conosciuta con il nome di Monte Arimanno. Solo più tardi, verso il XVI-XVII secolo, assunse il nome di Monte Spigno prima e Monte Spineto. Il toponimo deriva dall’abbondanza di cespugli spinosi (biancospini) sui suoi versanti.
Vie d’accesso
- Accesso stradale: Dal casello autostradale di Vignole-Arquata Scrivia, si segue la SP143 in direzione di Stazzano per circa 2 km. Si imbocca poi sulla destra via Vecchia Vignole e, dopo poco più di mezzo chilometro, si trova ancora a destra la deviazione a gomito per il Monte Spineto. Si sale ripidamente, poi a due bivi si va prima a destra e poi a sinistra, quindi, con gli ultimi stretti tornanti, si sale al Santuario.
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