PROMONTORIO DEL CAPRIONE
Settore: Appennino Ligure
Gruppo: Appennino Spezzino
Descrizione
Il Promontorio del Caprione è il più orientale dei promontori liguri; da un lato è affacciato sul Golfo di La Spezia, mentre dall’altro sovrasta la pianura del Fiume Magra e la piccola insenatura di Bocca di Magra. Il toponimo dovrebbe derivare dall’unione di cao, cioè “capo”, e pria, che significa “pietra”.
L’ossatura del promontorio è costituita da una breve dorsale collinosa dalle forme arrotondate, su cui si susseguono numerose piccole cime dalla cima generalmente pianeggiante. Il limite nord-occidentale della dorsale è costituito dalla sella dove sorge l’abitato di Pugliola e dalla valle del Canale del Guercio; da qui il crinale si eleva rapidamente con il Monte Branzi (363 m), cupolone arrotondato su cui si trovano i resti di antiche fortificazioni. Poco lontane si trovano le vette del Monte Castellazzo (352 m) e del Monte Campazzo (372 m), poste su brevi contrafforti secondari che si spingono verso la pianura del Magra.
Il crinale principale prosegue invece verso sud-est, elevandosi nel Monte Rocchetta (400 m); si tratta della vetta più elevata del promontorio, occupata da installazioni militari e per questo non accessibile. Poco oltre si trovano le poco rilevate cime gemelle del Monte Bandita (383 m) e del Monte Gruzza (385 m), quindi il Monte Borela (371 m) e il Monte Garana (359 m).
La sella occupata dal paesello di Zanego segna un interruzione del crinale principale, che subito oltre si eleva nuovamente nell’ampia cupola del Monte Murlo (360 m); su questa vetta si trova l’Orto Botanico di Montemarcello, organizzato in varie sezioni che ospitano la flora presente sul Promontorio del Caprione. L’ultima elevazione del promontorio culmina con alcune piccole gobbe; su una di queste si trova il paese di Montemarcello, vero e proprio centro di quest’area e dell’omonimo parco naturale.
Gran parte di questa dorsale collinare, più o meno da Pugliola al Monte Murlo, è costituita da rocce calcaree: vi si ritrovano quindi le caratteristiche tipiche del paesaggio carsico. I colli hanno cime vaste e pianeggianti, separate da valli secche e da conche chiuse (doline e uvale, di cui la più vasta è Campo di Già). Sono note numerose grotte, di cui la maggior parte ha morfologia a pozzo; alcune di queste fungono da risorgenti carsiche, mentre una di esse è stata utilizzata in passato come cava di onice. La parte sud-orientale del promontorio è invece costituita da rocce metamorfiche, tra cui i candidi marmi che danno il nome a Punta Bianca.
Analogamente a molti altri promontori del Levante ligure, le cime sono in gran parte boscose, poco interessanti. I luoghi più interessanti sono quindi i borghi (ad esempio Lérici, Tellaro, Ameglia e Montemarcello), le zone di mezza costa e il litorale. Il promontorio è attraversato da una fittissima rete di percorsi segnalati, che possono essere collegati in decine di modi diversi. I sentieri ufficiali permettono di raggiungere molti dei luoghi più suggestivi, come ad esempio il capo di Punta Bianca o la spiaggia di Punta Corvo. Altri luoghi di grandissimo interesse sono invece ben più isolati, e raggiungibili tramite deviazioni più o meno impervie: le spiagge del Groppolo e della Zeziggiola; la Cala Marola, la Grotta di San Lorenzo o il curioso “dolmen” della Farfalla Dorata.
Itinerari sul Promontorio del Caprione
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