PROMONTORIO DEL MESCO
Settore: Appennino Ligure
Gruppo: Appennino Spezzino
Descrizione
Il Promontorio del Mesco separa la baia di Lévanto dalla baia di Monterosso al Mare, che costituisce l’estremo occidentale della costa delle Cinque Terre. Si tratta di uno dei promontori più prominenti della riviera spezzina, ben visibile da gran parte dell’Appennino Ligure centro-orientale, oltre che uno dei più noti e frequentati dagli escursionisti.
Il contrafforte che dà origine al promontorio si dirama dallo spartiacque tra la riviera e la Val di Vara poco a sud rispetto al Monte Crocettola (609 m). Questo costone assume da subito la direzione NE-SW, e si abbassa al valico della Colla di Gritta, poi prosegue ondulato con le modeste cime del Monte Molinelli (398 m), del Monte Rossini (466 m) e del Montenegro (445 m); queste gobbe fanno da spartiacque tra il vallone del Torrente Ghiararo, che sfocia a Lévanto, e quello del piccolo Rio delle Rocche, che sfocia a Fegina nei pressi di Monterosso.
Al di là della marcata Sella dei Bagari, si eleva il piramidale Monte Vè (488 m), detto anche Monte Focone, che rappresenta il cardine del Promontorio del Mesco. Il versante sud-ovest della piccola montagna precipita direttamente in mare, con ripide scarpate di arenaria e macchia mediterranea. Verso sud-est, invece, prosegue il contrafforte principale, che si tuffa in mare in corrispondenza del capo di Punta Mesco. Come spesso accade per i promontori del levante ligure, la vetta principale non è particolarmente interessante: è occupata da alcuni ripetitori, e la vista è disturbata dai pini e dagli arbusti invadenti. Tuttavia, poco più in basso si trovano alcuni affioramenti rocciosi, da cui il panorama spazia sia sulle vicine Cinque Terre, sia sulla costa verso Bonassola, Déiva e Riva Trigoso.
Il percorso più amato e frequentato, oltre che indubbiamente il più bello, è tuttavia la tappa di Sentiero Verdeazzurro che percorre i versanti a mare del promontorio. In genere, la meta è lo spallone sud-est del Monte Vè: un costone orizzontale a circa 300 m di quota, dove sorgono i ruderi dell’Eremo di Sant’Antonio (secolo XI) e del Semaforo del Mesco, utilizzato dai militari fino alla Seconda Guerra Mondiale. Da questo spallone si hanno panorami straordinari su tutta la riviera ligure.
Escursioni sul Promontorio del Mesco
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